Capitolo 3

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Capitolo 3.

Draco quella mattina si svegliò presto e si specchiò negli occhi di Harry che gli sorrise: «Buongiorno, Draco»

«'Giorno» rispose lui passandosi una mano su gli occhi per svegliarsi del tutto.

Rimasero diversi minuti distesi ancora al caldo delle coperte, ma poi decisero di muoversi.

Draco andò a darsi una rinfrescata nel bagno adiacente alla sua stanza e lo stesso fece Harry entrando nella sua per potersi preparare per la nuova giornata.

Il ragazzo biondo che era stato più veloce di Harry decise di attenderlo nella stanza che occupava.

Quando Harry uscì dal bagno sorrise nel vederlo seduto sul suo letto: «Sei stato molto più veloce di me, Draco»

«Sì, ma io posso usare entrambe le mani tu no» rispose lui sorridendo.

Il ragazzo dai capelli corvini ridacchiò divertito e cercò con qualche difficoltà di indossare la camicia. Draco, però, corse in suo aiuto e con delicatezza gli prese la mano ferita facendola passare all'interno della manica.

Lasciò il bottone del polsino aperto in modo che non gli desse fastidio e con calma chiuse tutti gli altri bottoni per poi mettergli la cravatta.

Harry rimase sorpreso da quei suoi gesti, ma stranamente gli facevano davvero piacere.

«Grazie, Draco» disse lui accarezzandogli il volto.

Il ragazzo biondo sorrise e gli chiese: «Se sei pronto possiamo andare»

«Sono prontissimo» rispose lui, ma prima di lasciare la stanza gli si avvicinò e avvolgendogli i fianchi con il braccio sano gli posò un bacio delicato su le labbra.

Quando si allontanarono uscirono dalla stanza e assieme a Pansy e Blaise lasciarono la Sala Comune per andare a fare colazione in Sala Grande.

«Draco, ti andrebbe appena siamo liberi di fare un po' di shopping? Ho bisogno di cambiare il mio look e chi meglio di te può aiutarmi in quest'impresa?» quella domanda sorprese il ragazzo biondo che disse semplicemente: «Certo era ora che iniziassi a far vedere il tuo potenziale»

Harry ridacchiò divertito e poco dopo si unirono a tutti gli altri per fare colazione.

Quando una ventina di minuti dopo lasciarono la Sala Grande, s'incamminarono verso l'aula di Trasfigurazione dove seguirono la lezione con calma anche se la McGranitt e gli altri grifoni sembravano avercela a morte con Harry per quello che aveva fatto.

Il ragazzo dai capelli corvini, però, stava dando il meglio di sé mostrando quello che nessuno aveva mai visto prima di quel momento anche se non poteva usare la sua solita mano cercava di mettercela tutta usando quella sana.

Terminata la lezione Harry uscì assieme agli amici e si diresse verso i sotterranei.

Non si erano, però, accorti che Ron, Hermione, Ginny, Dean e Seamus li stavano seguendo, si ritrovarono quasi all'entrata di uno dei corridoi chiusi da moltissimo tempo, Harry perplesso guardò quella porta e sentì una strana magia attirarlo verso di essa, Draco perplesso lo prese per il polso: «Lo senti anche tu, vero?»

«Sì. Lo sento...» rispose lui debolmente.

I cinque grifoni si pararono davanti a loro: «Potter, noi abbiamo un conto in sospeso»

Draco e Harry percepirono il potere dietro la porta aumentare e si rivolsero a Pansy e Blaise: «Spostatevi ai lati della porta e non cercate di fermare quello che succederà» i due li guardarono perplessi, ma nel momento in cui i cinque grifoni lanciarono gli incantesimi contro di loro la porta si spalancò.

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