"Wherever you go, go with all your heart."
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«Hai preso tutto?mi raccomando non dimenticare i soldi!»
«Si mamma non ti preoccupare, ho preso tutto. Ora devo sbrigarmi altrimenti perderò l'aereo!»
«Va bene, fai buon viaggio figlia mia, ti voglio bene»
«Anch'io mamma, ciao»****
Dopo essere arrivata all'aeroporto corro in direzione del gate 19. Finalmente potrò realizzare il mio sogno, studiare in Corea, andare al college; trovo sia una meta stupenda, sono molto incuriosita di ciò che potrò visitare e imparare da quel posto.
Mi ospiterà un mio caro amico che vive lì, Abel.Ho aspettato con ansia per quasi un'ora e poi, finalmente, salgo in aereo.
Mi siedo vicino al finestrino in modo da riuscire a vedere il panorama dall'alto, anche se sono sicura di addormentarmi dopo nemmeno dieci minuti e dormire per tutta la durata del viaggio.[..]
Mi sveglio di colpo a causa di una turbolenza e resto sveglia per la fine del viaggio, giusto per godermi la vista dell'acqua così blu che viene poi ricoperta dal bianco delle nuvole... vorrei tanto toccarle, chissà di cosa sono fatte.
Il pilota avvisa che l'atterraggio si effettuerà in cinque minuti. Sono così contenta ed entusiasta.
[..]
Dopo aver preso la mia valigia, e un taxi, mi ritrovo nel posto che ho sempre desiderato visitare: Seoul.
È così bella, piena di luci, le strade sono molto larghe e piene di persone; vedo molte ragazze e ragazzi con uno stile a dir poco pazzesco, mi sento subito ispirata e decido di scattare delle foto. Sono stupita da tanta bellezza.
Prendo dalla mia borsa le cuffiette e le collego al cellulare, dopodiché mi reco verso la casa del mio amico.Arrivata! Busso al citofono e aspetto.
«Chi è?»
«Indovina»
«Non lo so»
«Vieni fuori e apri il portone»
«Mh»Davvero non si ricorda che deve ospitarmi? L'ho sempre detto che è idiota quel ragazzo...pazienza.
Abel esce fuori e quando capisce che sono io i suoi occhi si illuminano e le sue labbra presto si aprono in un bel sorriso.
«Alyssa!» dice con gioia e mi abbraccia il più forte che può.
«Smettila mi soffochi così» rispondo con una risata
«Ma va, ora ti lascio fuori casa» ribatte con il broncio
«E dai scusami, ora però fammi entrare, fa freddo» inizio a scaldarmi le mani.Entro in casa e vengo subito accolta con molto calore, si... quello del camino.
Abel vive da solo, questa è la casa del nonno.«Hai fame?» mi chiede
«Oh si assolutamente» dico sfinita mentre lui se la ride
«Ma cosa ti ridi idiota!Se tu fossi al mio posto già saresti morto» gli tengo il muso per un po' ma ormai non gli fa più effetto avere un'amica carina come me
«Smettila, sei brutta quando fai così» dice abbassando la testa, ma io lo vedo, sta sorridendo anche se decido di far finta di non aver visto nullaMi prepara il kimchi, tipico della cucina coreana. Sono veramente impedita con le bacchette, ma come fa a usarle così facilmente?
«Ti piace?» chiede Abel con curiosità
«Mhh, si» lascia un sospiro appena rispondo di sì e a quanto pare ci sperava fosse buono
«I piatti li lavi tu dopo, non credere di poter restare a casa mia senza dover fare nulla»
«Ehi! ma sono l'ospite, perché fai così» chiedo imbronciata
«Sei mia amica non ospite, quindi, mi aiuterai con le faccende» insiste
«E va bene» arrendendomi subitoDopo aver sistemato la cucina salgo di sopra in camera mia, metto in ordine le mie cose.
Poi vado in bagno per poi ritornare in camera per infilarmi sotto le coperte e leggere un bel libro.«Sei proprio una vecchia» Abel compare da fuori la mia porta e mi fa saltare dallo spavento, ero troppo concentrata
«Stai zitto e vai a dormire, idiota»
«Non chiamarmi idiota» gli fa fastidio quando lo chiamo così, ma continuerò all'infinito
«Vai a dormire, idiota» ribadisco
«Gne gne, notte sciocca!» offeso per finta lascia la mia stanza e si rifugia in bagno dove passerà sicuramente le prossime due ore.Sorrido istintivamente.
****
Un filo di luce e calore mi sveglia, accompagnata dal cinguettio degli uccellini fuori dalla finestra... un risveglio dolce a quanto pare.
Mi stiracchio e scendo dal letto, mi preparo e dopo scendo di sotto a preparare la colazione per me ed Abel. Cappuccino e brioche, visto che di solito lui mangia riso la mattina volevo fargli provare questa "colazione" all'italiana.«'Giorno» una voce assonnata e rauca appare dietro le mie spalle
Mi giro di scatto
«Buongiorno!Ti ho preparato la colazione, dimmi se ti piace» gli sorrido
«Mh, ma cos'è?è buono?»
«Incominciamo, cappuccino e brioche, tu prova e poi dimmi» dico infastidita e alzando gli occhi al cielo
«Ma non so se è buono» ma è proprio stupido questo
«Appunto, prova, se non lo provi non lo saprai mai» gli dico con tono infastidito.Finita la colazione, che gli è piaciuta, decido di dare una sistemata alla casa mentre lui stava nel suo mondo, la pittura.
Sin da bambino gli piace disegnare, è anche molto bravo. Gli ho chiesto più volte se potesse farmi un disegno ma ha sempre rifiutato, che stronzo.Accendo un po' di musica per rilassarmi nel mentre scrivo tutte le commissioni che devo fare, come la spesa - il frigo è quasi vuoto-.
Giro il viso verso Abel e mi avvicino a lui, ogni volta che lo vedo dipingere mi si illuminano gli occhi.«Cosa dipingi?» chiedo incuriosita
«Un prato con dei tulipani gialli» risponde
«Figo, ma perché gialli?» vorrei tanto sapere il loro significato
«I tulipani indicano...un amore disperato» mi guarda con occhi feriti per poi abbassare lo sguardo e ritornare serio a dipingere.
Rispondo con un semplice "ah ok" e ritorno alle mie faccende.Perché sembrava ferito?È successo qualcosa che non so, che non mi ha accennato?Sarebbe il caso di chiederglielo? Sono così confusa che non so cosa fare.
Decido di non pensarci altrimenti la curiosità mi mangerà dall'interno, così mi reco verso il terrazzo, super spazioso.
Porto con me il telefono, attivo la musica pop e inizio a riscaldarmi per poi iniziare a ballare.
Il ballo è la mia passione più grande, la musica, sono molto legata a ciò. Il mio sogno più grande è quello di entrare in Accademia e di diventare una ballerina di pop di successo.
Ci metto tutta me stessa quando si tratta di ballare.Così inizio e mi perdo nei miei passi, mi rilassa, mi sfogo ed esprimo le mie emozioni in questo modo. Un ballo disperato e movimentato, ciò che sto facendo adesso. Sento che c'è qualcosa che mi manca, che mi rende triste non avere.
Continuo così ma nel mentre appare nella mia immaginazione Abel, mi fermo subito e riprendo dopo poco.Che strano...
****
Questo è il primo capitolo che pubblico, dopo aver cambiato il contenuto di questa storia che fino a due anni fa era un completo disastro—mia opinione—, quando ho iniziato a scrivere questa storia avevo solo 12 anni e non conoscevo nulla sull'amore, sulle delusioni, sull'amicizia...nulla.
Dopo anni sono ritornata, ora ho 15 anni, e sono sicuramente cresciuta e maturata, ho vissuto le mie prime esperienze e sono qui per riportarne un po' in questa storia.
Lo scopo è quello di far capire di non arrendersi mai per i propri sogni, non arrendersi per l'amore che non si trova, le amicizie veritiere e non.
Affrontare ciò. Questo è solo l'inizio di, spero, tanti capitoli che scriverò.
Un saluto,
Ross💜🌟

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Senza Te Non Vivo
Novela JuvenilAlyssa ed Abel sono sempre stati uniti, sin da bambini, come due calamite; giocavano, ridevano, studiavano...insomma passavano la maggior parte del tempo insieme. Quando Alyssa stava passando un brutto periodo, Abel le stava accanto, l'unico capace...