Show me the darkness

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Julianne


Il bagno delle ragazze puzza di profumi da donna mescolati e disperazione. Una perfetta combinazione che descrive la mia attuale situazione. Sono seduta a gambe incrociate sulla tazza del cesso e sto frugando nella borsa alla ricerca di delle caramelle alla cannella. Ho una fame del diavolo e il mio pranzo, che tra l'altro avevo già pagato, è spiaccicato sul pavimento della mensa insieme al mio orgoglio. Durante la mia ritirata da codarda vorrei essermi portata dietro il vassoio.

La porta cigola e qualcuno varca la soglia. I passi rimbombano sulle mattonelle e contro le pareti. Smetto di rovistare e trattengo il fiato.

"Julianne?" la vocina preoccupata di Chastity risuona per tutto il bagno. "Sei qui?".

Lascio cadere i piedi sul pavimento e apro la porta di plastica del cubicolo. "Sì".

I suoi occhioni grigi si rabbuiano. "Mi dispiace così tanto! Ho provato ad avvisarti, ma era troppo tardi. Quando ho saputo cosa voleva fare, eri già in mensa. Non mi considera abbastanza importante da condivide con me i suoi orrendi piani. Se lo avessi saputo prima..." sospira "Scusami".

"Non è colpa tua. Avrebbe fatto il suo annuncio pubblico in ogni caso. Se non oggi allora domani, sarebbe successo comunque" scrollo le spalle "Non fartene una colpa".

Si mordicchia un labbro con aria preoccupata ma annuisce. "Ti ho portato questa" infila la mano nella borsa e ne tira fuori una mela rossa e lucida "Scommetto che hai fame".

"Grazie" afferro la mela e la metto nello zaino. La fame nervosa è passata e ha fatto spazio alla preoccupazione. "Sai come ha fatto a scoprirlo? Dovrebbe essere un'informazione riservata".

"Non ne ho idea. Fino a due giorni fa sbatteva la testa contro il muro in cerca di qualcosa con cui farti del male. Non so proprio quando ha scoperto quella cosa".

Non mi sfugge affatto il modo con cui pronuncia quella e l'espressione curiosa che le adorna il viso. "Se non hai altro da dirmi, puoi andartene. Sono chiusa in questo schifo di bagno per evitare che la gente mi guardi in quel modo".

Si stringe le braccia al petto e distoglie lo sguardo "Scusa, è che..."

"Vorresti sapere" scuoto la testa "Le persone fanno davvero schifo. Giudicano ma voglio comunque saperne i dettagli. È patetico".

"Non ti sto giudicando" si difende.

"Invece sì. Dimmi cosa stai pensando, senza peli sulla lingua" la sprono.

Chastity si stringe nelle spalle e mi guarda dritto negli occhi. "Non me ne frega nulla di quello che hai passato. Non siamo amiche per la pelle o altro. Siamo socie in un piano di detronizzazione, niente di più. Non voglio nessuna spiegazione, voglio solo sapere se ci stai ancora con il nostro accordo".

Wow.

Non me lo aspettavo. Questa ragazza è una sorpresa continua. "Sì, ci sto".

"Ottimo, perché ora è il nostro turno di attaccare e noi saremo anche più cattive di Giselle" assicura.

"Non credo sia possibile".

"Lo sarà. Le faremo male e la guarderemo sanguinare, proprio come lei ha fatto con te".

Mi piace il suo sguardo determinato. "Va bene. Cosa proponi?" domando.

Chastity sguaina un sorrisetto perfido. "Per prima cosa scopriamo come ha saputo del tuo passato e poi noi indagheremo sul suo. Tutti hanno degli scheletri nell'armadio, credimi".

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