Capitolo 1: Una giornata "normale"

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"Ero in un campo di piccoli fiori viola e fucsia che ondeggiavano appena. Me ne stavo sdraiata a guardare il cielo limpido e azzurro.
D'improvviso sentì dei passi alle mie spalle. Mi misi seduta e mi voltai: il campo in cui mi trovavo, era sparito e, al suo posto, c'era una landa desolata con solo qualche albero contorto e un fiume di sangue che scorreva non molto lontano da me.
Mi alzai e il mio cuore cominciò a battere forte e il respiro si fece irregolare. Dopo un po', caddero dei corpi dal cielo, ormai di un rosso scarlatto;indietreggiai guardando sempre in alto,finché delle braccia robuste ma allo stesso tempo delicate,mi avvolgere i fianchi. Mi voltai di scatto e vidi un..."

<<Signorina...signorina si svegli.>>
Una voce mi stava portando via dal mondo dei sogni. Una luce improvvisa colpì la stanza.
Feci una piccola smorfia e mi portai la mano sul viso...Era ormai giorno ma ero stata strappata dal mio mondo.
Dissi buongiorno alla governante e le chiesi di uscire...Dopo che la porta si era chiusa,come ogni mattina scoppiavo in un pianto silenzioso...Le mie lacrime inondavano il cuscino...Non sapevo il motivo di questa cosa,fatto sta che lo facevo ogni mattina anche contro la mia volontà. Non l'avevo mai detto a nessuno,neanche a mia madre...Solo Margharet, la domestica,lo sapeva e l' ho pregata più e più volte di non dirlo a nessuno. Lei mi capì e quindi mantenne il segreto. Finito di piangere,mi alzai dal letto e mi guardai intorno: la mia stanza era decorata con tanti disegni e quadri fatti da me;la mia scrivania invece era sempre piena di enciclopedie e fogli vari dove io tentavo di scrivere un libro o più.
Ne avevo iniziati 3 ma solo 1 mi stava riuscendo...raggiunsi il bagno e mi preparai: sarebbe stato il giorno in cui sarei andata a vedere il convento...
Cioè la mia nuova casa...Dove sarei stata confinata come una prigioniera per sempre,senza neanche la possibilità di tornare indietro...Non è giusto! Non l'ho chiesto io di nascere terza!
Uscì dalla porta della mia camera a malincuore e subito un odore di Tè verde,panini al burro e di caffè che mi riempiono i polmoni.
Scesi di sotto:mia madre parlava con mio fratello maggiore Oliver mentre sorseggiava di tanto in tanto il suo latte,mio padre leggeva il giornale che gli copriva tutto il volto e i miei fratelli minori,Cristian,Filippe e Jacob parlavano delle ragazze che avevano conosciuto la sera prima,alla festa da ballo dei Treeland.
Appena mi videro mi salutarono tutti con un Buongiorno caloroso,tranne mio padre che si limitava ad un cenno della mano per poi continuare la sua lettura.
Mi sedetti vicino a Jacob ed incominciai a sorseggiare il mio delizioso Tè aromatizzato ai lamponi.
Fu il ragazzo seduto accanto a me a rompere il silenzio:

<<Iris, oggi sei silenziosa>>mi disse con tono preoccupato ma molto affettivo. Gli presi la mano e gliela strinsi come per rassicurarlo; poi parlai:

<<Stai tranquillo,sto bene.>>sorrisi falsamente: non andava affatto bene!

Gli altri miei fratelli mi guardavano in modo strano: come se mi avessero letto nella mente...

<<Iris,oggi andrai a visitare il monastero dove vivrai...Ti prego di essere discreta.>>disse mio padre a mo' di ordine.

<<Io sarò discreta padre, ma saranno gli altri ad alterare il mio comportamento. >>risposi fermamente.

<<Iris! Una gentil donna non parla in questo modo! Tanto meno se sta per diventare una serva di Nostro Signore!>>esclamò mia madre sconvolta.

