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Il giorno del gala, arrivò in fretta fortunatamente non avevo incontrato francesco ne avuto il modo di parlarci ,un po anche grazie a Luca e Sofia che lo avevano tenuto distante da me. Ma adesso che Luca era partito per l'ultima gara della stagione il timore cresceva sempre di più con il passare delle ore e quindi dell'imminente arrivò del gala. Erano le otto e trenta quando io e Sofia iniziammo a prepararci per il gala della scuola di danza.
Mi feci un bagno rilassante,dopo di che Sofia pensò al trucco e a farmi i capelli. Un trucco molto semplice come d'altronde mi rispecchiava,mentre per i capelli dei semplici boccoli che ricadevano lungo le mie spalle scoperte per via del vestito.
Finimmo di prepararci giusto per l'inizio del gala circa alle nove e trenta.
Una volta pronte chiamammo un taxi che ci portò a Cattolica,lasciandoci davanti alla scuola di danza.
Entrammo in cerca della grande sala per il gala. Trovata la sala,lasciammo i giubbotti agli assistenti del guardaroba e dopo di che entrammo.
La sala si presentò come rilassante e sofisticata,cercai con lo sguardo la mia classe di danza trovando le bambine con i rispettivi genitori,tutte pronte nei loro vestitini bianchi per esibirsi nell'atteso balletto.
Io e Sofia stuzzicammo qualcosa velocemente al buffet allestito in un angolo della grande sala.
Verso le dieci iniziò lo spettacolo ed io da insegnante di danza mi affrettai ad andare a sostenere le mie ragazze da dietro le quinte
<<cariche e non abbiate timore di chi vi guarda,se sbagliate ricordatevi sempre che l'importante è divertirsi e che ballate per voi per la vostra felicità Buona fortuna bimbe>>
Ci abbracciammo in caloroso abbraccio di gruppo e dopo di che le piccole entrarono in scena.
Ero impegnata a guardare il balletto quando senti qualcuno alle mie spalle che mi immobilizzò e mise davanti alla mia bocca la sua mano impedendomi di urlare. Successe tutto molto in fretta,mi voltai ed era Francesco.Mi prese per un braccio e mi strattonò via da dietro le quinte. Mi ritrovai in un lungo corridoio fino a quando Francesco non aprì una porta buttandomici dentro con tutta la sua forza per poi richiudere la porta dietro di sè.

 Cercai di riconoscere dove mi trovassi ma fu tutto inutile iniziai a gridare ma la mia voce risuonava con un eco in quel luogo. Mi alzai da quel pavimento freddo ed iniziai a correre ma la mia corsa venne fermata quando ad un tratto la porta si aprì,facendo comparire la figura di Francesco.

Un Incontro Inaspettato(Luca Marini)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora