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-Thinking Out Loud-

Una volta caduta di faccia sul terreno freddo e polveroso,la mia gamba decise di abbandonarmi completamente.
Fortunatamente o sfortunatamente,Calum era una delle vedette che stavano a pochi metri dal cancello rugginoso e mi corse incontro quasi subito.

Appena la folla di persone si riunì intorno alla ragazza già data per spacciata -io- ed il nuovo arrivato,tutto cominciò a diventare confuso e annebbiato. Sarà stato il dolore atroce al mio tendine squarciato,oppure solo il grande sollievo di essere tornata salva al campo,fatto sta che chiusi gli occhi e non gli riaprii fino a tempo indefinito.

In poche parole svenni semplicemente sotto al biondino,anch'esso privo di sensi. Quindi la confusione delle persone intorno a noi si triplicò,diventando quasi isterica. Nessuno si sarebbe mai aspettato un sopravvissuto nell'arco di ventimila chilometri,perciò ebbi come l'impressione che il ragazzo sarebbe stato tempestato di domande a breve.

E mentre riflettevo,cosciente,una tenue luce continuava imperterrita a picchiettare sulle mie palpebre,costringendomi ad aprire gli occhi. Era ormai mattina,dedussi,e la tenda in cui mi trovavo doveva essere l'infermeria. Uno spiraglio di Sole illuminava il mio letto,
rilasciando un calduccio rilassante sul mio corpo rigido. Provai a stiracchiarmi,finendo con il tirare un urlo di dolore per la mossa altamente sbagliata,svegliando praticamente tutti gli altri occupanti della tenda.

"Finn!"un ragazzo moro si presentò immediatamente davanti ai miei occhi.

"Kian?"

"Ben svegliata,ribelle."

Kian Lawley era un mio grande amico. Proveniva da Denver,la mia stessa città,ed eravamo stretti compagni di scuola,prima che l'Apocalisse ci degnasse della sua presenza ostile. Intelligente com'era,aveva progettato un futuro in medicina,ma date le circostanze,si era preso la briga di gestire l'infermeria del campo.

"Che risveglio di merda."mugolai,con la mano poggiata sulla mia gamba. "Me l'avete amputata per caso?"

Kian sorrise,accecandomi. "Poco ci manca,sai? Che diamine ci hai fatto?"

"Ho preso un palo rugginoso mentre correvo giù in città. Mi hanno colto alla sprovvista tre Diurni,mentre cercavo del cibo in scatola nei supermarket vicini. Non sono mai stata brava in atletica Kian,lo sai meglio di me. Se il professor Hutch fosse ancora vivo,molto probabilmente mi avrebbe affibbiato una F-."

"Non prenderla sul personale. Hutch ce l'aveva un po' con tutti." Kian scrollò le spalle,mentre si accertava delle mie condizioni utilizzando tutti quegli strumenti da medico provetto.
"Che mi dici del cibo?"chiese,distraendomi dall'ago enorme che stava infilando nel mio braccio.

"Che staremo a pancia vuota per un altro po'."

"Brutto da dire,ma lo immaginavo."

Sospirai. Il cibo scarseggiava già da un pezzo ed era divenuto un gran problema. Sembrava essere sparito in davvero poco tempo e le riserve a malapena bastavano per tutti nel campo. Era un vero disastro.

"Vado a chiamare tuo fratello. La pressione ed i valori sono apposto,perciò domani ti dimettiamo."poi si avvicinò a me,incrociando le braccia. "Ma prima dimmi una cosa. Il ragazzo che hai portato qui è miracolosamente vivo. Siamo riusciti a frenare il sangue e non sembra nemmeno che sia stato infettato dal virus. È sano,un po' ammaccato,ma sano. Dove diavolo l'hai pescato così vegeto?"

"Mi fa piacere che non sia deceduto,almeno non dopo tutto quello che ho sudato per portarlo qui. L'ho trovato sul ciglio del sentiero e nemmeno io capisco come si sia difeso tutto quel tempo,esposto ai Notturni." rifletto,
massaggiandomi la gamba senza però fate troppa pressione.

Apocalypse//Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora