11. Una tranquilla (o quasi) serata per festeggiare... 2° parte

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Lily ascoltava distratta le chiacchiere delle sue amiche mentre mangiucchiava un Zuccotto di Zucca che si era ritrovata tra le mani senza ricordare bene come.

Le ragazzine discutevano del più e del meno:della serata, di Marlene e i suoi genitori, delle vacanze e della partenza del giorno seguente.

Lily ascoltava solo una piccola parte dei loro discorsi, mentre i suoi pensieri erano ancora rivolti a tre giorni prima, al suo migliore amico. Cercava di prepararsi psicologicamente a due intere settimane lontana da lui e da Hogwarts. Le sue parole l’avevano fatta intristire molto, ma Lily era una ragazzina abbastanza comprensiva quando si trattava dei suoi amici e nonostante la cosa la deprimeva, capiva Severus.

- Vedi io…non tornerò a casa per le vacanze-. Disse Severus tutto d’un fiato.

Improvvisamente lenti e umidi fiocchi di neve cominciarono a cadere intorno ai due amici, a posarsi ed attecchire pino piano a terra, imbiancando il mondo attorno a loro.

-Come? Perché? - chiese Lily senza riuscire a nascondere la delusione.

-I miei genitori hanno insistito perché rimanessi ad Hogwarts…insomma capisci no?- chiese Piton titubante.

Lily aveva capito: non aveva mai incontrato i genitori di Severus ma aveva appreso da ciò che il ragazzo le confidava pin piano, che erano persone intrattabili ed egoiste e passavano il tempo a litigare; che non sopportavano il figlio e ogni momento era buono per tenerlo fuori dai piedi.

La notizia improvvisa però l’aveva lasciata interdetta. Sentiva come se fosse stata immersa in una doccia gelata.

-Si, capisco- dopodiché aveva preso ed era scappata via, sorda ai richiami di Piton. Sapeva che non era colpa di Severus ma si sentiva comunque tradita senza capire il perché.

Era scappata a piangere, finché dopo essersi sfogata, non aveva capito quanto il suo atteggiamento fosse stato infantile e stupido, e che probabilmente Severus ci era rimasto molto male per quella sua reazione. Si era asciugata le lacrime con rabbia per se stessa chiedendosi perché aveva reagito in quella maniera così inappropriata. Era poi corsa a cercare l’amico e si era scusata con lui per il suo comportamento. Piton si era subito rasserenato e le aveva ripetuto quanto gli dispiacesse.

Lily pensò che in effetti non doveva sorprendersi della decisione dei genitori di Severus. Considerati i precedenti era ovvio che avrebbero indotto il figlio a rimanere ad Hogwarts.

Le venne in mente la partenza della mattina sucessiva, l’arrivo a Londra e per qualche motivo sentì che sua sorella non sarebbe venuta a prenderla alla stazione assieme ai genitori. Si chiese come sarebbe stato da allora in poi, cosa sarebbe cambiato…

Si sentì persa per un attimo. Non riusciva proprio ad immaginarsi a Spinner’s End senza Severus.

Nella sua mente le ciminiere delle fabbriche che facevano da contorno alla piccola città periferica le apparvero minacciose, insormontabili. Gli occhi le si inumidirono, ma scosse la testa tentando di scacciare quei pensieri. Non fare la stupida si disse infondo sono solo due settimane.

Persa nelle sue riflessioni non si era resa conto che le sue amiche avevano smesso di chiacchierare: la loro attenzione era tutta rivolta verso qualcosa che stava accadendo al centro della Sala Comune.

Si voltò, seguendo lo sguardo divertito delle amiche e rimase a bocca aperta.

La stanza appariva completamente rivoltata e la ragazzina si chiese come avesse fatto a non accorgersi di nulla.

The Marauders - 1971Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora