Capitolo 4: Tu sei mia!

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<<Buttati>>mi incoraggiò Lucifero.
Non feci un passo...Lui sapeva che avevo paura delle altezze.
<<Vuoi che tu accompagni?>>chiese malizioso. Chiusi gli occhi e scossi la testa,poi il silenzio...
Il principe dei demoni si aggrappò a me e saltammo giù.
Quando mi accorsi di quello che stava succedendo,strozzai le grida in gola e mi strinsi forte a Lucifero.
Vidi il suo sguardo sorpreso però anche leggermente preoccupato:i miei respiri erano irregolari,la testa mi girava e facevo fatica a non urlare. <<Perché? Perché mi fa quest effetto...Io non devo...Io non voglio...ricordare quello che è successo...No non lo voglio.>>pensai.
Incominciavo ad ansimare ed emettevo piccoli gridolini poco percettibili. Lucifero a quel punto spalancò le ali e,per farmi calmare,planò,facendosi trasportare dalle correnti che si scontravano.
Infine mi sussurrò all'orecchio:
<<Non devi temere niente finché sei con me...dopotutto,non posso mica permettermi che il mio gioco preferito venga rovinato.>>
Odiavo quel soprannome: giocattolo...Come se fossi un oggetto,una cosa che prendi e poi butti il giorno dopo!
Intanto,eravamo atterati ed io non mi ero ancora staccata dal Principe dei demoni.
<<Ora puoi scendere,se vuoi. Nessuno ti obbliga.>>sorrise malizioso guardandomi la parte di collo scoperta. Arrossì vistosamente e cercai di nasconderlo,ma non sapevo controllare la mie emozioni.
Mi decisi a scendere,ma qualcosa mi bloccò: eravamo un grande masso e sotto di noi,c'erano dei morti viventi con tutte le ossa e le interiora esposte e la loro pelle era marcia e andava a pezzi. Allungavano le loro mani verso di noi chiedevano pietà.
Appena li vidi,un conato di vomito mi salì in gola; vedemmo scendere anche gli altri. Quando anche Grace notò quello spettacolo si aggrappò di più al fratello di Lucifero è cercò di non guardare.
<<Finalmente a casa!>>disse un generale.

<<Puoi dirlo forte! Mi mancava quest odore: quello del mondo degli umani è troppo puro! Mi veniva la nausea!>>

<<Bhe,almeno noi diamo una ripulita alle nostre abitazioni!>>mi intromisi io. Tutti mi guardarono con sguardo interrogativo.
<<Umana,questo è per noi tenere la nostra abitazione pulita.>> disse un altro generale. Nel frattempo che parlavamo, dei demoni avevano preso una barca dalla riva opposta e stavano aspettando noi. Io la raggiunsi subito facendomi attenzione a non cadere. Le rocce era molto scivolose per via del sangue che vi si trovava.<<Cazzo!>>imprecai mentalmente.
Appena la raggiunsi,mi ci misi sopra seguita da Grace,che arrivò dopo accompagnata dal suo "baldo cavaliere".
Appena fummo saliti,la barca partì.
Passammo in mezzo a tutta quella gente che implorava pietà e che alcune volte cercava di salire sul veicolo.
Finito il viaggio,arrivammo sull'altra sponda e si vedeva un'enorme porta:colui che era raffigurato,era un diavolo che uccideva un angelo.<<Mi chiedo se nel paradiso è il contrario.>>pensai sarcastica,giusto per non farmi salire l'ansia ancora di più.
Il portone si aprì,quando Lucifero aveva bussato tre volte con diverse ripetizioni.
Entrammo e vidi corridoi,gallerie e sale di enormi dimensioni.
Stavamo attraversando una stanza quando...

<<Fratellone!>>disse una voce che si stava avvicinando rapidamente. Mi voltai e vidi:

 Mi voltai e vidi:

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