Gli misi una mano sulla fronte e sentì che scottava! Aveva la febbre molto alta e in più il macchinario della flebo incominciò a suonare... Anche se non sono un medico avevo capito che se quell' aggeggio suonava, era dicerto un brutto segno...
Iniziai ad andare in panico e l'unica cosa che riuscivo a fare in quel momento era urlare per chiedere aiuto.
Dopo qualche minuto (a mio parere, eterno) arrivò un dottore e la sua assistente, che caricò Ali su una barella per portarla in terapia intensiva.
Rimasi in piedi, bloccato, era come se tutto attorno a me si fece sfuocato, i suoni diventarono ovattati. Riuscì a capire solo qualche parola da parte dei medici. Sentì qualche spezzone:"presto! Dobbiamo intubarla"; "ha bisogno di una trasfusione", servono 70ml di Eparine"
Mi risvegliai quando sentì una pacca sulla spalla, era l'infermiera:"hey tranquillo, starà bene vedrai". Solo in quel momento realizzai cosa stava succedendo.. volevo andare con lei ma subito mi bloccarno, e nonostante le mie grida mi riportarono nella mia stanza.
Tra mille pensieri e preoccupazioni finì con l'addormentarmi, e qualche ora dopo venni svegliato dalla stessa infermiera di prima che mi disse:" abbiamo portato la tua amica nella sua stanza, se vuoi più tardi puoi passare da lei, comunque non posso assicurarti che riuscirà a sentirti.. dorme profondamente a causa dell'anestesia e dei farmaci.."
Mi venne subito l'impulso di uscire da lì, ma preferì ascoltare il consiglio della donna.
Verso le 18:30 decisi di andare: non riuscivo più a stare lì dentro.. arrivai davanti alla sua stanza: la 356. Esitai un attimo e bussai. Sentì un debole "avanti" e così entrai. Vidi due persone dal viso sciupato sedute accanto al letto: i genitori di Ali mi guardarono con uno sguardo che non saprei davvero come descrivere.. era un misto di speranza, apatia, tristezza e stanchezza.. non sapevo cosa dire.. rimasi lì in piedi a fissarli.
?: lei è un dottore..? Io sono Maria, la madre di Alice, e lui è Riccardo, mio marito; ci dica.. come sta la nostra bambina..?"
Timidamente risposi: "..mi dispiace signora, purtroppo non sono un dottore, sono solo un'amico di sua figlia.. vede, ero con lei quando si è sentita male.."
Maria:"oh.. sei anche tu un paziente? Sono felice che sia già riuscita a socializzare con qualcuno.. di solito è una ragazza timida e chiusa.."
mi guardò con un mezzo sorriso forzato sul volto.
Abbassai lo sguardo.. non sapevo bene come comportarmi..
Guardai Alice solo per un istante.. era pallida e piena di tubicini.. non riuscivo a vederla in quello stato. Arrivò il dottore e mi rispedì in camera mia, dicendo che la ragazza doveva riposare. Salutai i genitori e di malavoglia me ne tornai nella mia stanza.
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Amore in ospedale
FanfictionQuando, a causa di un incidente, ti ritrovi in un ospedale.... Pensi che sia brutto, ma è proprio lì che Alice fará un incontro molto speciale..❤️