<<Ma io non ho ancora preso i voti quindi posso fare quello che voglio.>>risposi con tranquillità continuando a mangiare.

<< Iris Emily May, come puoi dire questo !>>
Disse mia madre con voce squillante alzandosi dalla sedia e guardandomi con uno sguardo di rimprovero.

<<Madre,non vi agitate>> disse Jacob aiutandola a risedersi: mia madre si fingeva malata solo per farsi adorare da suo marito e dal suo figlio prediletto; avevo tentato più volte di far capire a Jacob che mia madre era falsa,ma lui non mi ascoltava! Solo Oliver, Filippe e Cristian se ne erano accorti apparte me...Mio padre invece si mostrava indifferente a tutto,come se gli importassero solo il giornale,le scommesse e i suoi amici con cui andava sempre a fumare in qualche sala per gentil uomini a parlare di politica.
Mentre stavo rimuginando nella mia mente, Jacob parlò:

<< Vogliate scusarmi,ma io e Iris dovremmo parlare in privato.>>
Sollevai di istinto il mio sguardo,per poi mi alzai per seguire mio fratello che si stava avviando verso il salotto. Chiuse la porta dietro di noi e poi proferí:

<<Iris perché ti comporti così con nostra madre?>>non aspettai un secondo di più e risposi:

<<Jacob è solo una falsa! Si finge malata per ingraziarsi voi! Ma perché non ci vuoi arrivare?>>alzai leggermente il tono di voce per sottolineare la ultime parole.

Poi qualcuno bussò alla porta della sala e mio fratello disse di entrare.

<<Scusate se vi interrompo signori, ma l amica della signorina Iris è venuta a prenderla per andare al convento.>> disse Margharet con voce leggermente tremante.
Diedi un occhiata alla orologio pendolo che si trovava alla mia sinistra...Era tardissimo!

<<Arrivo subito.>>dissi
La domestica annuì e chiuse la porta.
Raccolsi tutte le mie forze e parlai:

<<Ricordati queste parole: se non mi rivedrai più è sua la colpa.>> lo guardai negli occhi e uscì dalla stanza infuriata.
Salutai i miei fratelli con bacio sulla guancia e mi diresti verso la porta d ingresso.
Appena l' aprí, vidi una ragazza alta 1,60 m come me con dei bellissimi capelli biondi raccolti in un solido tuppo con una farfalla di pietre azzurrine che reggeva il tutto. Aveva degli occhi di un verde intenso,potevi nuotarci dentro e delle guance leggermente rosee. Portava un vestito lungo simile al mio solo con colori diversi: io sempre sobria,lei vivace e con una grande voglia di vivere... Grace non cambierà mai!
Mi guardò per un po' e poi ci abracciammo. Successivamente ci staccammo e poi parlò:

<<Grazie a Dio pensavo ti fossi dimenticata di me!>>disse scherzando.

<<Che sciocca che sei!>> risi.

<<Non ridere!>> fece il broncio e poi scoppiò anche lei a ridere.

<<Sei pronta Iris?>>

<<Vuoi la verità: NO.>>dissi annoiata.

<<Vieni dentro alla carrozza: ne parliamo lì.>>disse lei prendendo a braccetto per poi avviarci verso il veicolo...Mi fermai di colpo...sentivo qualcosa di diverso nel vento di quel giorno...qualcosa di minaccioso...Mi guardai un po ' intorno confusa e avvolta in un vortice di pensieri finché...

<<Iris,muoviti! Non voglio mettere radici!>>disse scherzando.

<<A-arrivo.>>
Mi voltai verso di lei e la raggiunsi...
Cos' era quella strana sensazione...?

Ciao a tutte/tutti!
Ecco il primo capitolo...Spero vi piaccia e cercherò di far uscire anche il secondo, se vuoi lasciare un commento o una stellina se hai gradito!
Ciauuuu amorini♡♡♡

Viso da angelo...Cuore di demone...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora