felicemente triste

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Amiamo da morire il dolore e lo cerchiamo
ci fa sentire vivi, a volte anche più del piacere.



La punta dell'ago che si conficca nel pollice
il sangue che scorre,
caldo, rosso, vivo.
Lacrime che scorrono sul viso
attraversano la faccia mischiandosi alla saliva
quella che sputi dopo un cazzotto nello stomaco
quello che ti sveglia
che ti fa capire che non puoi avere sempre ragione.


Le farfalle che abbandonano lo stomaco
andando via ti sussurrano che nessuno è più importante di te
tu, tu che sei lì in quell'angolo triste e solo
domani sarai felice di parlare anche con il tuo peggior nemico
che poi non è così male
non dovresti avere nemici
o forse si,
in fondo l'odio
è solo un ti amo al contrario

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