Non lasciarmi~

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"Sarai sempre mia, sempre"
Quelle parole mi rimbombarono nella mente tutto il giorno. Guardo e riguardo il cellulare migliaia di volte sperando in una sua chiamata o semplicemente un messaggio ma niente. Il vuoto totale. Prendo la borsa per poi andarmene, prima che iniziò la prossima lezione. Faccio un giro in centro fermandomi su un negozio da vestiti da sposa. Erano stupendi ma la domanda che mi ponevo era se dovevo o meglio volevo farlo. Che cavolo di casino che ho in testa!
<<Sarai bellissima>>
Sento dietro di me. La sua voce.
<<Non dovevi andartene?>>
Mi giro guardandolo male.
<<Si però.. volevo prima salutarti>>
Butta via la sigaretta mettendosi le mani in tasca. Dio, quanto era bello.
<<Così rendendo il tutto più insopportabile. Bella pensata Trevis, complimenti>>
Sorrido superandolo ma lui mi ferma.
<<Giusto. Ma sicuramente più per me. Tu avrai la vita che hai sempre sognato no? Finire gli studi per poi sposarti e avere due bambini e un marito che ti aspettano a casa>>
<<Già. E indovina chi mi darà tutto questo? Nate. Tuo fratello!>>
Mi libero dalla sua presa.
<<Mi uccidi, Ambs. Mi stai letteralmente uccidendo in tutti i modi possibili e immaginari, lo sai?>>
Mi guarda con aria triste e stanca.
<<Lo so. Ma dopo tutto quello che mi hai fatto passare.. ora è il mio turno! Credevo che potevamo ricominciare tutto l'altra sera. Mi hai detto ti amo, santo dio! Sapevi che tuo fratello sarebbe tornato prima e soprattutto sapevi della proposta! Come hai fatto?! Dimmelo!>>
Alzo la voce.
<<Non so risponderti. Posso solo dirti che mi è bastato rivederti per capire che ti amo ancora e che ho fatto una gran cazzata ad andarmene. Sulla questione di mio fratello.. beh.. sapevo tutto, lo ammetto ma.. volevo solo..>>
<<Scoparmi per l'ultima volta?>>
<<Non dire così. Cazzo, è stato fantastico, come la nostra prima volta. In quella doccia non pensavo a niente. Ero felice e basta, Ambs>>
Si avvicina prendendomi le mani.
<<Anche io>>
Confesso appoggiandomi al suo petto.
<<Vieni con me>>
Sussurra.
<<Dove?>>
<<Ti porto in un posto prima di andarmene>>
Apre la portiera della macchina facendomi segno di entrare. Non sapevo dove stavamo andando ma volevo stare con lui. Volevo passare le ultime ore con Trevis, prima che mi abbandonasse ancora. Dopo un'ora si ferma davanti a una casetta di legno sul lago.
<<È stupenda!>>
Dico scendendo.
<<È di mio zio>>
Sorride prendendo le chiavi nascoste in una delle tante piante. Incominciava a piovere e dentro c'era un freddo cane.
<<Accendo il camino, ci vorrà pochissimo>>
Prende la legna per poi fare fuoco. Mi guardo intorno e vedo tante foto della sua famiglia e mi fermo su quella di Nate e Trevis abbracciati. Come rovinare una famiglia!
<<Vuoi qualcosa da bere?>>
Chiede aprendo il frigo.
<<No. Sto bene così>>
Mi giro a guardarlo e vedo che indossa la collana che gli avevo regalato.
<<Trev..>>
Mi faccio scappare.
<<Si?>>
<<Hai ancora quella collana>>
La tocco.
<<Si. Ho ancora tutto>>
Mi prende la mano per baciarmela ma lo schivo avvolgendo le braccia intorno al suo collo per baciarlo nelle labbra. Avevo bisogno di lui più di ogni altra cosa.
<<Non andartene>>
Balbetto nel bacio.
<<Devo>>
Mi prende per i fianchi mettendomi sul tavolo della cucina. Passa dalle labbra al collo lasciandomi una scia di brividi e nel mentre, con una mano, va sotto alla mia camicetta accarezzandomi il seno. Cerco ancora le sue labbra tirando appena i suoi capelli corti che mi piacevano. Mi slaccia la camicia in un secondo per poi togliermi il reggiseno. Mi fa stendere sul tavolo riempiendomi di baci dalla pancia fino a prendere in bocca un capezzolo.
<<Dove sei stato?>>
Domando con il fiato sospeso. Si ferma venendo vicino al mio viso.
<<In Australia>>
<<Perché non mi hai portato con te?>>
Mi alzo togliendo la felpa che aveva addosso.
<<Non lo so. So solo che sono stato uno stupido a non farlo e che ora stiamo facendo una cazzata Amber>>
Si allontana nervoso appoggiandosi al lavandino. Scendo abbracciandolo da dietro.
<<Ne facevamo tante di cazzate, Trev. Perché fermarci a questa?>>
Si gira sorridendo dolcemente.
<<Ci stiamo facendo del male>>
<<Sei il male che preferisco>>
Detto quello si butta sulle mie labbra prendendomi in braccio e portandomi in camera. Mi sfila i jeans e le mutandine e io faccio lo stesso.
<<Sei mia, Ambs>>
Mi guarda prima di entrare dentro di me deciso.
<<Sono tua>>
Sussurro stringendo le coperte e godendomi l'uomo di cui ero innamorata follemente e incondizionatamente.

Fin troppo lontani.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora