Capitolo 6

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Madison's pov
Sono arrivata alla conclusione che con Adam provo sensazioni che con altri non provo per il semplice fatto che con lui mi sono fidata fin da subito come se fosse già scontato che lui fosse mio amico. Devo fargli capire e mettere in chiaro che tra noi non ci sarà mai niente, che le visite improvvise, devono finire, che non ci saranno più baci sulla fronte, soccorsi per quando sono ubriaca oppure abbracci. Per la prima volta mi sono lasciata andare ma la situazione sta sfiorando il ridicolo. Non mi è permesso provare sentimenti per altri, rischio già con mio padre ed Alexis, e piano piano dovrò allontanarmi anche da loro. Succede questo quando sei una bomba ad orologeria, prima o poi si scoppia, e voglio limitare le vittime, voglio bene ad entrambi e non voglio che vengano travolti dallo tsunami Madison. Voglio partire, lasciarmi alle spalle,anche se per poco, l'America. Faccio i bagagli in fretta e furia, chiamo un taxi e quando questo arriva chiudo casa e scendo. All'uomo barbuto, che dall’accento non sembra del posto, sembra messicano, ordino di portarmi all’aeroporto internazionale. Una volta arrivata a destinazione, appena si libera un banco parlo con un'addetta e prenoto un biglietto per l’Italia. Ci sono già stata una volta, per otto mesi per uno scambio scolastico e con la lingua me la cavo. Dopo aver fatto il check-in e tutti i controlli da fare mando un messaggio a mio padre avvisandolo della mia partenza improvvisa, per fortuna non è mai stato un tipo troppo ossessivo e asfissiante, mi conosce e sa che se faccio una cosa, non è per ferire ma perchè ne ho realmente bisogno.
Adam’s pov
Stamattina mi devo recare in facoltà per il corso d'economia e quello di psicologia, prima decido di passare da Madison, ormai casa sua è una fermata obbligatoria, e in fondo mi piace stare in sua compagnia. Ti piace la sua compagnia? Smettila che sei cotto di lei! Ecco la mia coscienza che interviene, zitta non sai nulla
Non so nulla? Bello io sono te, riesco a sentire le tue sensazioni, i tuoi sentimenti solo che non li vuoi ammettere e riconoscere si okay, ciao. Sto definitivamente diventando pazzo, un folle. Quando ieri me ne sono andato, avrei voluto stare insieme a lei per il resto della serata, ma sono stato obbligato. Fermo la macchina di fronte al suo palazzo, scendo e trovo il portone aperto, come sempre, salgo le scale e arrivato alla sua porta, busso e suono senza ricevere nessuna risposta. Improvvisamente la porta di fronte si apre e ne esce una signora sui sessant'anni. “Giovanotto cerchi Madison?
“In realtà si, sa dirmi se è uscita?”
Oh si, è uscita mezz'oretta fa, era tutta frettolosa e aveva una valigia, penso sia partita” dopo aver ringraziato la signora, salgo in macchina, un po' mi è dispiaciuto che non mi abbia avvisato magari è stata una partenza improvvisa. Ma che dico? Dispiacere a me, non me ne frega un cazzo, fatti suoi. Arrivato alla UCLA mi reco nell'aula di psicologia e vedo la sua amica, Alexis penso si chiami, venire verso di me. “Ciao, scusami ma per caso sai qualcosa di Madison? È da ieri che non la sento, non risponde al telefono, sono preoccupata
“Stamattina sono andata al suo appartamento, la signora di fronte mi ha detto che prima che arrivassi l'ha vista con una valigia e stava partendo di tutta fretta, di più non so dirti” mi ringrazia e si siede accanto a me, passiamo la lezione a ridere e scherzare è simpatica, carina e soprattutto non è scorbutica, fredda o non ha un passato troppo difficile, Madison sarebbe la ragazza perfetta ma io non riuscirei a occuparmi di lei, merita di più e quel più non sono io, ho cercato di convincermi del contrario ma stavo solo fantasticando. A fine lezione mi reco dall'professor Morrison, e lo avviso riguardo a Madison, mi informa che la signorina Gomez è rimasta anche lei da sola e che posso stare in coppia con lei, dopo averlo salutato usci dall'aula, e trovai Alexis
“Alexis, chi è la ragazza che fa di cognome Gomez?”
Sono io” BINGO!
Stai sbagliando mi ricorda la mia coscienza, ma la zittisco
“Allora sappi che siamo in coppia per il progetto” dopo esserci scambiati i numeri di telefono, ed esserci dati appuntamento per il progetto, ci salutiamo. Passo per l'aula di economia, ma vengo informati che la lezione è sospesa perché il professore ha manifestato un malore, soddisfatto della giornata torno a casa. Quando sono sul divano, mi arriva un messaggio, lo apro magari è Madison, e invece leggo:
Smettila di fare il coglione,
ricordati il tuo vero obbiettivo.
Dopo aver risposto salgo in camera mia e mi addormento, pensando ancora a lei.
Anonimo's pov
Vedo Madison entrare nell’aeroporto. Non ti preoccupare piccola Mad, prima o poi ci ritroveremo.
Madison's pov
Nonostante avessi acquistato il biglietto, e fatto tutti i controlli, poco prima dell'imbarcazione una signora mi ha chiesto di venderle il biglietto, il figlio è in Italia e si è sentito male e sull'aereo non c'erano più posti. Ho un cuore di pietra però so come ci si sente, così le cedetti e vendetti il biglietto. Tuttavia potevo ancora sfruttare la situazione. Richiamai un altro taxi, e ora mi sto facendo portare di nuovo al mio palazzo, dopo aver pagato il taxista, salì le scale e la signora Morticia, che abita all'appartamento di fronte a me, mi informa che stamattina è venuto un ragazzo che mi cercava, dopo la sua descrizione, “alto, muscoloso e tatuato era proprio un bel giovanotto!” capì che era Adam. La salutai e le chiesi il favore che se qualcuno mi avesse cercato a meno che non fosse mio padre, di riferirgli che io non ero ancora tornata. Entrai nella mia abitazione e accesi il telefono, lasciai un messaggio a mio padre dicendogli del mio cambio di programma, e guardai gli altri due messaggi, il primo è di Ethan, un vecchio amico che mi manda una foto con in allegato un messaggio che cita attenta alle persone che ti circondano la foto ritrae Adam e Alexis che ridono a braccetto. Me l’aspettavo da un Adam, ma non da Alexis. Alla fine dei conti mi hanno facilitato il lavoro.
Tranquillo Ethan sono più
furba di loro e lo sai.
Dovremmo incontrarci
e onorare i vecchi tempi.
La riposta non tarda ad arrivare
Sarà il ritorno della
nostra dolce Mad?
Gli rispondo con un semplice ‘chi lo sa?’ e leggo l'altro messaggio è di Alexis
Mad, mi ha detto Adam
che sei partita? Dove sei?
Spero tutto a posto, quando
torni? Fammi sapere, ti
voglio bene
Le rispondo
Sono lontana dall'
America, ne ho
realmente bisogno
non so quando
tornerò. Diffida dalle
informazioni di
Adam visto che non sa.
Lo so che Alexis non l'ha fatto con malizia, o che non mi voleva pugnalare alle spalle, e poi io non provo nulla per Adam, non siamo fidanzati, ma devo cogliere l'occasione, non posso mandarla all'aria, lo faccio per lei.

Spazio autrice
Che ne pensate? Adam e Alexis? Preferite Madison? Ma chi è l'anonimo soprattutto. Fatemi sapere ciò che le vostre menti elaborano nei commenti e se vi va lasciate qualche 🌟🌟🌟. Alla prossima settimana, all the love
//R

Don't fuck with my love||Rachy233Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora