É un luogo antico e misterioso, la cui origine si perde nella fitta nebbia dei meandri del tempo. Nessuno conosce la verità, occultata da tutte le leggende che gli anziani e i viaggiatori di terre oltre i confini raccontano nelle piazze e nelle locande. La maggior parte di queste concorda su diversi punti, per lo più raccapriccianti. Dalla cortina di fumo che costantemente aleggia sul selciato più volte interrotto, per poi passare a tutte le stori di spiriti e forze soprannaturali. Il bestiario é quasi sempre orrendo: Civette che piombano sulla faccia dei viandanti malcapitati, strappandogli gli occhi dalle orbite; grossi cervi neri e maledetti, capaci di arrogare terribili sortilegi a che li vede; e, infine, creature antropofaghe che abitano gli alberi e che fanno scempio dei cadaveri per nutrirsi. Vestiti di ossa, innalzati sui tronchi a diverse altezze o infissi su aste di ferro arrugginite accanto a palizzate lignee, castellano, inoltre, il paesaggio.