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Il campanello di casa Parker suonò e la piccola di casa corse ad aprire con in corpo un'ansia che avrebbe potuto uccidere un'elefante.

Si ricompose e aprì la porta con un sorriso magnifico.

Manuel rimase incantato alla sua vista, era vestita semplice e con poco trucco. Era una dea per lui.

Il ragazzo si schiarì la voce e sorrise a sua volta <<Sei bellissima>> finalmente parlò facendola diventare un pomodoro.

Sorrise a quella sua tenerezza e aspettò pazientemente che lei rispondesse <<G-grazie. Anche tu stai molto bene>> si coprì il volto coi capelli e abbasso lo sguardo.

Manuel le prese la mano e la tirò fuori casa <<Pronta per la serata più super galattica della tua vita?>> le chiese mettendo un braccio sulle sue spalle.

<<Super galattica dici? Scommetto che sarà una noia mortale!>> rise aggiustandosi meglio gli occhiali neri sulla punta del naso.

Lui le diede un veloce bacio a stampo facendo bloccare tutti i movimenti della ragazza.

<<Che ti prende?>> chiese stranito.

<<Quel bacio per cos'era?>> disse lentamente.

<<Ricordi? Se io avessi scoperto chi tu fossi avevo diritto a un bacio>> sorrise fiero.

Lei scosse la testa ancora rintontita ma decise di lasciar perdere l'argomento.

Sarebbe stata una serata indimenticabile.

00.00 a.m  [FIRST BOOK]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora