capitolo 29 -convinta-

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justin: ti devo parlare di noi

io: non esiste un NOI e non esisterà mai

justin: si che puo esistere

io: e come?

JUSTIN

iniziai ha spiegare ad Anna come avremmo fatto a stare assieme.

Anna: si ho capito ma come faremo a non farci scoprire dai miei genitori?- chiese come se sapesse che non avrei avuto idee

io: jek ha detto che ci pensava lui

Anna: jek ma sei matto

io: mi fido di jek

Anna: io invece no

io: dagli una possibilita

anna: ci proverò - aveva una voce insicura- io adesso devo entrare in macelleria

io: entro con te

che bello ero riuscito a convincerla saremmo potuti rimanere insieme e piu niente ci avrebbe separati

macellaio: ragazzo deve sapere che ha proprio una bella ragazza

io: gia a propio ragione lei e stupenda

macellaio: vi auguro una bella relazione

Anna: grazie arrivederci

io: vi auguro una bella relazione ma che linguaggio é?

anna: non ne ho la più pallida idea

ANNA

ero molto felice di essere tornata con justin ma cc'era qualcosa che non mi convinceva, io sapevo che non saremmo potuti durare allungo

justin: tutto bene?

io: si perché

justin: hai una faccia strana

io: oh, che ore sone?

justin:sono le 18:40

io: cazzo sono in ritardo, devo andare ci vediamo domani

stavo per mettermi a cossere quando mi afferò per il braccio e mi diede un bacio

justin: ci vediamo domani principessa- diventai viola

io: si a domani

corsi piu veloce che mai verso casa dovevo inventarmi una scusa per giustificare il mio ritardo. entrai in casa avevo il fiatone, in casa non vedevo ne mia mamma ne mio padre. mi guardai in torno cercando segni di vita mo non ce nerano, misi la carne nel frigo e SBAM sentii un colpo sulla testa e caddi atterra.

mamma: sei in ritardo di 10 minuti

io: c-c'era colonna

papà: si colonna

io: te lo giuro

mamma: non siamo mica nati ieri

non risposi non ne avevo le forze mi faceva troppo male la testa. una volta che se ne andarono cercai di tirarmi su per prendere del ghiaccio. salendo le scale per andare nella mia stazza sentivo le gambe cedermi ma cercavo di non farci caso cosi che potessi riuscire ad arrivere in cima. arrivata incima alla scale si persento mio padre davanti ha me.

papà: qualcuno ti ha detto di venire su di sopra?

io:no

papà: allora torna di sotto

mi spinse violentemente giu dalle scale. continuavo a rotolare una volta arrivata in fondo rimasi in mobile non riusciv ad alzarmi facevo fatica anche a sentire i rumori.

4:30 mi svegliai nel mio letto come era possibile io non potevo esserci arrivata da sola qualcuno doveva avermici portata. non riuscivo più a dormire, ero troppo adolorata non mi sentivo più il corpo era come se mi rimaneva solo la testa ed il resto del corpo era stato tagliato via

11.00 non ero andata ha scuola non riuscivo a muovere un solo muscolo mia madre era rimasta ha casa insieme a me cosi che potesse essere sicura che justin non venisse ha trovarmi. qualce minuto dopo senti la porta d'entrata suonare e mia mamma era andata ha vedere chi potesse essere

mamma: ciao cara accomodati

"ciao grazie"

aspettate un secondo io quella voce lo gia sentita, quella voce era una voce irritante poteva appartenere solo ad una persona, e quella persona era Mizzi

Anna || Justin Bieber ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora