Reach out for my hand
...Prologo...
Hermione Granger si rigirò sullo scomodo materasso pieno di gobbe, impossibilitata a prendere sonno, strozzata dai pensieri, incapace di offrire conforto a Ginevra. Sdraiata sul letto accanto al suo, l'amica singhiozzava ormai da minuti interminabili, irritata, ferita e stanca. All'improvviso, la udì alzarsi di scatto, asserendo di avere bisogno di Harry. Se ne andò, lasciandola sola e lei per un istante fu quasi grata ai fondatori di Hogwarts. Avvolta nella semi oscurità della notte, la Mente del trio non ebbe però il tempo di sospirare per il sollievo, perché la porta si aprì di nuovo e nel sottile cono di luce regalato dalla luna, Ronald Weasley fece la sua apparizione. Le rivolse una tacita richiesta e lei, battendo la mano sul ruvido lenzuolo, acconsentì, sentendosi quasi in trappola e, al contempo, egoista e sporca.
Smarrita di fronte alla propria impotenza, avvertì la necessità di aggrapparsi all'unica scintilla che le illuminava il cuore: il bacio con Ron era la sua sola incerta sicurezza, in quel mondo post guerra, affogato nel dolore, nella morte e in una alonata felicità, chiazzata di rosso sangue e nero morte. Fu strano condividere il letto con lui, piacevole intrecciare le dita con le sue, ed ebbe la prepotente impressione che Ron, in quel gesto, fosse alla ricerca di un conforto che forse la sua pelle calda era in grado di regalargli. Hermione non pronunciò una singola sillaba, si nascose dietro al silenzio, in attesa che fosse lui a parlare. Non si sorprese però che il ragazzo non dicesse una sola parola. Se non fosse stato per i loro respiri e gli scricchiolii del legno, di cui la struttura del letto era fatta, che rimbombavano nella camera, niente avrebbe spezzato l'assenza assordante di rumore.
Le luci dell'alba segnarono il momento del distacco da Ron. Lui sciolse con calma l'intreccio fra le loro dita che tremavano, le sussurrò un ringraziamento e se ne andò, lasciandola sola e immersa in un vortice confuso di pensieri.
Hermione si alzò, scostò le tendine usurate, e constatò, suo malgrado, che fosse un giorno come un altro. Il sole, nascosto da una spessa coltre scura di nuvole, si divertiva a prendersi gioco di tutti loro. Celandosi per poi uscire allo scoperto come se stesse giocando a nascondino, regalava sporadici, dolci raggi tiepidi che in qualche modo parevano tentare di scaldare il cuore di coloro che avevano pernottato alla Tana quella notte.
Il giorno del funerale di Fred era arrivato e quella macchia scura, in un tempo che scorreva su di un tela nera, a Hermione sembrò quasi surreale. Incontrando George era riuscita a cullarsi nella vana speranza che lui fosse l'altro fratello, il ragazzo che non avrebbe mai più rivisto, ma dopo l'addio non avrebbe più potuto farlo. Sorrise amaramente, ricordando quante volte lo avesse sgridato durante il loro ultimo anno a Hogwarts, sotto il dominio della Umbridge, mentre i gemelli tentavano di concludere i loro esperimenti per poter lanciare il negozio, la stessa attività che ora George mandava avanti da solo.
Si osservò nello specchio e l'immagine che esso le restituì non le piacque. Non poteva essere triste, lo doveva non solo alla memoria di Fred ma anche a Ginny, Ron e l'intera famiglia Weasley che l'aveva accolta come una figlia. Doveva essere forte e offrire loro una spalla su cui piangere.
Aggiustò la camicia nera che aveva deciso di indossare, seguendo le abitudini babbane, ma non mancò di adornare i capelli con un cerchietto colorato, come a spezzare il grigiore e l'oscurità che sembravano albergare e aver preso possesso di casa Weasley. Fred non ne sarebbe stato felice: lui sapeva a cosa stava andando incontro, lui credeva nella causa per cui aveva perso la vita. Non sarebbe stato giusto riempire il giorno del suo estremo saluto con le lacrime, lui non sarebbe stato d'accordo e, forse, se avesse potuto, avrebbe architettato qualche scherzo pur di cancellare le espressioni tristi e inconsolabili che Hermione vedeva dipinte sui volti di tutti.
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Reach out for my hand
FanfictionDramione che non tiene conto di TCC nè del 19 anni dopo. Grazie a Nemain per la copertina. #disclaimer... i personaggi e il mondo di HP appartiene a JKR.