La comparsa di Caleb

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Sono passati tre mesi dopo la confessione di Josh. Il nostro rapporto è diventato più forte e ora sto tentando di studiare in biblioteca ma un ragazzo alto, ben posato, occhi marroni chiaro e capelli castani mi domanda <Scusa, sono arrivato oggi dal college dello Yale e non so dove si trova la presidenza mi sai dire dove si trova?> chiede con voce profonda <Ehm si, si certo ti porto io> dico ancora impalata a guardarlo <Grazie> mentre ci dirigiamo in presidenza iniziamo a parlare <È il tuo primo anno al college?> chiedo con sguardo basso <Si, tu?>
<Si. Come mai dallo Yale sei venuto qui ?>
<All'inizio dovevo venire qui ma per motivi personali avevo deciso di andare allo Yale però poi mi sono ricreduto e mi sono detto che non importa quanti problemi si hanno, l'importante e realizzare i propri sogni> a queste parole ci rimango di sasso. Quale ragazzo avrebbe mai fatto questo "discorso"? Comincio a parlare ma sono costretta a fermarmi perché siamo arrivati davanti alla presidenza <Eccoci qui> dico girandomi verso di lui <È stato un piacere conoscerti> dice sorridendo <Anche per me> dico infine <Comunque mi chiamo Caleb> sbianco a quel nome. E se fosse il fratello di Josh? Nah... non penso che sarebbe venuto qui <Emily> dopo esserci presentati lui entra in presidenza mentre io torno nel mio appartamento ma decido di non dire nulla a Josh di Caleb.

Dopo che ho accompagnato Caleb in segreteria, sono andata al dormitorio e trovo Josh parecchio arrabbiato e nervoso. E se ci avrebbe visti? Non faccio in tempo a dire una parola che Josh sbotta <Cazzo!> tira un pugno al muro e sobbalzo dallo spavento <Josh che succede ?> dico con voce calma e tremante <Niente> prende il giubbotto di pelle nera che si trova in salotto e poi esce sbattendo la porta.




Il giorno seguente...
Sono preoccupata Josh non è tornato a casa e inizio a spaventarmi tantissimo. Lo chiamo al cellulare svariate volte ma senza ricevere una risposta. Quando sto per chiamarlo per la miliardesima volta, sento aprire la porta di scatto e lo vedo con delle valigie <Dove vai ?> chiedo preoccupata e lui con sguardo basso risponde <dovrò andare via per un po'> quando alza lo sguardo noto che i suoi occhi sono iniettati di sangue così faccio per avvicinarmi ma lui si allontana <E tu verrai via con me> dice sempre serio <Mi vuoi spiegare ?> dico urlando dalla disperazione <Senti non posso parlare ok ? Quindi se non vuoi stare in pericolo vieni con me> lo seguo ma non capisco il suo comportamento ma preferisco stare zitta per non peggiorare la situazione. Dopo che Josh ha caricato alcune valigie mette in moto la macchina e con sguardo serio guarda la strada.

40 minuti dopo
Sento scuotermi per un braccio e appena apro gli occhi noto Josh che mi prende in braccio per farmi scendere dall'auto. Mi guardo intorno senza sapere dove sono <Josh... dove siamo ?> chiedo ancora mezza addormentata <In un posto sicuro ma non ho tempo per parlare ti spiego tutto più tardi>

Ci troviamo a Time Square e siamo circondati da grattacieli di cui uno Josh si dirige con le valigie. Tutto questo silenzio mi sta spaventando, non sto dicendo nulla sto semplicemente seguendo Josh dentro un ascensore di vetro. Schiaccia il numero 66 e l'ascensore piano piano inizia a salire e mi sembra di stare qui da un'eternità. Quando finalmente arriviamo al sessantesimo piano, josh Si dirige a una porta color ciliegio con scritto il numero 785 sulla porta. Appena entriamo un bellissimo corridoio in parquette ci accoglie e dopo c'è uno spazioso salotto, una cucina, un tavolo e altre tre porte bianche <Allora Emy, li infondo a destra c'è la nostra stanza, a sinistra il bagno e affianco la porta destra c'è un piccolo studio dove potrai studiare con la tua insegnate privata>
Insegnante privata? <Quale insegnate privata?> chiedo basita <Emy, staremo qui per un anno>
<C-che cosa?> chiedo sempre più basita e balbettando <mio fratello Caleb,è venuto qui per farci del male ma soprattutto a me. Vuole ribellarsi contro di me e per farmi del male vuole usare te. Ho ingaggiato un insegnate privato dell'Università di Yale e ti porterà al livello di tutti gli altri studenti. Io andrò al college come sempre ma tu non uscire da casa se non sei con me ah e Travis verrà a trovarti più spesso almeno ti difenderà per qualsiasi cosa caso mai non c'è lui, verranno Matt e Blaire.> rimango ancora basita da tutto questo discorso ma decido di ascoltarlo <Josh... perché Caleb ti vuole fare del male?> chiedo e lui abbassa subito gli occhi e prende un bel respiro <È una lunga storia, un giorno te lo dirò, un giorno> mi bacia la tempia e si avvicina verso la porta <Ah dimenticavo tra un po' arriveranno Daniel e Sonya>
<chi sono ?>
<i governanti> risponde ovvio
<Governanti ? Ma perché ?> chiedo sorpresa <perché farai lezione con questo insegnate dalle 9.00 di mattina fino alle 4.00 di pomeriggio così non resti indietro con le lezioni e poi non devi affaticarti> mi fa L'occhiolino e io sorrido come un ebete, poi esce e io inizio a sistemare le nostre cose.

2 ore dopo
Sto studiando economia e sento suonare il campanello penso che siano i due governanti. Appena apro noto due ragazzi... si ragazzi sembrano giovani. <Salve signorina, il signorino Josh ci ha assunto come governanti> sorrido e saluto cordialmente facendoli entrare. <Piacere io sono Daniel e lei è Sonya la mia fidanzata> Daniel non potrà avere più di 30 anni, è alto, capelli castani, occhi azzurri e la barba accennata. Mentre Sonya potrà avere 26 anni è più bassa di Daniel ha i capelli neri, occhi verdi e magra <Datemi del tu ragazzi> dico mettendo a posto dei libri <Signorina sarebbe troppo scortese...> non faccio finire la frase a Daniel perché intervengo io <No. Eddai lo sappiamo tutti e tre che dare del tu, è molto meglio d'altronde siete giovani come me> mi sorridono e Sonya inizia a fare le pulizie mentre Daniel a sistemare la stanza mia e di Josh.

Quello stronzo del mio coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora