CAPITOLO 3

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-Potresti salutarmi prima di andare- disse una voce dietro di me, capì subito di chi era quella voce, mi  volta immediatamente e mi liberai dalla presa.

-Mark, non te lo meriti- dissi con la voce che tremava, non mi sarei dovuta girare, avevo le lacrime agli occhi, non riuscì a guardarlo negli occhi.

- Non pensare più al passato, ricominciamo- quelle parole mi ferirono, dopo tutto questo tempo non mi voleva dare delle spiegazioni.

-Dopo tutto questo tempo, non pensi che mi devi una spiegazione?- dissi alzando un po' troppo il tono di voce e così tutti si girarono a guardarci.
Corsi via, troppe persone mi stavano guardando e non potevo sopportarlo, mi fermò Taylor.

-Ehi Suzy, cos'è successo?- disse preoccupata e nel frattempo mi fece cenno di andare in macchina.

-Tranquilla non è successo niente, non ti preoccupare- dissi cercando di essere tranquilla ma la voce mi tradì.

-Suzy so che ci conosciamo da pochissimo tempo quindi quando sarai pronta sappi che potrai raccontarmi tutto- disse triste, volevo fidarmi di lei ma ogni volta che mi fido troppo le persone non fanno altro che ferirmi.

-Grazie Taylor- dissi con un filo di voce e lo sguardo basso.
Nel frattempo mi accompagnò a casa, scesi dalla macchina, la salutai con un cenno di mano ed entrai a casa, corsi subito nella mia stanza e mi buttai sul letto. È stata una giornata devastante, avevo fantasticato su come poteva essere il primo giorno di università ma non ho mai pensato che potesse andare così male, spero andrà meglio... Mi addormentai poco dopo.

...

Pov. MARK

Dopo tanto tempo oggi ho rivisto il mio primo amore, è crescita tantissimo, è bellissima, sfortunatamente non mi ha ancora dimenticato, leggevo la tristezza nei suoi occhi, in tutti questi anni non ho fatto altro che divertirmi passando da ragazza in ragazza pensando che mi avesse dimenticato.
Dopo tutto questo tempo non provo più sentimenti per lei, vorrei esserle amico ma non mi ha ancora perdonato per essermene andato senza salutarla e senza alcuna spiegazione, ma ho promesso a suo padre che non le avrei raccontato niente per non farla soffrire.
Vorrei scriverle, vorrei dirle che mi dispiace ma non posso...

Vado a fare due passi per chiarirmi le idee, chiamai un amico e andammo in un pub visto che era già tardi per un semplice caffè.

-Ehi Mark!!- disse una voce alle mie spalle.

-Finalmente sei arrivato Justin!- dissi felice di vederlo, era il mio migliore amico da quando sono arrivato a New York.
Dopo aver fumato una sigaretta entrammo nel pub, era pieno di gente già tutti ubriachi alle dieci di sera, pensai tutta la serata a Susy, pensando a come abbia vissuto tutti questi anni, così iniziai a bere cercando di non pensare a niente ma non fu così, dopo mezz'ora dall'entrata nel pub ero già ubriaco ma continuai a bere.

-Ehi Mark adesso basta bere- disse Justin ridendo, ubriaco anche lui.

- Non sono ubriaco- dissi ridendo, mi misi in piedi per far vedere di essere lucido ma barcollai subito.

-Hai ragione, vieni qui che ti riempio il bicchiere!- disse chiamando la cameriera.

Dopo un po' decisi di chiamare un taxi per tornare a casa.
Non appena arrivai a casa, mi buttai sul letto, presi il cellulare e andai un po' sui social, dopo circa dieci minuti posai il cellulare visto che ero ancora ubriaco mi girava la testa, appena posai il cellulare, suonò, lo presi e vidi che c'era un messaggio, lo aprì e c'era scritto:

-Buonanotte amore ♡-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 04, 2018 ⏰

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