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"Buongiorno a tutti ragazzi." Disse il professore entrando in classe. Tutti gli studenti ricambiarono il saluto e presero posto.
"Pronti per il test?" Chiese e Finn si girò immediatamente verso Grace.
"Compito? Quale?" Chiese e la ragazza lo guardò.
"Finn su scienze. Non hai studiato vero?" Chiese e Finn rimase in silenzio. Il professore arrivò dal ragazzo e tossí.
"Signor Wolfhard, si giri e inizi il compito" disse e dopo averlo consegnato al ragazzo, si girò e andò a sedersi sulla cattedra.
"Aiutami" sussurrò Finn alla ragazza e lei annuì.
Grace guardò il foglio e notò che erano domande a crocette. Facile. Iniziò a leggerle e a segnare quelle che secondo lei fossero giuste. Dovevano essere giuste. Ha studiato così tanto per questo compito.
"Psss. Grace" la chiamò Finn. Lei alzò lo sguardo dal foglio e lo guardò e vide che stava facendo la faccia da cucciolo.
Lei iniziò a dettargli le lettere, sbagliandole alcune.

"Finn la prossima volta studi" lo rimproverò la ragazza.
"Non studierà mai." Disse Caleb.
"Grazie amico di aver fiducia in me" Disse Finn.
"È solamente la verità Finn" disse Gaten e lui sbuffò.
"Oggi pomeriggio venite da me?" Chiese Noah e gli altri annuirono.
"Posso portare Millie?" Chiese e il più bassino annuì.
"Che avete adesso?" Chiese Finn ai ragazzi e tutti risposero matematica. Tra di loro ci fu silenzio e Grace si guardò le sue scarpe.
"Come va con il ragazzo che ti piace eh Grace?" Chiese Gaten e la ragazza alzò lo sguardo verso di lui e sentì le guance diventare rosse.
"Ehm...si bene dai." Disse lei.
"Andrai al ballo con lui?" Chiese Noah e lei scosse la testa.
"Mi sa che ci va con qualcun'altra." Disse lei un po' delusa.
"Ma posso sapere chi è?" Chiese Finn. Lei lo guardò e scosse la testa.
"Dai Finn secondo te chi è?" Disse Caleb.
"È quello stupido di Nick?" Chiese e tutti annuirono. "Lascialo stare Grace. Ti verrebbe a parlare solo per i compiti. E poi hai noi. Anzi hai me"  disse lui indicandosi e facendo un sorriso. La ragazza rise e annuì.
"Allora uno di voi si deve muovere. Sono ancora una ragazza libera che aspetta il suo principe per il ballo invernale" disse lei avviandosi verso l'aula. I quattro ragazzi la guardarono da dietro.
"È mia ragazzi" dissero in coro tutti. Si guardarono e si inviarono frecciatine omicide.
"Ragazzi la conosco molto meglio io di voi e poi.."
"E poi cosa? Sentiamo la tua scusa" Disse Caleb subito.
"È ovvio che sceglierebbe me. Un ragazzo bello come me" disse Gaten e gli altri lo guardarono male.
"Che c'è?" Rispose lui e quando suonò la campanella tutti andarono nell'aula per fare matematica, senza dire nulla. Ormai era in campo di guerra.
Finn entrò in aula e si sedette vicino ai suoi amici e affianco a lui aveva Grace, che stava tirando fuori penne e matite per la lezione. La guardò e si soffermò a fissare il suo viso. Così delicato e puro. I suoi capelli erano sempre ordinati sciolti oppure legati in un semplice chignon. I suoi occhi avevano un filo di mascara e matita nera. Quel giorno aveva indossato una maglietta a maniche lunghe a righe gialle, rosse e blu scuro e indossava dei pantaloni ad alta vita stile cult.
"Finn. Finn" sventolò la mano Grace davanti agli occhi del ragazzo.
"Dimmi" si svegliò lui e vide la ragazza ridere.
"Che stavi pensando?" Chiese lei.
"A se c'erano compiti di matematica" disse la prima scusa che le venne per la testa.
"No. Non c'è li ha dati. Doveva finire di spiegare" disse lei facendo qualche disegnino sull'angolo del foglio del quaderno. Il ragazzo ringrazió e guardò davanti a sé. Quando entrò il professore, iniziarono la lezione ma il ragazzo non prestò attenzione. Doveva cercare di invitare Grace al ballo prima degli altri, ma non per vincere ma perché voleva già farlo quando avevano annunciato la serata ma non trovava mia il tempo o il momento giusto. Lui ci teneva tanto a lei ma non sapeva se era pura amicizia o sotto sotto c'era qualcosa di più. Poi come faceva ad essere innamorata di quel Nick. Un ragazzo abbastanza stupido a parere di Finn.
Il ragazzo guardò la lavagna e vide che il professore stava iniziando a spiegare un nuovo argomento. Cercò di stare attento e prendendo qualche appunto qua e là nel quaderno, ma si perdeva sempre a pensare a come invitare la ragazza al ballo. Con dei fiori? No troppo banale. Una lettera? Poteva essere una buona idea ma ci avrebbe messo una vita a scriverla. Ci avrebbe parlato. Doveva fare l'uomo e farsi coraggio.

"Povera Paige. Ha pianto tantissimo nel bagno delle ragazze." Disse Noah.
"Beh ha fatto una figuraccia davanti a tutti" disse Gaten ridendo.
"Non è divertente. Pensa se fosse capitato a te" disse Grace fermandosi davanti alle bici dei ragazzi.
"Beh Gaten avrebbe mandato a fanculo tutti" disse Caleb e tutti annuirono. "Tutto bene Finn?" Chiese poi riferendosi al ragazzo che era rimasto in silenzio per tutto questo tempo. Lui cadde un momento dalle nuvole e annuì.
"Eh si. Grace oggi vieni da mangiare da me?" Chiese e la ragazza annuì sorridendo.
"Passiamo da mia madre per avvertirla?" Chiese e lui annuì.
"Allora noi andiamo. Ci vediamo più tardi" disse Grace salendo sulla bici del ragazzo.
Finn pedalò fino alla casa della ragazza e quando arrivarono lei scese velocemente e andò in giardino, entrando nella porta del retro.
"Mamma vado a mangiare da Finn e poi vado da Noah" disse e la madre la guardò.
"Come è andato il compito?"
"Bene. Ora vado ciao" disse lei e le diede un bacio sulla guancia.
"State attenti" disse lei sapendo che sarebbero usciti a fare delle passeggiate come sempre.
La ragazza corse e raggiunse velocemente Finn.
"Eccomi" disse lei salendo dietro e patendo per andare a casa del ragazzo. Lasciarono la bici in giardino ed entrarono.
"C'è qualcuno?" Chiese la ragazza e Finn scosse la testa.
I due andarono in cucina e Finn aprì il frigo cercando qualcosa da mangiare.
"Che ti va di mangiare?" Chiese lui e la ragazza alzò le spalle.
"Allora ti va un sandwich semplice?" Chiese e lei annuì.
"Devo preparare qualcosa?" Chiese lei.
"No mangiamo giù. Devo farti vedere una cosa" disse lui e Grace aiutò il ragazzo a fare i panini.
Quando ebbero finito, scesero nello scantinato e lei si sedette sul piccolo divano.
"Allora che devi farmi vedere?".
Finn andò vicino ad un comodino e tirò fuori dei fogli di carta, di piccola dimensione.
"Che cosa sono?" Chiese lei appoggiando meglio sul divano. Li prese in mano e lesse la scritta e gli occhi della ragazza si illuminarono.
"Un concerto? Dei Queen? Oddio dove li hai presi?" Chiese e Finn rise.
"Ha fatto tutto Gaten. Tua madre ha dato conferma anche se abbiamo faticato molto per farti venire. Il concerto è stasera. Tanto domani non c'è scuola quindi siamo fortunati." Disse lui sedendosi affianco a lei e guardano il suo viso più da vicino.
"Voi siete pazzi. Ho provato ad andare da tutti i negozi a chiedere i biglietti e tutti quanti li avevano finiti." Disse lei abbracciandolo e ringraziandolo. "Oddio non vedo l'ora" disse lei staccandosi e continuando a guardare i biglietti.
"Così li sciupi" disse il ragazzo prendendo i biglietti e mettendoli sul tavolino davanti a loro. La ragazza alzò gli occhi al cielo e continuò a mangiare il suo sandwich.
"Adoro questo posto" disse lei dopo un po' di silenzio.
"Lo so. Lo dici sempre quando siamo qua" Disse lui. "E dici che quel poster è il tuo preferito" continuò Finn indicando il poster davanti a loro. La ragazza rise e annuì.
"È vero. È bellissimo. E ..."
"Anche la nostra foto che è la sopra" la interruppe Finn indicando la polaroid che era attaccata. "Ti conosco troppo bene Grace Parker" disse lui guardandola.

Salve ragazze 🌸
Ecco il secondo capitolo della storia. Come avete notato
ho messo anche Millie dentro al racconto perché non volevo
lasciarla fuori.
Spero che vi piaccia come
capitolo e non dimenticatevi di
lasciare una stellina e un commento
con un vostro parere.
Ci vediamo alla prossima.
Bye 👋🏻

Dancing in the dark- Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora