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26 gennaio 1945
La gente muore ancora di fame. Altri impiccati, altri in infermeria, altri fucilati, altri torturati e altri lasciati morire lentamente. Hanno scelto me, me per morire lentamente. Come molto spesso avviene ci hanno messi in file. Hanno fucilato le persone che si trovavano nelle celle del bunker per dare spazio ad alcuni di noi, tra cui io. Ci fanno scendere e prima di entrare guardo Ferd. Non può impedire questo, lo so. Ma lui ha già fatto tanto per me...

-Muovetevi!- urla un soldato

Ci fanno entrare nelle celle 5 persone alla volta. Le celle sono 3 metri quadrati e di altezza 2 metri. Io entro insieme ad altre internate. È il mio destino morire... prima o poi doveva accadere... eppure ho la sensazione che tutto questo sta per finire. Manca poco tempo. Chissà se riuscirò a sopravvivere.
Noi 5 donne in una cella non parliamo. Ce ne siamo sedute immerse nei nostri pensieri.

A iniziare a parlare è una ragazza di 17 anni:- padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Venga il tuo regno...

Non riesco a capire cosa dice ma so che la lingua è italiana. È quindi una ragazza proveniente dall'Italia e da quel che mi pare sta pregando. A lei si aggiunge un uomo che si trova in un'altra cella, anch'egli Italiano. Forse hanno ragione... se preghiamo Dio forse potrà aiutarci e il tempo passerà. Dio... Non ti incolpo per avermi fatta stare qui, portata in un campo. Non sono l'unica, anzi, 2 milioni di persone hanno perso la vita. Dio... devo ringraziarti per aver salvato la mia famiglia e avermi aiutata a sopravvivere grazie a Ferd... Dio, tu che hai creato il mondo... aiutaci tutti qui, in queste celle e in questo campo. Ci vogliono far morire ma io pensandoti morirò in pace. Prima di morire però per favore prego affinché la mia famiglia stia bene e così anche Yaacov e H'anna. Aiutaci tu, signore, in questo doloroso momento e grazie per avermi fatta vivere fino ad ora

Prigioniera Ebrea {COMPLETA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora