-Faded.-
Saranno state le cinque del mattino circa,ed io me ne stavo seduta sull'erba fresca,beandomi della quiete rara che si era mischiata ai colori mozzafiato del Sole. La grande stella stava scavalcando piano piano i monti che circondavano il nostro accampamento,
portando la sua luce ad illuminare tutta la vallata. Mi ero svegliata presto,quella mattina.
E le mie intenzioni erano quelle di far una visitina al misterioso superstite.Quindi,una volta ammirata una delle poche albe pacifiche da un anno a questa parte,mi diressi verso l'infermeria,da cui ero uscita ormai da una settimana scarsa. Non sapevo cosa volevo davvero scoprire,tantomeno cosa dire a quel biondino,eppure le mie gambe viaggiavano da sole. In poco tempo,mentre cercavo di formulare nella mia testa un pretesto per attaccare discorso senza risultare l'ennesima curiosa che lo tartassava di domande,arrivai davanti alla brandina del sopravvissuto. Accecata dai mille pensieri,non mi accorsi che però mancava qualcosa in quel letto.
"Ciao,eroina."
Sobbalzai di colpo alla voce sussurrata,finendo col buttare giù una tendina separatore e producendo un gran fracasso. Senza volere mi immaginai Kian,che con il volto esasperato mi indicava l'uscita della tenda,portando con se il chiaro invito di accompagnare il mio culo fuori. Mi tappai la bocca a casaccio,tanto per trattenere eventuali urli e mi voltai verso il suono.
"Scusa,non volevo spaventarti."
Davanti a me troneggiò il famigerato Luke,che con un aspetto osceno ed il volto più pallido di un cencio,a malapena si reggeva in piedi. Aveva il busto completamente rivoltato da fasce bianche,proprio come una salsiccia. Ma nonostante ciò sorrise,sbalordendomi. Se fossi stata io al suo posto,già la consapevolezza della ferita al torace mi avrebbe frenata da muovere anche solo un muscolo.
"Non fa niente." respirai. "Ma forse tu dovresti rimetterti sdraiato,superman. Diamine sei uno straccio,che ci facevi in piedi?"
Luke inclinò in basso la testa per osservare il suo corpo malridotto e poi fece spallucce. Le spalle larghe dimezzavano la luce che entrava dalla tenda,oscurandomi il volto.
"Avevo bisogno di prendere una boccata d'aria. Senza contare che l'inverno è alle porte e saranno almeno zero gradi. Mossa stupida,lo so."
Scossi la testa,aiutandolo a sedersi sulla brandina. "Non ti bastava la tua ferita? Volevi anche una broncopolmonite?"
Luke abbozzò un altro sorrisetto tranquillo,che somigliava terribilmente alla quiete del mattino. Il suo peso,però,mi trascinò giù con lui e finii a poca distanza dal suo volto,con le braccia poggiate alle sue ginocchia ed i suoi occhi acquosi vicinissimi ai miei,piuttosto noiosi. Ringraziai Dio per non avermi fatto completamente sdraiare su di lui,che,ancora grazie Dio,era rimasto seduto. Stabile.
Mi ripresi dallo stato di trance,ritirandomi nel mio guscio come una tartaruga timida."Quindi," tossii imbarazzata. "Come ti senti,adesso?"
Sul suo viso spuntarono due fossette e rischiai seriamente un attacco di cuore.
"Sono stato meglio,decisamente. Ma se sono ancora vivo,è merito tuo. Perciò grazie,mia eroina."ringraziò il biondino.
Poi prese la mia mano fredda e la strinse, infondendomi un calore catastrofico nelle vene. La portò vicino alle sue labbra e sorprendendomi ancora di più,ci lasciò un dolce bacio. Rimasi a fissarlo con la mascella che sfiorava terra,senza sapere cosa fare o cosa sentire. A malapena riuscii a balbettare qualcosa come: "N-Non c'è di che,Luke."
"Uh,quindi sai il mio nome?"
Annuii,arrossendo di tutto punto. "È quello che c'è scritto sulla tua targhetta. Quella che porti al collo. Insomma,mi hanno detto così. Non che non mi sia chiesta il tuo nome,solo che Kian ha trovato la targhetta e mi ha informata. Sarei risultata strana se mi fossi avvicinata mentre riposavi e..."

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Apocalypse//Luke Hemmings
Fanfiction24-12-2034; Il VZ(virus-zombie) invade la Terra,mettendola in ginocchio e decimandone gli abitanti. In meno di un anno,cataclismi e lotte conducono i pochi sopravvissuti ad una vita ai limiti dell'umano. 3-12-2035; Un gruppo di amici,provenienti ogn...