capitolo 1

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Stavo affrontando vari Villain quando improvvisamente persi conoscenza. Mi risvegliai svariate ore dopo in un ospedale. I miei genitori erano davanti ai miei occhi che mi fissavano increduli. Avevo riportato delle ferite così gravi?
-perché cavolo state lì impalati a fissarmi!? Che... che cazzo mi è successo!?-
Provai a mettermi seduto sui gomiti inutilmente, ero bloccato da delle flebo. Quando mi guardai le braccia alle quali erano attaccati molteplici aghi, le vidi più magre del solito, quasi senza alcuna traccia dei miei bellissimi muscoli.
-Ma che cazz...- guardai prima i miei genitori, che parevano esser diventati sordi e poi di nuovo le mie braccia.
-Oi! Voi due! Mi volete dire che diavolo mi è successo!?- dissi esasperato e soprattutto preoccupato per il loro silenzio.
-t-tu...- iniziò quella strega di mia madre -tu... sei... sei una ragazza...- quasi svenni a quell'affermazione.
-EH!? MA DI CHE CAZZO STAI PARLADO!? NON È POSSIBILE CHE IO SIA DIVENTATA UNA FOTTUTA RAGAZZA!-
-smettila di urlare Katsuki- disse mio padre, sempre gentile. Troppo per i miei gusti.
-s-sei una ragazza- disse mia madre -sei una ragazza anche carina...-
-Ma la piantate di prendermi per il culo!? Non posso essere diventato una ragazza da un giorno ad un altro...- riflettei un attimo sulle mie parole e poi sui fatti accaduti poche ore prima. Anche se offuscati i ricordi riaffiorarono alla mia mente.
-no... n-non è possibile... n-non-non può essere... è-è tutta colpa di quel Villain...- dissi con quasi le lacrime agli occhi. Il mio bellissimo corpo maschile e marmoreo da far invidia ad un Dio greco, andato. Il mio viso perfetto che manco un attore Hollywoodiano, andato. Anche 'lui' se ne era andato, soprattutto 'lui'... mi mancava più di tutto il resto... e ora la mia mano come si sarebbe divertita senza di 'lui'!?

(Vi prego ditemi che avete capito di chi sto parlando)

-tesoro...- mi guardò mia madre -o-ora che s-sei una ragazza, e mi dispiace ammetterlo ma da quel che dicono i medici solo il possessore del quirk può farti tornare alla normalità. D-dovrai abituartici... quindi... io e papà avevamo pensato che appena ti dometteranno p-potremmo andare a comprare qualche vestito assieme...-
Quelle parole mi distrussero dentro. Mi crollò il mondo addosso.
Annuii leggermente.
-o-ora lasciatemi da solo...-
I due uscirono lasciandomi solo in quella stanza bianca.
"Voglio conoscere il mio nuovo corpo"
"No tu vuoi vedere se sei gnocco anche da ragazza e se hai le tette grosse..."
"Ma che cazzo dici merda astratta!?"
"la verità deficiente. Io sono te... e rappresento i tuoi desideri, purtroppo per me molto spesso sono perversi"
"Tsk. Taci merda"
Dopo la breve conversazione con la mia coscienza mi addormentai per la seconda volta. Tanto avrei dovuto aspettare lo stesso a causa degli stupidi aghi che avevo in entrambe le braccia.
-skiptime- la mattina dopo
Mi dimisero dall'ospedale il giorno dopo. Mia madre mi aveva portato della merda che si metteva lei per uscire di casa, quelli non si potevano definire vestiti. Io e mia madre andammo in un negozio a caso per donne. Lo aveva consigliato lei, e io la avevo seguita dato che non mi intendevo per niente di tutte 'ste cose qua.
"Tezenis" lessi l'insegna. Non mi rassicurava per niente.
-dai Katsuki! Vieni, che dobbiamo comprarti minimo 3 reggiseni... e poi le mutande... oddio... ne dovrò comprare... il minimo indispensabile, quindi 10...-
"Questa è tutta svalvolata di mutande ce ne bastano 2 paia alla settimana, e sono anche troppe"
"Già... però ora che siamo femmine dovremmo cambiarle più spesso... credo"
-sicura ne servano così tante?- la strega mi fulminò con lo sguardo.
-certo deficente... ne devi cambiare una al giorno se non di più quando viene il ciclo, o quando sei ormonata visto che sei 15enne- la guardai perplesso.
-ormonata? Che intendi?- si avvicinò al mio orecchio
-quando sei eccitata, come se avessi un erezione da maschio...-
Io arrossii peggio di un pomodoro.
-ma che dici!? Io... pft... ma fammi il piacere- ridacchiai nervosamente per uscire dalla situazione imbarazzante che quella strega aveva creato.
-si certo... comunque dopo l'intimo andiamo da Terranova e ti rifacciamo il guardaroba. E il mio stipendio va a puttane ma dettagli...-
-mamma...- la guardai dispiaciuto -davvero non serve...-
Mi sorrise, è una brava mamma dopotutto.
-tranquilla è tutto a posto- sospirai ed entrammo nel negozio.
Grazie al cielo c'era poca gente. Prendemmo ciò che mamma mi aveva detto. Le mutande erano tutte colorate... che schifo. Le ragazze hanno gusti orribili, come poteva piacer loro tutto quel rosa e quei fiorellini... mi veniva il volta stomaco. Dopo aver finito in quel posto che mi metteva i brividi, andammo in un vero negozio di vestiti. Per mia fortuna avevano anche cose nere, militari o sui toni del grigio scuro. Prendemmo solo qualche maglietta, purtroppo molto aderenti. Due paia di jeans, uno nero ed uno militare; perché mi rifiutai di comprare dei leggins. E tre felpe extra-large, era una bellissima sensazione sprofondare nella stoffa larga e calda.
Quando tornammo a casa misi tutta la roba nuova sulla mia adorata sedia, accanto all'armadio e mi buttai sul letto per rinfrescarmi le idee.
Solo in quel momento mi venne in mente il problema peggiore di tutti. La scuola. Come avrei fatto a sopravvivere in quella classe di roncoglioniti come ragazza!? Soprattutto contando quel tappetto che è un pervertito. Mi alzai dal letto svogliatamente ed andai in bagno. Entrando sentii il mio solito profumo, che adesso sarebbe cambiato. La stanza non era particolarmente ampia, le pareti erano di un colore tendente al giallo e aveva il minimo indispensabile. Mi misi davanti al lavandino e mi specchiai. Il mio viso era più tondeggiante e sfinato, la pelle era più morbida, soprattutto quella delle mani. Non erano più callose come al mio solito, anzi erano lisce e delicate.
Il mio corpo era notevolmente snello e formoso, ero ben piazzata. Mi guardai meglio, i capelli erano rimasti gli stessi, stranamente non erano cresciuti di un millimetro, e le sopracciglia si erano sfinate alla fine. Le ciglia erano molto più lunghe, e le spalle erano più piccole. Passai il mio sguardo sul petto, arrossendo. Mia madre mi aveva detto che portavo una terza larga. Non sapevo cosa significasse di preciso. Sapevo solo che mi era venuta una voglia matta di palparle.
"Dai amico... che c'è di male!? Tanto sono tue..."
"Ma cazzo è comunque imbarazzante..."
"Shh dettagli!"
Avvicinai le mie mani tremanti al seno che avevo davanti e le poggiai sopra sentendo diversi brividi attraversarmi il corpo. Non le mossi da lì, rimasi fermo guardandomi allo specchio. Da questa trans mi svegliò la voce di mia madre, che mi chiamava per il pranzo. Tolsi le mani dal mio petto più rosso di un peperone e scesi al piano di sotto.

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SPAZIO ME
Allor il nostro Bakugou è un vanitoso senza eguali. E il nostro ragazzo ciclato adesso è diventato una ragazza ciclata. Mi sto divertendo troppo a scriverla. Voi ve la immaginate una Bakugou a scontrarsi con quel pervertito di Mineta? Io sì.
Quindi se vi è piaciuta questa storia fatemelo sapere mettendo una stellina e commentando.
E ditemi anche secondo voi con chi starebbe bene la nostra ragazza esplosiva.
Alla prossima 😘 (presto speriamo)

Bakugou Katsuki [da uomo a donna] COMPLETATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora