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Il capitano


Ben nascosto in un angolo della sala, ascolto le creature mercanteggiare sulla mia liberazione.
L'atmosfera è molto tesa. Il tritone continua a minacciare la misteriosa sirena consigliandole di valutare la loro proposta: liberare me in cambio della sua prigionia.

D'un tratto l'audace sirena volta di me. Mi guarda intensamente. Finalmente riesco a vederla bene: ha un volto molto bello e un'espressione serena. Sembra padrona della situazione. I suoi occhi sono di un castano ipnotico, che ben si abbinano ai folti capelli color mogano e al diadema di pietre sfavillanti che le abbellisce la fronte. La sirena mi si avvicina con aria spavalda, mi afferra per il braccio ustionato e strattonandomi mi trascina verso il centro della sala. Urlo e mi contorco.

Lei non si cura del dolore insopportabile che sto provando e inizia a discutere con le creature malvagie.

"Quest'umano non serve né a me né a voi," si esprime con impertinenza.

Mi libera il braccio con sdegno e continua a osservarmi senza lasciare trapelare le sue intenzioni. Poi assume un'espressione di sfida e si rivolge al tritone.

"Tuttavia, cari reali, ormai sono qui e lo riporterò sulla sua stupenda nave da crociera."
"Allora, morirete entrambi," mormora infuriato il tritone e le scaglia contro il tridente.

Lei evita il colpo con grande prontezza e sorride come a prendersi gioco di lui. Restiamo tutti immobili, storditi dalla sequenza veloce a cui abbiamo assistito.

Seguono attimi di silenzio che fanno sembrare questa lugubre sala ancora più macabra. Le creature si sfidano con lo sguardo, fino a quando la misteriosa sirena interrompe il silenzio.

"Regina Orchidea, lei ha un figlio troppo nervoso per i miei gusti." Il suo tono è beffardo.
"Non sai con chi hai a che fare. Non ti uccido solo perché ci servi," interviene lui, scandendo con rabbia ogni parola. 

La Guardiana cerca lo sguardo del tritone senza alcun timore.

"Calmo! Devi stare calmo, principe Adam." Il tono di voce della sirena assume una sfumatura pungente. "So bene con chi ho a che fare. Sono al cospetto di un Principe e di una Regina malefici che governano un regno decadente e marcio come i loro cuori, e, per completare il bel quadretto, c'è una balia molto confusa e tre ancelle più stupide di cento bradipi."

"Basta! Sei una creatura presuntuosa e incosciente," sbraita la Regina.

"Mi dispiace non averle fatto una buona impressione. In effetti, la cosa è reciproca. Ad ogni modo, accetto la sua proposta. Resterò a Lissa al posto del capitano, ma prima lo accompagnerò personalmente fin sotto la sua nave. Prendere o lasciare!"

Sul volto della Regina si disegna una smorfia di soddisfazione e il suo tono di voce diventa più pacato.

"Dark Star, devo ammettere che con te la fantasia della strega Bianca si è superata. Accettiamo la tua condizione. Sei una creatura molto particolare, ma pur sempre una banale scatola destinata a essere svuotata. Non appena Adam acquisirà i poteri che custodisci... di te... resterà solo il ricordo," sorride la Regina con fare maligno.

"Beh! Almeno lascerò un bel ricordo!" esclama la Guardiana con ironia, per poi voltarsi verso di me, "Capitano, andiamo! La riporto su Maree. Sarà un breve viaggio e di certo godremo di una piacevole scorta."

Dark Star                                               IL POTERE DELLE ORIGINIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora