"Emily, ti andrebbe di venire con me e gli altri a mangiare fuori? Poi facciamo un giro" Mi disse Samuele appena fuori da scuola.
Pensai a cosa dirgli, dovrei prima avvisare a casa, ma sono troppo arrabbiata con mia madre, mio padre invece è a lavoro quindi non mi può rispondere.
"Certo" sorrisi.
"Perfetto" disse con una faccia stupida da farmi ridere.***
Arrivammo in un bar e ci sedemmo.
"Manca una sedia" disse Samuele.
"Prendine una da altri tavoli" disse via.
"Sei molto comoda" disse lui comodamente."Dai ho un idea, alzati!" Gli diedi dei piccoli pugni nella schiena fino a quando non si alzò.
"Spara questa idea" mi guardò curioso.
"Mi siedo sopra di te visto che sono più leggera" dissi.
"Mh, ci devo pensare" alzò gli occhi al cielo facendo finta di toccarsi il mento.
Mi alzai dalla sedia e gli feci segno di sedersi."Okay, vs bene" disse. Finalmente!
Mi sedetti su di lui.
"No aspetta, mi fai male, pesi!" Ripeté le mie battute con una voce diversa. Lo guardai a braccia conserte e con faccia annoiata.
"Lo sai che ti voglio bene" mi disse sorridendo. Io continuai a guardarlo."Non guardarmi così" disse, ma io non mollai.
"L'hai voluto tu" inizio a farmi il solletico sui fianchi.
"No ti prego, basta, smettila!" Risi, era una risata di panico. Gli presi le mani così riuscii a fermarlo."Ehi piccioncini" disse Alice.
Io e Sam ci girammo a guardarla male.
"Okay okay scusatemi" rise.
"Ecco i panini ragazzi" arrivò la cameriera a portarci da mangiare.
"Grazie mille" ringraziammo tutti insieme.Mi arrivò una chiamata da mia madre, ma ignorai.
"Non rispondi?" Mi dissero.
"No, non è importante" dissi
"Sicura?" Disse Alice.
"Si tranquilla" sorrisi.Mi arrivarono dei messaggi, sempre da mia madre.
"Dove sei??"
"Rispondimi al cellulare!"
"Mi sto preoccupando.."
"Sono le 3:00 e non sei ancora a casa!"
"Tesoro, rispondimi.."Misi la modalità aereo per leggerli.
Come se le importasse la mia assenza."Non le rispondi?" Disse Sam.
"No, non è importante.." risposi.
"Ma, lo è, dovresti avvisare tua madre e dire che sei fuori con noi, si sta preoccupando""Sono solo scene" dissi.
***
Arrivai a casa e appena mia madre sentì la porta chiudersi, venne subito da me rimproverarmi.
"Da quando ti interessa di me?" Le dissi.
"Da sempre Emily."
"Tutte cavolate." Andai in camera e chiusi la porta. Decisi di non aprirla fino a domani mattina.
Che stress, non ne posso più di lei.***
"Emily?" Bussarono.
Mi svegliai dal mio sonnellino, guardai l'ora, erano le 20:00??
Mi alzai di scatto e sentii di nuovo bussare alla porta.
"Emily rispondimi, aprirmi la porta" era mio padre.
Mi alzai e aprii la porta di camera mia."Che succede?" Mi chiese.
"Niente" risposi sedendomi sul letto.
Mi guardò preoccupato.
"La cena a pronta" chiuse la porta.
Mi coricai e guardai il soffitto.
Pensai e pensai.
"Emily è pronto!" Urlò mia madre. Sbuffai.
Mi alzai dal letto e andai in cucina, mi guardarono tutti.
"Finalmente" disse mia madre. Feci finta di nulla e mi sedetti al mio posto."Oggi tua figlia era al bar con i suoi amici a pranzare ed io non ne sapevo nulla" disse mia madre rivolgendosi a mio padre.
"Tesoro, lasciala fare, ha 16 anni.." rispose lui.
"Ma una chiamata, una sola chiamata dove mi diceva che pranzava fuori!"
"Hai ragione, ma lasciala fare"
"Non la lascio fare, poteva esserle successo qualcosa."Mi alzai dalla sedia e me ne andai in camera, non voglio sentire litigare per colpa mia.
"Torna qui!" Urlò mia madre.Mi stesi sul letto e piansi. Piansi fino ad addormentarmi.