Parte 2

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Il mattino seguente Thomas si svegliò abbracciato amorevolmente ad un cuscino, e si accorse anche di Minho che lo guardava <<Allora... ben svegliato pivello...>> poi fece una espressione maliziosa e chiese << Che facevi con quel cuscino?>>, Thomas era un po intontito ma ci mise poco ad elaborare la domanda di Minho, quindi lanciò per aria il cuscino facendolo cadere ad un metro di distanza da loro <<Niente!>> rispose Thomas come per difesa <<Ok... facciamo finta che ti credo...>> rispose l'intendente volgendo gli occhi al cielo <<Comunque, oggi ci sono un bel po'di cose in programma>> quindi sarà il caso che ci sbrighiamo, andiamo a fare colazione e poi partiamo che dici?>> Thomas non riusciva a capire come Minho potesse essere così arzillo di prima mattina, anche se oramai si era abituato al traffico mattutino della radura. I due arrivarono alla mensa e andarono a prendersi la colazione, <<Oggi Frypan ha preparato uova e pancetta per colazione , è meglio che ci sbrighiamo o non riusciremo a prendere più nulla siamo già in ritardo>> disse Minho un po' agitato... non voleva perdersi la colazione, per nessun motivo. Presero i vassoi e andarono a sedersi ai tavolini da picnic sparsi lì vicino.
Thomas non disse una parola per tutto il tempo, era troppo occupato a pensare all'altra sera quando è "successo", si lasciò sfuggire un sorriso nel pensiero. <<Ohi ci sei?>> Chiese Minho abbastanza seccato dal fatto che Thomas non lo stesse ascoltando. <<Che ho appena detto?>> Thomas sbatté le palpebre come se si fosse appena svegliato da una fantasia( e  non poteva certo negarlo ) <<Eh?>> chiese una volta realizzato che gli aveva chiesto qualcosa
<<Ti ho chiesto se ci sei... oggi sei con la testa tra le nuvole più del solito o cosa?>>
<<Ehm... no stavo... stavo solo pensando>>
<<E a cosa?>> chiese Minho incuriosito come un bambino che deve scartare i regali di compleanno
<<Ehm... nulla dì importante>> rispose Thomas iniziando a giocare non la forchetta e le uova un po' nervoso.
Minho ci morì un po dentro per il fatto che l'amico non gli raccontasse qualcosa di tanto bello da farlo imbambolare ogni due secondi, però la cosa si mise subito in secondo piano appena gli salto in testa il da farsi giornaliero. In quel momento Thomas intravide Newt che parlava con altri due intendenti e Frypan, e tutto d'un tratto anche Newt lo vide. I loro sguardi si incrociarono per quello che potevano essere cinque secondi prima che entrambi si misero a guardare qualsiasi altra cosa purché fosse dalla parte opposta ( e con un
po' d' imbarazzo ).

Newt's POV
La mattinata era cominciata bene, sveglia presto, colazione, e tutte le  cose che di solito i radurai fanno. Newt era tranquillo quella mattina, ma c'era qualcosa che lo turbava, qualcosa che continuava ad assillarlo. Era il pensiero di quello che aveva fatto l'altra sera, prima che andassero a dormire.
"Ecco, fantastico, trovo il coraggio dopo tanto tempo che volevo farlo e ora mi sento così... così... ah non lo so, e se ho sbagliato? Se non avessi dovuto farlo? E se adesso ho rovinato tutto?" Continuava a pensarci, ma a parte questo era una bella mattinata, andò a parlare con gli intendenti sul lavoro svolto e le varie modifiche di quei giorni, così da essere aggiornato su qualunque cosa, dopotutto secondo in comando valeva a dire avere un sacco di responsabilità. Tutto filò liscio fino a che non intravide Thomas ad uno dei tavoli che parlava con Minho.
"Oh Caspio! E ora che faccio, lo saluto, no, sto zitto?"
Si stava riempiendo la testa di domande, poi si bloccò di colpo quando il suo sguardo incrociò quello di Thomas, i due si guardarono per un paio di secondi,  poi distolsero lo sguardo e guardarono qualsiasi cosa, purché fosse dall'altra parte. Per fortuna Minho lo chiamo con se e andarono via.

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