avvolte ho l'esigenza di scrivere quello che provo nero su bianco, un po per rendermi conto un po per non dimenticare.
Mi ritrovo a ripensarti per vari motivi e i miei pensieri su di te non sono certo belli.
Mi chiedo come mai se dopotutto ho vissuto un anno fantastico con te...La risposta ai miei dubbi mi riporta indietro, precisamente
nell'ultimo alito di fiato delle nostra storia.
Ripercorro per l'ennesima volta quella strada:l'ultima che ho fatto con te.
In cerca di una risposta o in cerca di qualcosa su cui appigliarmi.
Mi rivedo e ti posso assicurare che ero distrutta, ma tu che cosa vedevi?
Io ti amavo più di me stessa e preferivo autolesionarmi piuttosto di lasciarti andare.
Mi ricordo, e posso dirti solo ora che vedo tutto con un'altra luce, quel giorno che mi sputasti addosso quelle parole di disprezzo.
Mi sono sentita così in quel momento, proprio come tu mi avevi descritto.
Lo vedevo dai tuoi occhi cattivi e io mi ero convinta di essere quell'essere spregevole di cui tu stavi parlando.
Mi chiedevo che persona ero, fino a quel momento non lo sapevo nemmeno io.
Non ti stavo più ascoltando, quello che di importante avevi da dire me lo avevi detto senza se e senza ma, così di punto
in bianco , così dal nulla. Ed io ero impreparata a tutto ciò come volevi che la prendessi se per tutto il tempo mi avevi fatto
vedere solo cieli stellati e adesso mi dici che forse non è sempre così e che in cielo le stelle scompaiono e a volte ci sono le
nuvole.
Mi sono sentita all'imporvviso mancare l'aria e non riuscivo a capire cosa fosse più imporntate in quel momento. I tuoi discorsi senza
senso, io che piangevo e non riuscivo a parlare , le tue parole che mi risuonavano nella testa come un giradischi rotto.
Ho sentito il mio cuore svuotarsi, lo stesso cuore che tu con tanto amore hai riempito in tutto il tempo che siamo stati insieme.
Piano piano hai messo qualcosa di te lì dentro ma non mi hai mai detto che un giorno te lo saresti preso di nuovo tutto ,all'improvviso,senza preavviso.
incominciai ad odiarti perchè odiavo me stessa per la persona che ero.
Ero vuota così mi sentivo.Le parole, i suoni , le emozioni erano così lontante.
L'unica cosa che sentivo era il silenzio che avevo attorno :nella mia testa, nel mio cuore, nella mia vita.
Passano giorni che sembrano anni e io non so cosa fare, se forse non ci avessi messo tutta me stessa adesso saprei come uscirmene, ma ormai è troppo tardi c'ero dentro con tutte le scarpe.
Mi chiedi scusa per quello che mi hai detto, mi dici che in realtà non lo pensi, ed io mi sento ancora più male.
Fai i tuoi soliti giri di parole, i solti discorsi tuoi per confondermi ed alla fine mi dici che non stiamo più insieme.
Ed io penso che se mi avessero ucciso in quel momento avrei sentito meno dolore.
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Riflessioni.
ContoScriverò delle sensazioni che ho provato in determinati periodi della mia vita..emozioni che voglio condividere con voi. I vari capitoli non sono collegati tra loro.