Capitolo 34

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Capitolo 34

- Ciao, Elsie. -
Quella voce non faceva intendere nulla di buono. Dopo gli infiniti problemi che io ed Elsie stavamo attraversando a Londra, la chiamata di Louis era l'ennesimo problema che si univa agli altri.
Continuavo ad essere geloso, nonostante la distanza, nonostante tutto. Aveva baciato mia moglie, cazzo!
- Chi ha chiamato, Elsie? - sbottai ansioso, cercando di non farle capire quanto fossi nervoso.
- Era Louis, sta arrivando qui. Mi ha chiesto se avevamo un posto dove ospitarlo. - Avevo ragione, Louis sta venendo qui a rompere il nostro equilibrio.
- Uh, okay. Dovrai abbandonare l'idea di girare per casa in mutande o qualsiasi altro indumento provocante. - lo dissi così seriamente che notai lo sguardo perso di Elsie. Sapeva quanto fossi geloso e possessivo nei suoi confronti, soprattutto quando di mezzo c'era Louis.
- Nessun problema, Harry Styles. Certe cose le faccio solo con mio marito. - risi, cercando di alleggerire l'atmosfera cupa che si era creata.
- Uhm...tuo marito eh? Sei proprio sicura che i non sia il tuo amante?- la provocai - Sai, ci sono molte cose che un marito serio non può fare. -
-Allora devo proprio trovarmi un amante.- rimango sconvolto dalla perspicacia di Elsie, talmente tanto da lasciarmi ammutolito. Sta al gioco, e si vede. - Mio caro marito, dovresti cambiare Travis e metterlo a dormire. Sai, ho delle cose da fare. - Elsie mi provocò sculettando prima di andare al piano di sopra. Guardai mio figlio e gli dissi: - La mamma ha bisogno di una bella lezione. - risi.

Elsie stava sistemando la camera per Louis, era così sexy con quel faccino imbronciato e serio. Così non riuscii a resistere e l'abbracciai da dietro, lasciando degli umidi baci sul suo collo. La sentii gemere, era sempre bello quando gemeva a causa mia. Elsie si lamentò poco dopo, Louis stava per arrivare e la sua camera non era ancora pronta.
- Voglio averti qui, Elsie. Su questo letto. - le presi il seno tra le mani ed iniziai ad accarezzarla cercando di farle perdere il controllo. Ero troppo possessivo e volevo il controllo assoluto. Forse stavo solo marcando il territorio in vista dell'arrivo di Louis, ma volevo mia moglie, qui e in questo letto.
Elsie mi respinse, con poca convinzione. Voleva quello che volevo io. Cioè scoparla forte. Così la baciai con molta passione, volevo farle perdere quel pizzico di ragione che le era rimasta. Ci riuscii, la sbattei contro il muro e le tolsi la mia maglietta con gli slip. Era mia, tutta mia. Affondai dentro di lei con velocità, era sempre pronta per me. Iniziai il mio gioco di tortura, entravo forte ed uscivo velocemente, fino a quando non la sentii urlare il mio nome e venimmo entrambi.
- Dovremmo farlo più spesso. - proposi, innocentemente. Lei rise.
- Penso che si possa fare, tesoro.-
Venimmo interrotti dal campanello. Louis era arrivato.

Mentre Elsie stava facendo gli onori di casa, mi feci una doccia e cercai di raggiungerli il prima possibile. Non volevo lasciare mia moglie con lui, non da soli.
Sentii la voce di Elsie, stava dicendo a Louis che quella era la sua camera e poi lo vidi. Cavolo, stava dando un bacetto sulla guancia ad Elsie!
No, non dovevo rovinare tutto con la mia stupida gelosia. Elsie amava me, me soltanto.
Entrai in camera e presi subito Elsie con un braccio, poi mi voltai verso Louis e lo salutai.
-Ehi, amico! Grazie per l'ospitalità. - esultò poco convincente. Stavamo recitando una parte solo per la felicità di Elsie.
- Casa mia è casa tua, Lou.- 
Elsie inventò una scusa per lasciarci da soli, cavolo. Non lo apprezzai molto. Non lo volevo a casa mia, non lo volevo intorno a mia moglie. Non lo volevo nella mia nuova vita a Londra.
- Come va?- mi chiese Louis sedendosi sul bordo del letto.
- Con Elsie, va fottutamente bene.- perché avevo usato quella parola? Oh, già. Prima. Mi eccitai solo al pensiero di quello che avevamo fatto. Era stato incredibile. Elsie, era Elsie, cazzo. Mi completava in tutti gli aspetti. - Con mia madre e mia sorella va male.- sospirai. Avevo acceso prima il cellulare per vedere quante chiamate avessi perso. Solo tre, da mia madre. Almeno era stata rispettosa nei miei confronti.
- Ci vorrà del tempo, Haz. Non sono abituate ad averti qui.- disse piano.
- Hai ragione, amico. Ma è tutto uno schifo. Sara che fa di tutto per allontanare Elsie da me...fa del male a Travis per dispetto. Non capisco davvero che cosa le passa per la mente.- spiegai frustrato. Mi passai nervosamente una mano tra i capelli bagnati e rimasi in piedi di fronte a lui.
- Ha bisogno di suo fratello,Haz.-  Fu tutto quello che uscì dalla sua bocca, ma era tutto così fortemente vero, cavolo. Aveva ragione, di nuovo. Louis era il miglior amico di sempre. Non potevo essere geloso di lui e del suo rapporto con Elsie. Non dovevo. Ma quando si trattava di lei, sarei stato geloso anche di mio figlio. Dividerla con qualcuno non era una cosa che mi entusiasmava molto. La volevo avere sempre per me, ogni istante.

Il mio telefono iniziò a squillare interrompendo la nostra conversazione.
- Pronto? - sbottai irritato.
- Harry, sono la mamma. - mi bloccai all'istante. Cazzo, avevo dimenticato di spegnere di nuovo il cellulare.
- Mamma...- sospirai.
- State bene?- domandò riferendosi anche a Elsie e Travis.
- Sì, stiamo bene.- sorrisi leggermente.
- Avete programmi per stasera?- chiese gentilmente.
- Non lo so, devo parlarne con Elsie. - mi sorpresi di nuovo per quello che avevo detto. Quanto mai io mi sono consultato con Elsie per prendere una decisione? Scuoto la testa, sconfitto. Questa ragazza mi sta facendo impazzire. In realtà, è mia moglie e la madre di mio figlio, ma è sempre la ragazza dolce di cui mi sono innamorato dal primo giorno e questo non cambierà mai. Basta errori, basta sofferenze. Sto cercando di cambiare e non scappare dai problemi. Ho Elsie che mi aiuta ad affrontare tutto, non devo fuggire mai da lei perché è lei il mio porto sicuro, la soluzione a tutto.

-Ho organizzato una cena di famiglia stasera, sai tu non hai ancora conosciuto Matthew, mio marito. - spiegò con molta calma. Mi ero perso tantissime cose in questi anni.
- Abbiamo un ospite stasera, quindi non possiamo. - rifiutai il suo invito inventandomi mezza scusa.
- Chi sarebbe questo ospite?-  curiosità di mamma? Avevoo sempre odiato questa cosa.
- Louis, mamma. Resterà da noi per qualche settimana.-
- Oh, Louis. Allora facciamo domani a pranzo? È invitato anche lui. Ti prego, Harry. Per me è importante, anche per Sara lo è. Non negargli la tua presenza, ne ha bisogno.- sussurrò piano, quasi supplicando. Elsie apparve come per magia con in braccio Travis. La guardai e le sorrisi. Loro erano la mia forza. Potevo sopportare tutto.
- Okay, mamma. Domani saremo a pranzo da te.- Gli occhi grigi e chiari di Elsie mi guardarono con sorpresa e confusione. Mia madre riagganciò ed io andai da Elsie per un abbraccio.
- Andremo a pranzo da Annie domani, ha invitato anche Louis. Vuole che conosca suo marito Matthew e che stia un po' con Sara. - sospirai stanco.
- Hai fatto bene ad accettare, Harry.- sfoderò uno dei suoi sorrisi più belli.
- Io, Travis e Louis saremo ben lieti di venire con te, amore. - Louis mi guardò sorridendo, Elsie pure. Annuii, sconfitto. Non avevo altra scelta.

Tutto quello che non vi ho mai detto 4 | MRS STYLES SERIES Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora