Capitolo 3

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Arrivai a casa accompagnata da James.
Mangiammo e subito dopo andammo in centro a fare un giro con Sophie.

"Mi porti in spalle?" Disse Sophie rivolgendosi a James.
"Certo principessa" piegò le gambe  in modo che Sophie gli saltasse sopra.

"Andiamo a prendere un gelato?" Si, ho voglia di gelato.
"Si!" Rispose Sophie.

Entrammo in gelateria e vidi i ragazzi di stamattina, Tommaso e Luca davanti a noi.
Mi salutarono e mi fecero passare per prendere il gelato.
"Ti sta letteralmente mangiando con gli occhi" mi sussurrò James.
"Chi?" Risposi guardandolo stranito.
"Il ragazzo che hai salutato prima"
"Ma che dici, e poi perché lo guardi?" Dissi ridendo.
"Perché già da quando vi siete salutati ho notato questa cosa" rise pure lui.
"scemo" li tirai un piccolo pugno sulla spalla

Ordinammo i gelati.
Il mio era alla pesca, quello di Sophie era alla crema e quello di James al cioccolato.

Usciti dalla gelateria andammo a fare un giro al parco che c'è vicino.
Sophie appena vide il parco giochi iniziò a correre ed a giocare con gli altri bambini presenti nel parco.

***
"Allora com'è andata oggi?" Disse mia madre portando a tavola ciò che ha cucinato per poi sedersi al suo posto.

"Benissimo mamma! Mi sono divertita e ho fatto amicizia con tutti i miei compagni di classe!" Vorrei tanto essere così euforica come Sophie.

"Wow, è bello sapere che hai già legato con i tuoi compagni di classe" disse mia madre.

"A me è andata abbastanza bene, ho preparato un piatto da fare assaggiare al capo del ristorante per vedere il mio livello in cucina e ha detto che è stato spettacolare." Disse mio padre.

"Bravo amore" mia madre si alzò dalla sedia e lo abbracciò.
"E tu, Emily? Com'è andata oggi?"

"Sì, bene" risposi semplicemente.
Non c'è niente da dire, sono appena arrivata.
Di certo non posso dire che ho fatto tardi il primo giorno di scuola perché non trovavo la mia classe.

"Nient'altro?" Disse mia madre incuriosita.
"Non ho altro da dire, è stato un semplice primo giorno di scuola" giocherellai con la forchetta.
"Capito" disse mia madre un po' delusa.

Subito dopo ci fu un lungo silenzio, decisi di alzarmi con la scusa di non aver più fame e andai in camera.
"Ma tesoro, non hai mangiato nulla" effettivamente mio padre ha ragione, ma non avevo molta fame, volevo solo andare a dormire, troppo sonno, ma prima di buttarmi sul letto mi sedetti sulla sedia della scrivania e aprii il mio diario iniziando a scrivere:


Caro diario,
Oggi è stato il mio primo giorno di scuola, diciamo che è stato un po' strano..
Ho conosciuto subito un ragazzo nel corridoio, Samuele.
È un ragazzo molto carino,ma molto confidente,o forse sono io la strana.
Ho scoperto che è il mio compagno di classe e sono felice.
Ho conosciuto altri due ragazzi di cui uno molto strano.
Insomma, oggi è andata così,bene.
Ci sentiamo domani;
Baci.
-Emily

Chiusi il diario, mi alzai dalla sedia e mi buttai letteralmente sul letto, a guardare il soffitto per pochi secondi, ma poi realizzai che mi sarei dovuta rialzare per mettermi il pigiama, quindi mi alzai e misi il pigiama per poi sentire il mio telefono vibrare.

Una notifica.
Mi ributtai sul letto e guardai chi fosse.
È lui.
È vero, stasera mi doveva scrivere.

Samuele: Ehi Emily, sono Sam :)

Emily: Ehi Sam!

Samuele: Come stai?

Emily: Bene, tu?

Samuele: Bene :)

Samuele:  É strano da dire, ma ti stavo pensando.

Emily: E ti sei ricordato di scrivermi così? :D

Samuele: Esatto :)

Emily: Allora menomale che mi hai pensata.

Samuele: Esatto.

***

Continuammo a scriverci nell'intento di conoscerci fino a quando io non crollai dal sonno.

Emily: Scusami, vado a dormire, sono molto stanca, ci vediamo domani?

Samuele: Certo, buonanotte Emily.

Emily: Buonanotte.

Mi addormentai pensando a lui.

Dear Diary (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora