Ho scoperto cos'è l'AMORE

Capitolo 6

Non so dove mi stesse portando perché non ho fatto caso alle strade che ha preso. Ho chiuso gli occhi e ho appoggiato la testa al finestrino, ascoltando le canzoni che venivano trasmesse dalla radio della macchina. Sono stata così una ventina di minuti poi lui ha interrotto i miei pensieri con un "siamo arrivati trilly" e subito mi ripresi.

Scesi dalla macchina e la prima cosa che vidi fu il mare. Io amo il mare.

Mi tolsi subito le scarpe e corsi verso la spiaggia sentendo subito la sabbia fredda che mi portò una serie di brividi lungo il corpo. Che magnifica sensazione.

Mi girai per capire dove fosse Gabriele e lo vidi appoggiato alla macchina mentre era concentrato a fissarmi.

Gli gridai un "vieni scemo" non poco signorile e lo vidi sorridere e di conseguenza sorrisi anche io

Corse verso di me saltellando per togliersi le scarpe e mi raggiunse subito. Mi prese per la vita e mi fece volteggiare in aria come una trottola e quando mi lasciò andare seguirono una serie di risate causate dal fatto che ad entrambi girava la testa e non riuscivamo a stare in piedi, infatti, subito dopo, ci ritrovammo entrambi distesi sulla sabbia.

"tu mi farai impazzire" disse Gabriele ancora disteso

"perché?" dissi io ridendo e reggendomi sugli avambracci

"perché non so spiegarmi quello che sto per fare"

Subito dopo, avvicinandosi di qualche centimetro,mi baciò.

Rimasi immobile, sorpresa da quel gesto così inaspettato che stava durando più di qualche secondo.

All'improvviso si staccò dolcemente dalle mie labbra, aiutato dal fatto che io non stessi ricambiando. Ma come potevo? Conosco Gabriele da pochissimo e avendo fatto la mia "famosa" promessa, non potevo infrangerla proprio adesso.

"ok, ho capito. Non ti piaccio" mi disse mettendosi a sedere

Feci lo stesso "ti sbagli Gabriele. Sei un bellissimo ragazzo e mentirei se ti dicessi che non mi piaci. Ma vedi...."

E ora che gli dico? "sai Gabriele, ho fatto una promessa a me stessa, devo stare lontana dai ragazzi almeno fino alla mia laurea !" mi riderebbe in faccia.

"Sonia, non c'è bisogno che ti giustifichi. Io ti ho baciato perché mi piaci, dovevo immaginare che per te non era lo stesso"

"Gabri io.."

"dai torniamo in macchina" fece per alzarsi ma lo fermai

Al diavolo la promessa, se ho incontrato Gabriele ci sarà un perché. Se andrà male, pazienza, non voglio perdere questa possibilità.

Così,senza preavviso, presi il suo viso tra le mie mani e lo baciai.

Ovviamente il bacio fu ricambiato dal diretto interessato che mi fece stendere sulla soffice sabbia e, sorridendo, mi disse "ti cerco da sempre e finalmente ti ho trovata"

Restammo distesi sulla spiaggia per almeno due ore. Tra risate e baci il tempo trascorse in fretta. Decidemmo di tornare a casa.

Mi lasciò davanti la porta di casa mia, mi diede un dolce bacio sulle labbra e mi sussurrò "sognami, perché io lo farò".

Entrai e davanti la porta pensai soltanto a ciò che era appena successo.