Una nuova raccolta firmata #writher dedicata all'altra parte dell'uguaglianza. Perché gli uomini lottano quanto le donne per la parità di genere e contro ogni pregiudizio.
Equality for two, please!
Cover by @marika_sa
Si avvicina il giorno di San Valentino, la festa dell'amore che, ormai sempre più commerciale e stereotipata, vede come simbolo principe la rosa rossa.
Basta fare un giretto nel centro città per vedere banchetti di rose rosse vendute a un prezzo modico e in quantità industriali.
Perché la rosa è un evergreen, è il simbolo indiscusso dell'amore e, non raccontiamo balle, ricevere una rosa rossa, che sia San Valentino o no, fa sempre piacere.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Eppure eccoci ancora una volta di fronte all'ennesimo caso di sessismo che, come al solito, deriva dalla cultura maschilista e machista alla quale siamo stati abituati.
Una rosa per lui, sì o no?
Il dibattito si è aperto negli ultimi anni quando, a seguito di uno studio americano, è emerso che circa la metà delle donne intervistate riteneva che il regalo di San Valentino dovesse essere unilaterale, in parole povere: l'uomo regala, la donna riceve.
Diversa è la situazione all'interno delle coppie LGBT+, dove il regalo di San Valentino è bilaterale.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
A seguito di questa spiacevole situazione sono insorti i femministi (uomini e donne), che hanno denunciato l'accaduto rendendosi conto che il modello di uomo medio occidentale è più stereotipato di quanto si pensasse.
Nella nostra cultura regalare fiori a un uomo è segno di poca mascolinità, è come se sminuisse l'uomo e lo rendesse poco più che "una femminuccia".
Mi è bastato guardare la kermesse di Sanremo per capire ancora di più quanto sia dilagante questo pensiero maschilista: nessun partecipante di sesso maschile, infatti ha ricevuto un mazzo di fiori dopo la sua esibizione, attenzione invece riservata solo alle donne che si sono esibite o hanno partecipato come invitate.
A me questo fatto non va giù e, nel piccolo di questa rubrica, voglio lanciare un appello. So che ci sono problemi ben più seri a cui pensare, dove il sessismo è ancora più sentito, ma se non partiamo dal riformare le piccole cose come possiamo aspirare a cambiare un intero sistema?
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Donne, a San Valentino regalate alla vostra dolce metà o ad un vostro caro amico uno di quei simboli che ormai da tempo sono considerati tipicamente femminili, come le rose, i cioccolatini o un album handmade con le vostre foto.
Rompete questa catena maschilista che vede gli uomini come coloro che devono regalare e voi come coloro che dovete ricevere.
Anche a noi ragazzi fa piacere ricevere un fiore come simbolo d'amore o di affetto.
Fotografate e condividete i vostri doni per lui con gli hashtag #UnRegaloPerLui e #writher e taggate il profilo WritHer sui vari social, saremo felici di guardare le vostre foto.
Quest'anno lanciamo un messaggio incisivo a questo sistema sbagliato, sfruttiamo la festa dell'amore per fare qualcosa di davvero buono per la nostra società. Mettiamo a loro agio gli Uomini, perché senza di loro non potremo mai riformare la società.
Mr Darcy
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.