La canzone di Achille

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Titolo: La canzone di Achille (The song of Achilles)

Autore: Medeline Miller

Lingua originale: Inglese

Trama:

"Dimenticate la violenza e le stragi, la crudeltà e l'orrore. E seguite invece il cammino di due giovani, amici prima e poi amanti e infine anche compagni d'arme - due giovani splendidi per gioventù e bellezza, destinati a concludere la loro vita sulla pianura troiana e a rimanere uniti per sempre con le ceneri mischiate in una sola, preziosissima urna. Madeline Miller, studiosa e docente di antichità classica, a cui la dottrina non ha limitato o spento la fantasia creatrice, rievoca la storia d'amore e di morte di Achille e Patroclo, piegando il ritmo solenne dell'epica alla ricostruzione di una vicenda che ha lasciato scarse ma inconfondibili tracce: un legame tra uomini spogliato da ogni morbosità e restituito alla naturalezza con cui i Greci antichi riconobbero e accettarono l'omosessualità. Patroclo muore al posto di Achille, per Achille, e Achille non vuole più vivere senza Patroclo. Sulle mura di Troia si profilano due altissime ombre che oscurano l'ormai usurata vicenda di Elena e Paride." (Maria Grazia Ciani)

Commento:

Oggi vi commento un libro che ho letto circa un annetto fa e per cui piango ancora oggi.
Adesso, io dò per scontato che tutti abbiano studiato l'Iliade a scuola e per questo conoscono tutti la storia di Achille, il grande eroe greco che ha ucciso Ettore per vendetta del suo "grande amico" Patroclo. E se ho ragione allora sapete tutti anche prima di iniziare a leggere questo libro come esso vada a finire, così come me. E allora penserete che non vi toccherà, che sarà noioso perché sapete già come funziona, come pensavo anch'io. Ed è qui che vi sbagliate di grosso.
La Miller, infatti, è riuscita a rendere un capolavoro della letteratura antica un romanzo incredibilmente vicino al nostro modo di pensare (che signori vorrei ricordare che stiamo parlando di un tempo anteriore ad Aristotele, per intenderci!) e al nostro cuore. Sì, perché nonostante "La canzone di Achille" racconta di avvenimenti e costumi lontanissimi dai nostri, riusciamo comunque a sentirci pare della storia, emotivamente parlando.
Non per dire ma per questo libro ho pianto almeno due settimane, credo di aver dovuto affrontare tutte le fasi del lutto per superare questa batosta.
Dal punto di vista lessicale e stilistico, poi, non sono un'esperta, ma lo trovo molto piacevole e scorrevole (io l'ho letto in circa tre giorni).
La storia d'amore (e di vita) di Patroclo e Achille è meravigliosa e intensa.
La sentirete come vostra. La sentirete nel profondo del cuore. Vi rapirà.
E alla fine del romanzo non potrete far altro che amarli, nonostante i loro errori e difetti. Li amerete e basta e vorrete solo il meglio per loro.

Citazione:

<Gli dei non permettono a nessuno di essere famoso e felice.>
Inarcò un sopracciglio.
<Ma voglio svelarti un segreto.> <Dimmi.> Adoravo quando faceva così.
<Io sarò il primo.>
Mi prese il palmo della mano e lo premette sul suo. <Giuralo.>
<Perché io?>
<Perché sei tu la ragione. Giuralo.>

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