L E A V E

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Yoongi's pov//

La guardo, mentre le accarezzo il volto sperando che da un momento all'altro riapra i suoi bellissimi occhi castani.
Mi sono mancati questi capelli, ai quali cambia sempre colore.
Mi è mancata da morire, questi anni senza di lei sono stati interminabili.
Quello che è successo ieri è stato spiazzante.
Davvero, credevo fosse contenta di rivedermi, di riniziare una vita insieme.
Ancora fatico a capire cosa sia successo, e quale sia il motivo della sua condizione attuale.
Ormai sono esattamente 28 ore che sta in questa fase di coma, si può dire.
Vorrei che potesse ascoltarmi, sapere quanto ho bisogno di lei.
È così bella.. Lo è sempre.
Continuo a pensare, fino a che la mia attenzione non si rivolge ad una figura maschile.

È il suo professore quello che è appena entrato, mi guarda ed inizia a parlare.

-Hey Yoongi.
-Salve signore.
-Senti avrei bisogno di parlarti..
Yoongi: Certo mi dica pure.
Jungkook: Vieni..

Insieme usciamo dalla sala in cui Elisa riposa.

-Yoongi, quello che sto per dirti potrebbe rovinare la mia reputazione, farmi perdere il lavoro, e cosa più importante Elisa.
Ma è necessario tentare, prima che sia troppo tardi.

Annuisco, prende fiato e continua.

-Elisa, lei è la mia.. Lei è la mia ragazza.

Ma di cosa sta parlando? Deve essere uno scherzo.

-Professore la situazione non mi sembra affatto comica, se non le dispiace io-
-Non è una finzione Yoongi. È la realtà, io ed Elisa siamo una coppia.
Ci siamo conosciuti proprio così, come studentessa e professore. Ci siamo innamorati l'uno dell'altra, ma capirai da solo che questa situazione abbia comportato molte difficoltà nel tempo.
Mi aveva parlato di te, di quanto ti avesse amato. Ma ora è finita, era riuscita a chiudere questo capitolo, a dimenticarti, ma tu sei tornato e lei non ha saputo reggere la tensione.
-No, questo non può essere vero, non è colpa mia. Quando vi ho lasciati lì da soli lei era cosciente e aveva ripreso i sensi. Cosa le hai fatto? È TUTTA COLPA TUA.

Inizio a piangere e ad urlare al pensiero di averla fatta stare così male, di averle causato tanto dolore, di averla ridotta così.

-Calmati ora! È vero hai ragione è colpa mia. Calmati, okay?

Cerco di riprendere fiato.
Mi volto a guardarla.
Non c'è.
Non è più sul quel dannatissimo letto.
Mi giro verso Jungkook.
I suoi occhi sono completamente spalancati.

-CORRI.

Al massimo della nostra velocità ci precipitiamo sul balcone della sua stanza.
È lì.
È lì che piange guardando il vuoto.
È lì che da un momento all'altro potrebbe non esserci più.
È lì a pensare se andarsene o no.

-Elisa per favore voltati.

Si gira di scatto, è terrorizzata.

-NON PROVATE A FARE UN ALTRO PASSO O MI BUTTO!
-Okay okay, tranquilla.
Elisa cosa vuoi fare? Andartene? Perché?
-Cosa dovrei fare eh? Io ho paura Kookie. Ho paura di tutto. Ora che tu te ne andrai io rimarrò sola. Io non ho nessun altro. Non ho amici, ne una famiglia. Io ho te, ma ora che non potrò più averti non posso restare.

È stato in quel momento, il momento in cui ho visto il modo in cui lo guardava, che ho capito tutto.
Non posso farle questo, non se lo merita.

-Eli è tutto okay. Jungkook non se ne andrà, non importa quanto io tenga a te. Ti amo ed è per questo che voglio vederti felice. Me ne andrò io, okay?
Non farò fiato a nessuno di questa storia. Voglio vederti felice, e se solo lui può farlo, lo accetterò. Perdonami Elisa, per tutto il dolore che ti ho recato.
-Elisa scendi da quel cornicione, perfavore.
-Yoongi Promettilo. Prometti che fino a quando non sarò pronta, non mi cercherai, non ti farai vedere.
-Lo prometto, ora vieni.

Si avvicina e Jungkook le corre incontro. Si abbracciano e lei mi guarda.

-Grazie.

Ora abbraccia anche me e mi sussurra nell'orecchio.

-Un giorno ci rivedremo, te lo prometto Yoongi.. Ti voglio bene.


La stringo forte e senza volerlo inizio a piangere. So che questo non è un addio, so che torneremo insieme. Devo solo essere paziente.
La amo, e le giornate torneranno a splendere anche per me.
Guardo Jungkook.

-Grazie.

Dice, e così come sono arrivato, mi preparo ad andarmene. Perché questo è quello che vuole lei, e probabilmente è la cosa giusta da fare.

Ci rivedremo però, io ne sono certo.
Lei è la mia ragazza, ed è sempre stata l'unica che conta.
Un giorno mi richiamerà, e tutto sarà come prima.
Nessuna sarà in grado di rimpiazzarla.

Esco dall'ospedale, e prendo un taxi per raggiungere il mio appartamento.
Tutto troppo strano, tutto troppo veloce è andato.
Non preoccupatevi però, tornerò.

A presto Seoul.

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T E A C H M E || JJKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora