7

519 36 4
                                    

Mancava davvero poco al ballo. Soltanto due settimane e Grace era molto agitata. Aveva trovato l'accompagnatore ma era lo stesso agitata. Sarà la sua prima volta. Non ha mai ballato e non lo sapeva neanche fare. Suo padre ,appena saputa la notizia, le aveva dato lezioni di ballo in salotto con la musica, ma Grace inciampò sempre sui piedi del padre e si scusava sempre.
"Sarò un disastro" disse Grace al padre e lui scosse la testa.
"Ci vuole solo allenamento" rispose il padre.
Così ogni sera, dopo mangiato si mettevano in salotto e iniziavano a ballare, mentre la madre e la sorella, li guardavano con un sorriso sulle labbra.
Con Finn andava tutto bene. Aveva tirato su il voto in scienze grazie alla ricerca fatta in biblioteca. Come ogni sera, lui si recava nella stanza della ragazza e parlavano fino al coprifuoco, mentre a scuola il ragazzo passava il tempo con Mary. Ogni mattina, quando Grace arrivava, trovava Finn vicino al muro dell'entrata della scuola, con un sorriso stampato in faccia e al suo fianco Mary. Lei quando passava,il ragazzo non la calcolava, come se fossero estranei, eppure Mary la conosceva, ma poi quando avevano le stesse materie, lui iniziava a parlarci e le chiedeva sempre se fosse libera al pomeriggio.
"Oggi non posso" rispondeva lei senza guardarlo.
"C'è qualcosa che non va?" Chiese lui e lei scosse la testa.
"Tutto apposto. Ora se non ti dispiace vorrei ascoltare la lezione" disse lei e Finn annuì solamente. La ragazza continuò ad ascoltare la lezione mentre Finn alzò la mano per chiedere al professore di andare al bagno. Il professore acconsentì e il ragazzo si alzò per uscire. Si fece il suo giretto per la scuola e trovò Mary appendere dei fogli sulla bacheca. Finn si avvicinò alla ragazza e guardò il foglio.
"Ciao Mary." Disse lui appena arrivato.
"Ciao Finn. Mi aiuteresti ad appendere questi?" Chiese lei facendo vedere il mazzo di figlio.
"Che cosa sono?" Chiese lui.
"I volantini del ballo. Qua ci sono tutte le informazioni. Alcuni li devo appendere altri li devo dare in giro. Mi aiuti si o no?" Chiese ancora.
"Mi dispiace Mary. Ma dovrei tornare in classe." Disse Finn guardandola.
"Va Bene. Allora ci vediamo dopo." Disse lei e gli diede un bacio sulla guancia. Finn sorrise e si incamminò verso la sua aula. Ormai i due uscivano già da un bel po' e si erano avvicinati molto. Dopo che Finn le aveva chiesto di andare al ballo, si vedevano ogni cambio dell'ora e si incontravano alla sala giochi, per poi prendere un gelato o una semplice bibita fresca.

"Sono a casa" urlò il ragazzo entrando in casa.
"Oh finalmente caro. Allora ti ho preparato un panino molto semplice. Se vuoi qualcosa altro prendilo pure nella dispensa. Ora devo correre a lavoro" disse la madre velocemente.
"Ok buon lavoro" disse Finn sedendosi.
"Ah se vuoi invaiare uno dei tuoi amici fallo. Non torno presto. E mi raccomando. Non fare anzi non fate stupidaggini" disse lei prima di uscire di casa e sbattendo la porta. La madre corse verso la macchina blu e dopo averla aperta con la chiave entrò, e dopodiché partì per andare via.
Finn mangiò il suo panino e andò a prendere il suo waki toki. Lo accese e alzò l'antenna.
"Qualcuno in linea?" Chiese Finn continuando a mangiare il suo panino.
"Ti sento forte e chiaro" disse Gaten.
"Anche io" disse Caleb e Noah.
"Venite da me tra dieci minuti? Sono a casa da solo" Chiese Finn mentre finiva il suo panino. Gli altri acconsentirono e il ragazzo spense il suo waki toki. Quando ebbe finito il panino, andò in cantina e preparò il tavolo, per giocare a Dungeons and dragons. Prese tutto l'occorrente e lo mise sul tavolo. Prese il foglio delle istituzioni e lo lesse velocemente per assicurarsi di ricordarsi tutto.
Quando sentì il campanello suonare, salì di sopra e andò ad aprire, trovando i suoi amici e Grace. La guardò confuso e li fece entrare.
"Perché lei è qua?" Chiese Finn fermando Noah.
"Perché è una nostra amica?" Chiese ovvio Noah.
"Si allora potevate chiamare anche Sadie, Millie o ancora meglio Mary" disse Finn.
"Mary non è nostra amica. È la tua. Comunque l'ha portata Gaten" disse lui e si recò verso la cantina.
Finn sbuffò e chiuse la porta dell'ingresso e scese giù.
"Sentì Grace. Se vuoi puoi sederti la. Dovrei avere delle riviste di mia madre. Noi dobbiamo giocare a D&D" disse Finn sedendosi al suo posto.
"Beh. Posso guardare" disse lei.
"Si ma dopo non ti lamentare perché ti stai annoiando. Ti ho avvisata" disse lui e la ragazza annuì.
Oggi è davvero antipatico pensò la ragazza e prese una sedia. Si sedette vicino a Noah e ascoltó attentamente il gioco.

"Mi arrendo" disse Gaten alzando le mani.
"Non puoi arrenderti ora." Urlò Noah. Grace alzò lo sguardo verso i ragazzi. Lei si era distesa sul divano a leggere una delle riviste della madre. Si era alzata dal tavolo neanche dopo dieci minuti. Non ci capiva niente e senza dire nulla si era buttata sul divano.
Qualche volta distoglieva lo sguardo dal giornale dato che i ragazzi urlavano come dei matti.
"No mi dispiace. Io stacco. Devo andare via" disse Gaten alzandosi e mettendosi meglio il capellino. "Grace vieni con me?" Chiese il ragazzo. Grace scosse la testa. Doveva parlare con Finn. Gaten annuì e salutò gli amici e uscì dalla cantina, per poi percorrere il piccolo corridoio e andare via.
"Allora vado anche io. È stata una bella partita" disse Caleb. Stessa cosa fece Noah. I due si alzarono e salutarono Finn e Grace. Quando furono andati via, la ragazza si alzò dal divano e andò a sedersi dove prima c'era Noah, davanti a Finn. Lo guardò mentre metteva via tutti i dadi e le pedine.
"Che c'è" disse Finn alzando lo sguardo verso la ragazza.
"Perché alla mattina mi ignori?" Chiese schietta la ragazza.
"Che stai dicendo?" Chiese lui.
"Quando arrivo a scuola, tu non mi degni neanche di uno sguardo. Almeno salutare la tua migliore amica" disse lei marcando le ultime due parole. Finn alzò lo sguardo e chiuse la scatola del gioco.
"Non ti sto ignorando. Forse quel giorno non ti ho vista. Tutto qua" disse lui.
"No Finn!- si alzò immediatamente-Tu mi stai ignorando. Stai passando più tempo con Mary. Lo so che la stai portando alla sala giochi con te e lo so che le stai facendo imparando a giocare a uno dei quei stupidi giochi" continuò.
"Chi te lo ha detto?" Disse Finn guardandola negli occhi.
"Secondo te?" Disse lei calma.
"Da quando le ho chiesto di andare al ballo, stiamo uscendo tutto qua" disse lui.
"Beh potevi anche dirmelo." Disse lei.
"Non sapevo che ti dovessi dire tutto sai. Non sei mica mia madre, così assillante" urlò Finn guardandola. Solo dopo si rese conto di aver detto una cazzata. La ragazza lo guardò per l'ultima volta e corse di sopra, per poi andare verso la porta d'ingresso.
"No dai Grace. Non volevo dirtelo" disse Finn rincorrendola.
"Troppo tardi Wolfhard" disse lei mettendosi la giacca di jeans. Finn la bloccò prendendole il polso.
"Lasciami." Disse lei.
"Perdonami" disse Finn. La ragazza non lo guardò e con un colpo secco, si liberò da lui e uscì velocemente dall'abitazione. Sapeva che sarebbe finita così, ma non poteva andare avanti a tenersi tutto quello dentro di se. Si era liberata.
"Dove pensi di andare da sola?" Urlò il ragazzo camminando dietro di lei.
"A casa. Ritorna dentro Wolfhard" disse lei fermandosi e girandosi.
"Sei solo gelosa" disse lui.
"Si sono gelosa. Finn tu dovevi dirmelo cavolo. Sono la tua migliore amica e sapere che da un giorno all'altro non mi saluti più neanche a scuola, mi fa star male. Mi hai solo delusa" disse la ragazza e se ne andò via. Finn si maledì mentalmente e ritornò dentro, sbattendo la porta di casa.

Buonasera ragazze. 🌙
Scusate l'assenza ma ho avuto dei problemi. Come avete letto
nel capitolo, i due litigano.
Secondo voi per una buona causa o no? Fatemelo sapere nei commenti
e spero che vi piaccia.
E non vi dimenticatevi di lasciare una stellina e un bellissimo commento.
Alla prossima.
Bye 👋🏻
P.s la storia sta per finire.

Dancing in the dark- Finn WolfhardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora