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"Te ne sei andata senza avvertire." Urlò Finn davanti all'armadietto della ragazza. "Ti ho cercata ovunque"
"Si ma stai calmo Finn. Ero stanca tutto qua." Disse lei chiudendo l'armadietto e appoggiandosi con la schiena.
"Si ma poteva capitarti..."
"Ei sono ancora viva. Quindi rilassati ok?" Lo interruppe Grace. Finn la guardò e sospirò.
"Ei ragazzi venite subito" urlò Gaten con il fiatone. "Correte" continuò lui e i due lo seguirono. Percorsero tutto il corridoio prima di arrivare all'entrata della scuola.
Gaten si fermò all'improvviso e si nascose dietro ad una colonna.
"Ma che fate. Venite qua dietro" disse Gaten. Finn e Grace andarono dietro alla colonna.
"Ma che succede?" Chiese Grace.
"Noah" disse Gaten. Grace sbucò con la testa e guardò l'amico parlare con una ragazza.
"Chi è quella?" Chiese Finn.
"È Emily. Una del mio corso di storia. Una apposto. Non male come ragazza" disse Grace e poi uscì dal nascondino e andò da Noah, che lo vide fare un sospiro.
"Noah che le hai chiesto?" Chiese Grace elettrizzata.
"Secondo te Grace? Ha chiesto del ballo, vero Noah?" Disse Gaten e Noah annuì.
"Che ha risposto?" Chiese subito Finn e il ragazzo annuì. I tre ragazzi sorrisero e Grace lo abbracciò.
"Ora tocca a te Finn" ammiccò Noah. Finn lo guardò male e brontolò sotto voce.
"Si Finn. Quando mi farai vedere questa ragazza?" Chiese Grace.
"Ehm...presto. Ora devo andare ho compito di lingua straniera" disse lui e scappò via. Grace lo guardò e poi si girò verso di Noah.
"Congratulazioni. Ora devo andare via anche. Mi spettano due di storia. A dopo" disse lei e diede un bacio a Gaten e a Noah.

"Allora quale dei due?" Chiese Grace facendo vedere le due magliette alla sua amica.
"Quella" disse indicando la maglietta a maniche lunghe di color giallo pastello.
"Ok allora prendo questa. Tu non devi prendere nulla Millie?" Chiese Grace mettendo giù l'altra maglietta. L'amica scosse la testa e Grace andò a pagare.
Dopodiché le due uscirono dal negozio e andarono a comprarsi un gelato.
"Pronta per la festa di Mary?" Chiese ad un certo punto Millie.
"No. Ma vengo solo perché ci sei te" disse Grace mangiando il suo gelato alla fragola.
"Ma non vengono anche gli altri?" Chiese Millie.
"Non ne ho idea. Non mi hanno detto niente" disse Grace alzando le spalle.
"Allora ci troviamo qua stasera alle otto e mezza. Così andiamo insieme." Disse Millie e Grace annuì.
La ragazza dai capelli corti si alzò e decide di andare via, salutando l'amica. Grace ricambiò il saluto e rimase la a finire il gelato. Quando finì di mangiarlo, andò a pagare e poi se ne andò anche lei a casa, a prepararsi. Si incamminò verso casa e quando arrivò entro dal retro non trovando nessuno. Guardò l'orologio e notò che era ancora presto e che suo padre era ancora a lavorare.Salì di sopra e andò in camera sua trovando sua sorella sul suo letto.
"Che ci fai qua?" Chiese Grace chiudendo la porta.
"La mamma è andata a fare la spesa" disse la bambina giocando con una bambola.
"E ti ha lasciato da sola?" Disse Grace e la bambina annuì. La ragazza alzò gli occhi al cielo e si sedette sul letto. Che madre stupida che aveva. Lasciare la propria figlia di sei anni a casa da sola.
"Sophia puoi andare in camera tua. Ora devo preparami" disse Grace alzandosi.
"Dove vai?" Chiese la bambina scendendo.
"Ad un festa" disse la ragazza aprendo il suo armadio.
"Posso venire anche io?" Chiese lei. Grace rise e girò verso di lei.
"Sei ancora troppo piccola. E ora vai a giocare" disse Grace e la bambina uscì dalla camera per poi andare in camera sua. Andò a lavarsi e si lavò anche i suoi capelli. Quando finì la sua doccia, si asciugò i capelli e li lascio sciolti. Dopodiché si truccó leggermente e poi ritornò in camera. Andò verso l'armadio e lo aprí.
Grace guardò dentro l'armadio e tirò fuori qualche vestito. Provó vari outfit e alla fine decise di mettersi una camicia bianca e dei jeans ad alta vita. Quando fu pronta, si mise un po' di profumo e il suo orologio da polso. Prese la sua giacca di jeans e scese al piano inferiore, trovando sua sorella e la madre sedute sul divano.
"Come sei bella" disse Sophia guardando la sorella. Grace ringraziò e andò a salutare la madre, lasciandole un bacio sulla guancia.
"Non mi aspettate." Disse Grace.
"Domani c'è scuola" le ricordò la madre. Grace annuì e poi uscì chiudendosi la porta alle sue spalle.

