Capitolo 5

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Non ero mai stata zitta così a lungo. 1h 26m di silenzio. 1h 26m di sguardi che non sono riuscita a decifrare. 1h 26m di mani che si sono sfiorate per prendere qualcosa. 1h 26m di chiacchiere tra i suoi genitori e mia madre di cui non ho capito nulla. 1h 26m a pensare e fantasticare su cosa poteva esserci e cosa non c'è stato. 1h 26m di rabbia mista ad amore.

Una notte a pensare a quel bacio sulla guancia, davanti la porta, durato una vita intera.

Come si fa a scordare il proprio primo tutto?

Dopo le continue giravolte di elefanti, mucche, cammelli e giraffe nel mio stomaco, credo di non essere mai riuscita a dimenticare fino in fondo.

Ma non potrò mai scordare quello che c'è stato dopo aver scoperto il tradimento. I vari litigi, le offese,la rabbia e l'odio che ho provato. No, questo non potrò mai dimenticarlo.

Questa storia e ciò che c'è stato dopo mi hanno portato alla mia promessa, a cui non ho intenzione di trasgredire.

Il risveglio dopo quella serata fu traumatico. Mi svegliai con un terribile mal di testa e nervosa più che mai. Le mie amiche erano arrivate puntuali come sempre.

Arrivai all'università in ritardo per colpa di mia sorella, che non volle darmi la macchina, e per colpa di quello stupido autobus che aveva deciso di arrivare 20 minuti in ritardo quel giorno.

Per fortuna quando arrivai la professoressa stava spiegando e dava le spalle agli studenti, così mi intrufolai di nascosto e mi sedetti accanto a Chiara che mi aveva occupato un posto. La salutai e iniziai a seguire la lezione, cercando di scrivere ogni cosa dicesse la professoressa di biologia, o almeno ci provai.

Dopo che le lezioni finirono mi fermai a chiacchierare con Chiara e gli chiesi informazioni su quello che la professoressa avesse spigato prima che io arrivassi.

"tranquilla Sonia, quando arrivo a casa te li mando via mail"

"grazie, sei sempre così gentile"

"oh guarda un po' c'è mio fratello laggiù" disse indicando qualcuno alle mie spalle " chissà che ci fa qui, le aule di fisioterapia non sono in questo edificio"

"forse avrà finito prim..." girandomi vidi l'ultima persone che mi sarei mai aspettata

" Gabri" disse Chiara alzando la mano per salutarlo

Gabriele si girò e quando vide sua sorella sorrise. Poi guardò me e mi sembrò più felice di prima. Me lo sarò immaginato ovviamente !!

Mi girai verso Chiara e gli chiesi sbalordita "Gabriele è tuo fratello ??"

" si perché, vi conoscete?"

"quasi" risposi " penso sia uno stalker, mi ha se.."

"ah si ? sono uno stalker?" disse una voce alle mie spalle

"si e non lo negherò. Perché non mi hai detto che eri il fratello di Chiara?"

"non sapevo conoscessi mia sorella"

"ah be.." aveva ragione non poteva saperlo

"quindi anche tu studi per diventare infermiera? Buono a sapersi!" disse con un sorriso malizioso

"blee... ma come fai ad essere sua sorella? Non vi somigliate per niente, sia fisicamente e soprattutto mentalmente" chiesi a Chiara

" ehi io sono qui"

" non mi interessa" dissi a Gabriele che sembrò essersi offeso

Chiara durante tutto il discorso stava in un angolo a vederci discutere e rideva sotto i baffi e solo quando suo fratello disse " sei pronta per andare in quel posto che ti ho promesso?" prese parola

"andare dove? Voi due avete un appuntamento ?"

"ehm.. si. In realtà non lo chiamerei appuntamento, io gli ho dato un passaggio in macchina e lui mi doveva un pranzo, o così ha detto"

" io lo chiamerei appuntamento ma lascio che la signora qui presente lo chiami come vuole, non vorrei che si innervosisca" disse prima di tirarmi con se e gridare a sua sorella un "ci vediamo a casa"

Mi trascinò fin dentro una macchina posteggiata nel parcheggio dell'università e si mise a sedere nel posto del guidatore

" ma tu non avevi una macchina" gli dissi

" si lo so, me l'hanno prestata. Lei, come te, è mia solo per un giorno" 

Ho scoperto cos'è l'AMOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora