Capitolo 1.
Arrivato a King's Cross, Harry, si guardò intorno ed avvistò subito Draco.
Il ragazzo biondo sentendosi osservato si voltò incuriosito per un attimo, ma non appena individuò chi fosse a fissarlo così intensamente si volatilizzò nel nulla scomparendo alla sua vista.
Harry sbuffò indispettito per quella scomparsa improvvisa: Non capisco proprio perchè Malfoy reagisca in questo modo. Voglio solo parlare con lui...
Il serpente attorno al suo collo sentendolo sbuffare alzò lo sguardo sibilando: «L'hai trovato?»
«Sì, ma se n'è andato senza darmi il tempo di fare niente» ammise lui tristemente, proseguendo il suo cammino lungo i binari andando a depositare il suo baule assieme a tutti gli altri salì sul treno ignorando Hermione e Ron che lo chiamavano a gran voce.
Entrato nel primo scompartimento vuoto ci si accomodò, mettendosi a guardare fuori dal finestrino pensieroso, mentre il suo amichetto sibilante rimaneva legato attorno al suo collo sonnecchiando.
Ron e Hermione entrarono poco dopo con Ginny che subito si attaccò al ragazzo dagli occhi di giada che sbottò infastidito: «Staccati piovra!»
«Harry, che ti succede?» chiese lei perplessa.
«Ti ricordo che non siamo fidanzati. Poi con una che si fa scopare da tutta Hogwarts non ci voglio nemmeno stare» disse lui freddamente.
La ragazza dai capelli scarlatti rispose: «Io lo faccio solo per te, Harry» il ragazzo rise divertito e quando si riprese, notando Malfoy passare fuori dallo scompartimento con Blaise e Pansy, sbottò: «Io sono gay e il mio ragazzo è Draco»
Il ragazzo sentendo le sue parole s'irrigidì voltandosi, ma poi un sorriso malefico comparve sul suo volto ed aprì la porta dicendo tranquillamente: «Eccoti micetto, andiamo da un altra parte?»
«Volentieri!» esclamò lui alzandosi dal suo posto, recuperò il baule da sopra il portabagagli dove aveva messo la divisa e lo raggiunse prendendolo per mano rendendo più credibile la loro piccola bugia.
Draco lo assecondò e ricambiando la sua stretta si avviarono lungo il corridoio.
Intanto nello scompartimento lasciato poco prima gli amici del ragazzo erano ancora a bocca aperta per le sue parole, ma nonostante tutto quello che facevano loro non era nei suoi interessi per questo andò con i tre serpeverde in un altro scompartimento, ne varcarono la soglia e ci si accomodarono dentro chiudendosi la porta alle spalle.
Stranamente nessuno dei due voleva sciogliere quella presa, non era una cosa normale per loro, ma stranamente, nonostante il sangue di Harry lo mettesse a dura prova si sentiva più rilassato di quanto lo era stato alla stazione tra tutte quelle persone.
Harry sospirò rilassato e Draco lasciandogli la mano constatò: «La piovra rossa ti sta sempre appiccicata vedo»
«Credi che se schiantassi un po' tutti i Grifoni guadagnerei punti agli occhi di Piton?» chiese lui tranquillamente, portando l'attenzione per un attimo a Salazar che scivolando sotto la manica della sua camicia andava ad acciambellarsi sul davanzale del finestrino lasciandosi andare ad uno sbadiglio piuttosto visibile per poi chiudere gli occhi addormentandosi nuovamente.
Intanto Draco rideva divertito da quella domanda, quando si riprese disse: «Credo che potrebbe invitarti anche a prendere il te delle cinque nel suo studio»
I quattro iniziarono a ridere tranquillamente sembrava che fossero sempre stati amici ed invece quella era la prima volta che parlavano senza insultarsi.
Pansy un po' per curiosità si rivolse al ragazzo dagli occhi di giada: «Ma davvero sei gay?»
«Sì. Con le ragazze non mi è andato tanto bene e devo ammettere che non voglio nemmeno averci a che fare. Avete notato che ne ho già una che mi si attacca come una piovra e vorrei liberarmene anche perchè penso che sia una fabbrica ambulante di malattie veneree» ammise lui senza troppi giri di parole.
Pansy sorrise: «Chissà magari il nostro Draco potrebbe farci un pensierino e stare con te» il ragazzo biondo distolse lo sguardo per un attimo pensando: Come posso fare? Devo spiegargli delle cose e non so come iniziare, vorrei che fossimo nella stessa casa perchè così potrei raccontargli e mostrargli chi sono veramente. È già tanto che sia ancora qui al mio fianco dopo i nostri trascorsi, eppure, quello che sta vedendo adesso è il vero Draco. Non l'erede della casata Malfoy, quello che è stato istruito ad essere perfetto in tutto e per tutto, ma semplicemente un ragazzo di quindici anni che cerca di fare quello che è nelle sue possibilità per rendere fiero un padre che non lo è mai stato.
Harry vedendolo pensieroso gli domandò: «Sicuro di stare bene, Draco?» il ragazzo lo guardò per un attimo, ma poi gli rispose: «Ho solo bisogno di bere qualcosa» dal bagaglio che aveva portato nello scompartimento prese una bottiglia e l'aprì bevendo un po' del suo contenuto.
Quando sentì la gola smettere di bruciare chiuse la bottiglia e la mise da parte, Harry notando che aveva l'angolo della bocca sporco di liquido scarlatto prese un fazzoletto e lo passò delicatamente su quel punto.
Draco gli prese il polso senza stringerlo e per un attimo i loro occhi si legarono, non si dissero niente, ma entrambi capirono che dovevano parlarsi al più presto e chiarire tutto quello che passava nella loro mente.
Il viaggio continuò tranquillo e Harry stava così bene nello scompartimento con i tre Serpeverde che si appisolò scivolando si lato posando la testa contro la spalla di Draco che per un attimo solo s'irrigidì, ma poi ritrovando il controllo di sé stesso si rilassò, prese il libro che Pansy gli porgeva e iniziò a leggerlo per far passare in modo costruttivo quelle ore che mancavano dall'arrivo al castello.
Il ragazzo biondo, però, era ignaro del fatto che quell'anno Harry avrebbe fatto un cambiamento enorme che gli avrebbe dato la possibilità di farsi conoscere per quello che era veramente.
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Cuore di vampiro
FanfictionDoveva accadere proprio a me? Certo la sfortuna ci vede benissimo e se la giornata inizia male non può che finire peggio. Ero così preso da questa vacanza in Transilvania con la mia famiglia che non mi sono accorto che qualcuno mi stava seguendo mi...