Capitolo 1

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GWEN POV

Ne è passato di tempo dall'ultima volta che ho messo piede in questa casa.

Ricordo ancora l'odore pungente dei fiori appesi alle finestre, quello soave dei dolci appena sfornati dalla nonna e quello acre del fumo delle sigarette del nonno.

Ne vorrei una anche io in questo momento, ma sono ben consapevole del fatto che sono nascoste sul fondo della mia valigia, troppo lontane per riuscire a prenderle senza farmi notare.

<<Cara, non fare quella faccia. Stiamo cercando di cominciare una nuova vita. Abbiamo abbandonato tutto: casa, amici, parenti. Per te.>>

<< E per te.>> penso salendo rumorosamente le scale. <<Perché non volevi vivere nello stesso luogo in cui un tempo c'era mamma.>>

Isabelle ha quarant'anni, un paio di sorprendenti occhi azzurri e una cascata di fluenti capelli biondi lunghi fino alla vita. Una sottospecie di 'modella norvegese' come l'ho definita la prima volta che l'ho vista.

Adesso, con la mano appoggiata sulla maniglia della mia nuova camera, mi chiedo dove sarei in questo momento se mio padre non l'avesse conosciuta.

Probabilmente nella mia vecchia città, dato che la decisione di trasferirsi era stata di Isabelle.

La mia stanza è identica a quella che avevo visto più di dieci anni prima, con il parquet per terra e le decorazioni in bianco e nero sul soffitto. Il letto è semplice, ad una piazza, l'armadio è di legno così come il comodino e la libreria stracolma di vecchi volumi polverosi.

C'è un'unica finestra chiusa da due pesanti tende azzurre.

Abbandono i borsoni sul letto e vado a tirarle, scoprendo una splendida vista sul giardino posteriore.

Si intravedono file e file di alberi e in mezzo dondoli, panchine e tavolini disposti a formare una specie di salotto all'aperto.

Mi rivedo bambina, seduta sotto le fronde della quercia più alta, con uno dei miei primi album da disegno, con le pagine ancora bianche, appena sfiorate dai miei primi tratti a matita: un uccellino assopito su un ramo, una farfalla posata su un fiore, un campo di papaveri, rossi come le mele che andavo a cogliere in primavera.

Un tempo questi ricordi mi erano appartenuti, ma adesso mi sembrano troppo lontani, quasi irraggiungibili.

Passo il resto della giornata a riordinare le mie cose.

Riempio l'armadio con i vestiti, i cassetti con le magliette e i pantaloni e il comodino con gli album da disegno.

Tiro fuori ad uno ad uno tutti i vecchi libri dei nonni dalla libreria e li sostituisco con i miei.

Non mi presento a cena, prendo il pacchetto di sigarette e un accendino dal fondo della valigia ed esco, andando a sedermi sui gradini di pietra dell'ingresso.

Me ne accendo una e rimango a fissare la via buia e le villette a schiera dall'altra parte della strada, a malapena illuminate dalla luce bluastra dell'ultima falce di luna.

C'è un ragazzo appoggiato a una colonna nel giardino della casa alla mia sinistra con la testa rivolta dalla mia parte ma non saprei dire se mi sta guardando o meno.

E comunque non mi importa.

In questo momento voglio stare sola, lontano da quel padre che se n'è altamente fregato di me per così tanto tempo.

TATE POV

Se ne sta seduta sui gradini di pietra, con la sigaretta fra le labbra.

Sembra nascondersi dietro un'immagine falsa, con i capelli neri tirati su alla bell è meglio che le ricadono scompostamente sugli occhi, la maglietta leggera dello stesso colore appena un po' troppo larga, i jeans strappati e gli stivali al ginocchio con le fibbie.

Di certo, non pare se stessa.

Sento qualcuno gridare e la ragazza rispondergli a tono, poi la vedo alzarsi e scomparire dentro la casa.

Mi chiedo se non abbia fatto male a lasciarla andare senza dirle nemmeno una parola, ma di certo nemmeno lei si è scomodata a farlo.

E poi non la conosco.

Sospiro e rientro anche io.

A/N

Salve a tutti, scusate se ho aggiunto questo spazio solo dopo un po' di tempo dalla data di pubblicazione, ma !continuavo a ripetermi di farlo senza avere mai abbastanza tempo!

Comunque sia in queste poche pagine ho già introdotte due dei personaggi principali, la cui storia si svilupperà lungo il corso del racconto. Vi ringrazio già per i voti, non me ne aspettavo così tanti per cominciare! Ho già postato il secondo capitolo (o almeno l'inizio) perciò se volete buttateci un'occhiata e datemi il vostro parere.

A presto♡

Back to the dead.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora