la mattina del giorno dopo

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Finalmente arrivò la mattina e Sago venne svegliato da un raggio di sole che gli si parò su gli occhi. Il primo pensiero di Sago andò subito a ripescare la lettera nel cassetto, e notò che nel cassetto vi era un altro foglio, più ingiallito del primo, ma con delle istruzioni particolari per far funzionare qualcosa; ma cosa?

"istruzioni per l'uso

Indossare un paio di guanti ignifughi ;

Tranquillizzare la mente prima di ogni allenamento; 

Prestare attenzione ad abiti e/o persone nei primi allenamenti; 

Trasferire la propria energia in una delle due mani;

 Stabilire con ampio preavviso l'allenamento previsto;

 Ricordarsi di non perdere il controllo e che questa è un'arte;

in caso di eccessiva tensione smettere di utilizzare la piromanzia per evitare crisi; 

per attingere alla fiamma: pensare a qualcosa di estremamente piacevole in modo tale da rilassare la mente.

Buona fortuna"

Sago era alquanto sbigottito da quell'istruzioni ed iniziò a pensare che magari quelle pagine e quei guanti non fossero indirizzati a lui, per un attimo iniziò a pensare che forse era il caso di non leggere l'altra pagina ma ormai la curiosità aveva preso il sopravvento della sua mente e decise di leggerla:

"Ciao... Ti chiedo scusa se me ne sono andato così di corsa l'ultima volta, ma ho delle pessime notizie: ho scoperto che sta per succede qualcosa a Mongiove, i piromanti di Versalt hanno intensione di raderla al suolo e rovesciare le sorti della terra degli Dei, dobbiamo fermarli, punto su di te per salvare la terra degli Dei. Scommetto che già hai trovato i guanti da piromanti che ho lasciato sotto il letto;ti ho anche allegato una pagina con scritto il corretto utilizzo della piromanzia, mi avevi detto che avresti voluto fare grandi cose nella vita... Bé, questa è la tua occasione!

Gregory Kova"

Mentre Sago leggeva quelle parole il suo cuore era in fibrillazione; il suo obiettivo era quello di raggiungere Versalt per saperne di più sulle sue capacita, ma adesso a chi deve credere? Sa solo che rimanendo a Busca non sarebbe stato in grado di far nulla, poi ogni secondo che restava a li si sentiva come in debito con quella società che da sempre lo ha disprezzato; ha necessita di cambiare aria, di farsi degli amici,nuovi amici! E se fosse vero quello che questo Kova ha scritto? Che poi di chi si tratta? Era lui quel leggendario piromante di cui gli aveva parlato Genhart? In ogni caso Sago non era a conoscenza di una terra chiamata Mongiove, ma è anche vero che il povero Sago non ha mai viaggiato in vita sua, ha passato i suoi 18 anni a Busca ad infrangere leggi ed infastidire anziani,intanto Sago si chinò e raccolse un paio di guanti che si trovavano per terra: erano dei guanti marroni che lasciavano scoperte le dita, sembravano molto resistenti e fatti di un materiale che sembrava molto piacevole al tatto. . Mentre la mente di Sago si affollava di domande al piano di sotto Genhart si stava allenando: flessioni, addominali, trazioni... non gli sono mai venuti così ostici, ogni tanto aveva in bocca il sapore di sangue , ma non si sarebbe mai fermato, perché il suo orgoglio era pesantemente colpito dalla sua stessa visione della notte prima. Sago si fece forza e decise di scendere al piano di sotto, e vedendo l'allenamento di Genhart, decise di sedersi in una delle sedie spostate ai margini della stanza per far largo all'allenamento. Genhart inizialmente non si accorse della presenza di Sago ma dopo qualche minuto di silenzio si voltò verso il ragazzo spaventandosi della presenza di quest'ultimo. "Ma sei matto? Vuoi farmi prendere un colpo?" "scusa... Posso allenarmi con te?""assolutamente no, come potresti mai pensare che una delle guardie armate di Busca possa mai allenarsi con un criminale?" "pensavo che tu non fossi influenzato dal fatto che io abbia questo potere" "io non ti disprezzo perche sei un piromante, io ti disprezzo perche hai infranto la legge più volte". D'un tratto calò il silenzio in quella casa; poi Sago prese parola e disse: "stavo pensando: e se decidessi di non coltivare il mio potere? Insomma, resterei una persona qualunque no?" "no,non se ne parla, tu andrai via dalla mia città" "perché?" "se te ne andrai ridurremmo il tasso di criminalità di circa il 50%, e considerando che il restante 50% di criminalità è rappresentato da Nigale, e penso proprio che non farà bravate per molto tempo" "quindi sono costretto ad andarmene?" Genhart annuì. Cadde nuovamente il silenzio su quella casa. Genhart ricominciò ad allenarsi incurante del fatto che Sago aveva in mano la lettera che gli era stata indirizzata da Kova. Sago prese nuovamente la parola e disse:"e Nigale?", Genhart sbuffò, poi disse:"Nigale continuerà la sua vita anche senza di te, chissà adesso come sarebbe in alto nella società se tu non ci fossi mai stato..." "ti sbagli! Tu sei troppo esagerato! Io non sono il male fatto a persona!". Nuovo silenzio, poi Genhart disse:"va via..." "non me ne andrò finche non saprò cosa accadrà a Nigale" disse Sago "se vuoi davvero saperlo... verrà imprigionato per i vari crimini che avete commesso insieme" "ma lui non centra nulla!" "lo so... ma qualcuno dovrà pur pagare". Sago si alzò di sobbalzo dalla sedie, tanto che la fece cadere poi disse:"io vado a salvare il mio amico" "non lo farai, pensaci bene, se lo lasci qui si farà al massimo 2 anni di galera, poi sarà a tutti gli effetti capace di essere reintegrato nella società",Sago ebbe un attimo di titubanza, poi disse:"non lascerò fare la galera al mio amico" e salì al piano di sopra per raccogliere,nuovamente, i suoi averi.





ragazzi, ho deciso di accettare il consiglio di un amico: d'ora in avanti capitoli più corti!


la fiamma che tutto cela e tutto rivelaWhere stories live. Discover now