PROLOGO ~il gelato~

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Finalmente, dopo tanto tempo, la piccola dai capelli corvini potette comprare il gelato che tanto aveva aspettato. Aveva atteso tutta l'inverno per poterne mangiare uno e adesso poteva esprimere quel piccolo desiderio. O almeno così credeva. Non poté esaurire quel desiderio perché un bambino lo fece cadere a terra.
I suoi piccoli occhi iniziarono a pizzicare finché si mise a piangere.

~ intanto ~

Un piccolo bambino dai capelli oro aveva visto tutto quello che era successo alla bambina dai capelli corvini. Non voleva cedere la sua merenda ma quella a bambina doveva ritornare il sorriso. "....Il suo meraviglioso sorriso...." pensò il piccolo. Così prese la sua merendina e andò dalla piccola che piangeva.

- la vuoi questo ghiacciolo? Io non l'ho ancora assaggiato ma vorrei  che lo prendessi tu - disse il bambino allungandogli il braccio per dargli la merenda

-ma tu chi sei?-  Disse la corvina con lo sguardo a terra. E si, non voleva far vedere le sue lacrime scendere lungo la sua guancia rossa. E ora  vi chiederete, perché rossa? Ve l'ho dico  subito: era imbarazzata. Non capita di certo tutti I giorni che arrivi uno sconosciuto che ti cede le proprie cose, e questo la imbarazzava molto.

-io mi chiamo Adrien e tu?? Chiese gentilmente il bambino.

-marinette- disse la piccola mentre alzava I suoi occhi verso quelli del suo amico.

Avvolte capitano cose strane, come vincere alla lotteria. Ma questo fu molto strano: entrambi non riuscivano a togliersi gli  occhi dell'altro. Erano stati imprigionati dentro gli occhi dell'altro ma non volevano fuggire, ansi ,  volevano che quel momento non finisse mai. NO, NON ERA AMICIZIA QUELLA. NO ,NON ERA UNA SEMPLICE COTTA BANALE E PASSEGGERA. QUELLO ERA AMORE.
V

oi pensereste  che sia impossibile ma è così. Strana la vita, vero?I piccoli sentivano tante, ansi, tantissime farfalle svolazzare nella loro pancia. Non volevano ammetterlo ma si erano innamorati l'uno dell'altro.

A- qui-ndi lo vuoi, si o no?
M- si, gra-zie

Prese quel ghiacciolo tra le sue mani e rimase immobile. Come Adrien, del resto. Non volevano separare quel contatto visivo.

-Marinette!!!!-
-Marinette!!!-

La piccola, dispiaciuta, vide che la madre la stava chiamando per tornare a casa. Si avvicino ad Adrien e gli lasciò un tenero bacio sulla guancia e poi corse via come un fulmine per nascondere il rossore che aveva nelle guance.

Il piccolo Adrien rimase dritto e un stordito per l'accaduto. Poi, con le sue dita si tocco la guancia dove prima Marinette gli aveva baciato. Se la toccò
e poi ritrasse la mano per ricordare quel l'innocente bacio. Nostalgico e felice se ne tornò a casa sua.

Spazio. Della. Romanticona

E vi presento colei che ha scritto un capitolo di 429 parole ( escluso questo spazio)....... io!....... Vi piace? Che ne pensate? Scrivetelo sui commenti e se vi è piaciuto lasciate una stellina. Al prossimo capitolo! (Quello vero)

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