"Un po' di Cola?" Chiese Millie e Grace annuì. Millie le prese un bicchiere e ci versó la bevanda.
"Ma non hanno freddo?" Chiese Grace.
"Chi?"
"Quei ragazzi?" Indicò con il capo dei ragazzi a torso nudo mentre scherzavano.
"Ma si cavoli loro" disse Millie. "Oh guarda. Uno sdraio libero. Andiamo a sederci" disse la ragazza e Grace la seguí. Si sedettero e iniziarono a spettegolare.
"Guarda chi sta arrivando" disse Millie e Grace girò il capo verso la folla, dove vide Noah, Gaten e Caleb. I tre ragazzi quando videro le due ragazze si avvicinarono e si sedettero vicino a loro.
"Allora avete scelto di venire" disse Millie.
"Si Caleb ci ha obbligati" disse Noah guatandosi in torno.
"Aspettate. Manca un uomo" disse Millie.
"Finn è fuori a mettere via la bici perché da sfigato non ha trovato posto" disse Gaten.
"No sta arrivando" disse Caleb e Grace girò immediatamente lo sguardo. Guardò il ragazzo riccio avvicinarsi e per un momento lo vide a rallentatore come nei film. Portava una camicia molto elegante e dei pantaloni neri.
"Buonasera" disse lui e si sedette vicino alla ragazza.Grace lo salutò e gli fece un sorriso.
"Ti stai divertendo?" Chiese ad un certo punto Finn e lei scosse la testa.
"In effetti sembra noiosa" disse lui.
"Più che altro non conosciamo nessuno a parte Mary. Ma lei sarà in giro a fare la stupida" disse  Millie intromettendosi nel discorso. Grace annuì e Finn si guardò in giro. Vide molti ragazzi attorno alla piscina e atri vicino al tavolo delle bibite.
"Ti va di venire con me in un posto tranquillo?" Chiese ad un certo punto Finn girandosi verso Grace. Lei si girò verso i suoi amici e li vide chiacchierare molto vivacemente. La ragazza si rigirò verso il ragazzo amato e annuì. Finn si alzò e le porse la mano, che non ci pensò due volte ad afferrargliela. I due sentirono dei brividi appena ci fu quel contatto ma non ci fecero caso.
"Dove andate?" Chiese Millie. Finn alzò gli occhi al cielo e Noah ripose a posto suo.
"Saranno pure cazzi loro." Disse il ragazzo. Finn lo ringrazió con lo sguardo e i due si allontanarono dalla festa. Uscirono e presero la bici.
"Ma dove andiamo?" Chiese la ragazza sedendosi dietro come sempre.
"In un posto tranquillo" disse lui e iniziò a pedalare.
"Allora perché sei venuto alla festa?" Chiese la ragazza.
"Così. Perché ci andavano anche gli altri" disse. "Tu?" Chiese poi.
"Lo stesso" disse lei appoggiando la testa sulla schiena del ragazzo e chiudendo gli occhi.
"Ei non dormire" disse subito dopo il ragazzo.
"Tranquillo." Disse lei facendo un piccolo sorriso.
Finn pedalò ancora per un po' per poi frenare lentamente.
"Eccoci" disse lui. La ragazza aprì gli occhi e si guardò in giro.
"Ma dove siamo?" Chiese lei scendendo dalla bici. Finn scese e lasció la bici per terra.
"Vieni" disse lui e le prese la mano. Grace sentì di nuovo i brividi e si avvicinò più a lui.
"Ma questa è la cava. E fa davvero paura al buio" disse lei appena capí dove la aveva portata. La ragazza si strinse più al ragazzo e cercò di nascondere il viso tra la camicia del ragazzo.
"Oh ma dai. Ho una torcia e poi ci sono io" disse lui andando verso la sponda. Si sedette e stessa cosa fece lei. La ragazza fece un piccolo sospiro. Finn accese la torcia e gioco con quella.
"Ma se io punto la luce verso l'acqua, i pesci la vedono?" Chiese il ragazzo guardando la ragazza.
"Ma che razza di domanda è?Secondo te io lo so?" Chiese lei.
"Sei tu qua quella brava" disse lui ridendo.
La ragazza fece un piccolo sorriso e scosse la testa.
"A volte sei così stupido che mi stupisci" disse lei staccandosi da lui.
Il ragazzo la guardò e fece un piccolo sorriso.
"Invece tu sei così bella che mi stupisci" disse lui sussurrando molto piano.La ragazza si girò e lo guardò.
"Cosa?" Chiese lei.
"Niente." Disse lui guatando il vuoto davanti a se. La ragazza guardò il suo orologio e notò che era veramente tardi.
"Mia madre mi ammazzerà. Devo andare a casa" disse lei alzandosi senza cadere.
"Ti accompagno" disse lui alzandosi.
"Mi pare ovvio Finn. Non torno da sola e al buio." Disse lei incrociando le braccia e pronunciando meglio buio.
"Mamma mia che cagasotto che sei Grace" disse il ragazzo prendendo la bici.
"Senti chi parla" disse la ragazza salendo dietro.
I due tornarono a casa e Finn lasció la ragazza a casa sua.
"Ci vediamo domani." Disse lei scendendo e lasciando un bacio sulla guancia. Finn annuì e guardò la ragazza entrare in casa.
"Grace" la richiamó Finn. La ragazza si girò verso di lui.
"Stai bene vestita così" disse lui. La ragazza fece un sorriso e lo ringraziò.
La ragazza lo salutò di nuovo ed entrò in casa, per poi correre di sopra, mentre Finn era già partito per tornare a casa sua.

Buon pomeriggio 🌞
Ecco il quinto capitolo
della storia su Finn.
Anche qua potevano baciarsi e invece.
Credo che non li farò mai baciare.
Che cosa ne pensate del capitolo? Spero che vi piaccia e come sempre
lasciate una stellina e un commento. Grazie mille e ci vediamo alla prossima.
Bye 👋🏻

Dancing in the dark- Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora