Il ritorno~

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Nate era fuori con suo padre mentre io preparavo la colazione. Stavo da loro per un po' finché mio padre non sistemava i suoi problemi di alcolismo.
<<Cosa c'è di buono qui?>>
Nate mi circondò con le sue braccia muscolose e pulite, non tatuate.
<<Ho fatto i pancake per tutti!>>
Esulto girandomi e dandoli un bacio fugace.
<<Mhm. Ti amo anche per questo amore>>
Scherzò dandomi una leggera pacca sul sedere.
Vennero tutti a tavola e come sempre, si parlava di lavoro per Nate.
<<È la tua occasione figliolo. Non buttarla via. Sei uguale a me e hai talento da vendere>>
Disse suo padre guardandolo fiero.
<<Ci penserò papà, ora ho altre cose in mente>>.
Mi prese la mano sorridendo ed è in quel momento che tutta la mia felicità e la mia gioia scomparvero in un secondo. Sentimmo suonare il campanello e appena Nate andò ad aprire, sentii la sua voce. Il sangue mi si gelò.
<<Quanto cazzo sei cambiato! Vieni qui, stronzo!>>
<<Tre-vis..>>
Non riuscii a stare ferma e quindi mi alzai e lavai i piatti. Richard e Louisa corsero subito dall'altro figlio per abbracciarlo.
<<Tesoro!>>
<<Trevis! Ben tornato!>>
Trevis Scott era qui. Era tornato.
<<Che profumino.. che c'è di buono?>>
Appena mi vide si bloccò. Ci guardammo per minuti finché Nate ruppe il silenzio.
<<Trevis.. è successo e mi dispiace.. io e Amber stiamo insieme ora>>
Trevis continuò a guardarmi e poco dopo sorrise.
<<Ciao, Ambs>>
Ambs. Mi chiamava così.
<<Ciao>>
Cercai di non fare vedere il mio nervosismo. Avevamo tutti gli occhi puntati addosso.
<<Trevis.. come mai sei tornato e non hai detto niente?>>
Suo padre lo abbracciò di nuovo così da non avere più i suoi occhi verde scuro puntati.
<<Volevo farvi una sorpresa e ci sono riuscito vedo..>>
Si schiarì la gola prendendo un pancake.
<<Deliziosi come sempre>>
Disse poi. Dovevo andarmene da lì. Dovevo allontanarmi da lui. Aveva lo stesso profumo di qualche anno fa e gli stessi capelli scuri sempre in disordine. Era sempre lo stesso ma sempre più bello. Trevis. Mentre parlavano del più e del meno corsi di sopra chiudendomi in camera. Mi buttai per terra iniziando a piangere come una bambina. Ma perché? Perché era tornato? Perché proprio ora?
<<Ambs>>
Sentii. No. No. Vattene!
<<Si, un attimo!>>
Mi asciugai le lacrime per poi mettermi un po' di fondo tinta.
<<Ambs, posso?>>
Ripetè bussando. Andai ad aprire ed era proprio lui. Non era un sogno, era proprio qui davanti a me. Il cuore mi andò all'impazzata come tanti anni fa. Come la prima volta e come l'ultima.
<<Che vuoi?>>
<<Mi dispiace non averti avvisato ma non credevo che stessi qui dai miei fissa.. cazzo!>>
Entrò guardando le foto appese. Indossava una maglietta bianca e dei jeans blu scuro. Dio quanto mi era mancato. Non dissi una parola. Non riuscivo. L'unica cosa che sapevo è che stavo per scoppiare di nuovo.
<<Tu.. Nate.. Nate.. tu..>>
Sospirò toccando una foto in cui ero in braccio a Nate. Si girò guardandomi e quando incrociai i suoi occhi iniziai a piangere. Venne verso di me lentamente per poi stringermi tra le sue braccia tatuate.
<<Non piangere, Ambs. Hai sofferto abbastanza non credi?>>
Sussurrò con voce tremante. Lo strinsi sentendo il suo profumo finché potevo.
<<Perché sei qui? Perché te ne sei andato?>>
Continuai a volerlo tra le braccia.
<<Ero arrivato a un punto in cui dovevo allontanarmi dalla mia famiglia e da te, Ambs. Non mi fraintendere.. tu non centravi nulla, ero io che ero sbagliato per te. Solo uno stupido come me poteva lasciarti sola>>
Sorrise accarezzandomi i capelli.
<<Sei un egoista. Non hai pensato ai tuoi? A me?>>
Mi staccai guardandolo arrabbiata.
<<Oh si che ci ho pensato.. soprattutto a te! Ma come ti ho detto dovevo farlo>>
Mi asciugò una lacrima con il pollice. Che effetto mi fa. Ancora.
<<Sei uno stronzo! Ti odio, Trevis>>
Mi allontanai facendo avanti e indietro.
<<Ne hai tutto il diritto, Ambs. Posso solo dirti però che rivederti mi ha fatto piacere. Sei in grandissima forma e sei sempre bellissima>>
Dopo queste parole, avanzai verso di lui tirandoli uno schiaffo ben deciso.
<<Non me ne faccio niente delle tue parole, Trevis. La realtà adesso è questa.. io sto con tuo fratello e tu non sei niente. Quindi per favore.. lasciaci in pace!>>
Stavo reagendo come una pazza isterica ma non potevo fare altro.
<<Lo so. Lo so benissimo. E ti prometto che ti starò...>>
Nel mentre entrò Nate.
<<Amber.. è tardi.. andiamo??>>
Si rivolse a me imbarazzato.
<<Si! Andiamo!>>
Guardai per l'ultima volta Trevis per poi prendere la mano di Nate. Al diavolo Trevis Scott!

Fin troppo lontani.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora