Capitolo 7

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CAPITOLO 7.

Mi sono svegliato nel letto da solo e mi guardo attorno...

Dove sono i miei amici?

Passandomi una mano su gli occhi mi guardo attorno camminando per casa.

Non c'è nessuno...

Mi siedo sul divano e stringo le gambe al petto.

Derek...

Le lacrime scendono sul mio volto.

Mi manca l'aria nello stesso momento in cui entra in casa mio padre e perdo conoscenza.

«Stiles!»

Sento mio padre avvicinarsi di corsa e con calma mi apre la camicia.

Non è la prima volta che perdo conoscenza in questo modo.

Lentamente riprendo a respirare e apro gli occhi anche se leggermente stordito lo abbraccio tenendomi stretto a lui tremando come una foglia.

«Devi andare da lui. Non posso vederti ancora così. I tuoi amici ti aiutano, ma è solo lui che può curare le ferite che ti ha inflitto»

«Lo so, ma non riesco a perdonarlo...»

La mia voce trema e le lacrime non smettono di scendere...

«Stiles, tu lo ami e si vede. Smetti di soffrire e dagli una possibilità...»

Annuisco alle sue parole e cerco di calmarti.

Mi sfiora il volto e mi guarda preoccupato.

«Stai scottando...»

Mi sento debole e spossato tanto che crollo nuovamente tra le sue braccia.

Senza pensarci troppo mi porta in camera e mi mette a letto.

Mi raggomitolo sotto le coperte cercando di restare al caldo addormentandomi rapidamente.

Non so quanto tempo passa da quando mi addormento, ma sento delle voci e dei passi salire le scale.

Alcuni movimenti in camera attirano la mia attenzione, però, non apro gli occhi ed aspetto...

Non so nemmeno cosa stia aspettando...

Lui non verrebbe mai qui dopo il pugno che gli ho dato e le parole che gli ho sputtato contro con rabbia.

Le lacrime pungono nuovamente i miei occhi e mi scivolano sul volto.

Una mano passa tra i miei capelli in una delicata carezza.

«Derek...»

Ho bisogno di credere che questa mano delicata sia la sua.

«Sono qua, Stiles. Guardami...»

Lentamente apro gli occhi e poso lo sguardo su di lui.

Provo a mettermi seduto, però, mi blocca e mi copre meglio tenendomi al caldo il più possibile.

«Stai fermo. Non vorrai peggiorare...»

«Perchè sei qui?»

«Hai bisogno di me e sono arrivato»

La sua risposta mi lascia spiazzato per diversi minuti.

«Stiles, sei l'umano più strano che io conosca. Ti sei innamorato di uno come me ed ora sono io a provare qualcosa per te che mi confonde»

«Confonderti?»

«Sì. Stiles, l'amore che mi scatteni dentro è possessivo, irritante, ossessionante e mi fa diventare dannatamente geloso. Mai nessuno mi ha fatto sentire in questo modo»

Non so cosa dirgli in questo momento, ma faccio l'unica cosa che posso per farlo stare zitto e lo bacio chiudendogli la bocca con la mia.

Mi allontano poco dopo e lo guardo negli occhi.

«Ti sto dando fiducia. Non farmene pentire»

Non gli permetto di rispondere che riprendo a baciarlo dando inizio a qualcosa di nuovo sperando di non soffrire. 

Ti dimenticherò... Ti ricorderai di me....Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora