UNA MEZZA GIOIA (ARC III)

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<Ma bravi.>:Sghignazzò Yves colpendo ripetutamente il terreno con un piede:<Non pensavo che foste degli aspiranti suicidi.>
<Le tue provocazioni non ci scalfiscono.>:Ringhiò Florian.
<Ora potrai anche divertirti.>:Aggiunse Elise:<Ma ricorda, ride bene chi ride ultimo.>
I due giovani apprendisti si scagliarono sul signor Rolland, mettendolo in seria difficoltà.
La estrema imprevedibità presente negli attacchi di Elise riuscì a destabilizzare l'equilibrio di Yves, infatti Florian lo colpì alle gambe con una spazzata.
Il Signor Rolland cercò di mettersi in piedi con le braccia ma Florian ed Elise lo presero in pieno volto con un potente pugno.
<Ora si che può bastare!>:Esclamò Madame Therese.
<Congratulazioni!>:Commentai alzando le braccia:<Non è da tutti riuscire a colpire Yves!>
<Eccellente miei cari.>:Disse il signor Rolland accendendosi un sigaro:<Dovreste però pensare al vostro futuro mestiere.
La vedrei molto bene come hacker signorina Toussaint, le persone imprevibili sono eccelse in quel settore.
Quanto a lei signor Boyer, beh credo proprio che gli scontri diretti siano il tuo forte.>
<Ottima analisi Yves.>:Disse Madame Therese:<Parteciperai anche te alla nostra missione contro i militari corrotti.>
<Certamente mia cara Therese.>:Rispose ispirando quel prelibato tabacco trinciato:<Ho voglia di sfondare qualche cranio ariano.>
Terminata quella breve prova tornammo tutti a casa e durante il viaggio di ritorno mandai un messaggio a Morgane:
<Ciao scusa se ti disturbo a quest'ora.>
<Tranquillo ancora sono sveglia, come stai?>
<Abbastanza bene, tu?>
<Vale lo stesso per me, grazie.>
<Senti, ti andrebbe domani di uscire da qualche parte.>
<Va bene, vieni a prendermi alle otto di sera.>
<Ottima idea così mangiamo qualcosina fuori.>
<Perfetto, a domani.>
<A domani.>
La sera seguente indossai dei vestiti abbastanza eleganti e raggiunsi l'appartamento dei Talent Four, aspettando che Morgane uscisse di casa.
Dopo un paio di minuti intravidi quella bellissima ragazza vestita sempre con abiti succinti ed entrò in macchina baciandomi.
<Ehi.>:Disse mordendomi il collo:<Sono felice di uscire un'altra volta con te.>
<Lo stesso vale per me.>:Risposi facendole un grattino:<Finalmente un appuntamento normale.>
<Ma non solo per questo cazzo.>:Pensai nascondendo la mia tristezza:<Forse potrei lasciarci la pelle contro Christelle Ziegler e tutta la Schwarze Sonn.>
<Hai ragione caro.>:Disse porgendomi una mano sulla coscia:<Allora dove andiamo?>
<Pensavo ad un ristorantino vicino a casa tua.>:Le spiegai facendo retromarcia ed arginando i miei dubbi riguardo alla nostra inevitabile missione a Parigi:<Che ne pensi?>
<Ottima idea.>:Rispose sistemandosi i capelli:<Conosco un bel posticino, te guida, io ti dico quale strada prendere.>
Andammo allo Chalet Cascade, un ristorante con un ottimo rapporto qualità prezzo lungo il fiume, specializzato nei piatti a base di pesce.
Cenammo con immensa gioia ridendo e scherzando sul più e del meno, gustandoci nel mentre degli appetitosi frutti di mare.
Naturalmente le occhiaie dolci non mancavano, intervallate da qualche innocuo bacio.
Sono sicuro che i minuziosi dettagli della cena non interessino a nessuno, quindi passiamo al piatto forte, non so se ci intendiamo.
Finito di cenare la riaccompagnai.
<Grazie mille Alex.>:Mi disse facendo gli occhi dolci:<Era da molto tempo che non passavo una serata così piacevole.>
<Non ringraziarmi cara.>:Risposi sorridendo:<Sono stato benissimo anch'io.>
<Senti..>:Sospirò con un sorriso a trentasei denti:<Volevo chiederti una cosa.>
<Dimmi pure.>:Sbuffai sistemandomi il ciuffo:<Di cosa si tratta?>
<Diciamo che...>:Ansimò avvicinandosi con la bocca al mio orecchio sussurrandomi:<Ti andrebbe di prendere un caffè a casa mia.>
<Certamente cara.>:Risposi accarezzandola pensando allo stesso tempo alla palese allusione sessuale:<Purché sia bollente.>
Parcheggiai il più vicino possibile e la sollevai con le braccia entrando con lei a casa sua, baciandoci di continuo.
Entrati dentro non notai l'arredamento o il numero di stanze ma sinceramente sono inutili dettagli anche perché ero molto impegnato.
La buttai sul divano e le porsi una mano dentro i pantaloni.
<Dritto al sodo eh?>:Sghignazzò stringendomi il petto.
<Scusa.>:Riposi mordendole un labbro:<È più forte di me.>
<Tranquillo.>:Mi spiegò mettendosi sopra di me:<La cosa non mi dispiace affatto.>
<Oh si Alexander mio!>:Strillò una voce a noi familiare:<Voglio essere tua!>
Improvvisamente si accese la luce e davanti a noi erano presenti gli altri suoi tre coinquilini, nonché membri dei Talent Four.
<Potevate anche prendervi una stanza in qualche hotel.>:Commentò Benjamin:<Almeno potete urlare come dei disgraziati.>
<Ma anche no.>:Rispose Morgane:<Non sono mica una puttana.>
<Hai ragione cara.>:Borbottò Christopher:<Posso capire Alex, ma tu lo sapevi benissimo che eravamo ancora in casa.>
<Va bene.>:Sbuffò Morgane:<Non succederà più.>
<Beh in tal caso torno a casa.>:Dissi mostrando un certo imbarazzo.
<Ok tesoro.>:Sospirò Morgane baciandomi:<Sarà per un'altra volta.>
Prima di varcare l'uscita Dahlia mi lanciò un preservativo spiegandomi:<Questo lo avevi perso dentro il divano.>

IL DONO DEGLI ANGELI (Incompleto)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora