Capitolo tre.

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Il cielo era completamente coperto. Io detesto la pioggia. Di solito mi fa cadere in depressione. 'Forse è meglio metterci sotto quella tenda.' Il suo indice stava indicando una tabaccheria con un tenda di un giallo sbiadito.

Guardai l'ora. Mancavano sette minuti alla partenza.

'Io devo correre davanti al         teatro,scusa.'                                

'Beh,ma non dista molto. Saranno si e no trecento metri.' Un altro tuono. Un altro lampo. Le gocce,sep

pur poche, scendevano ormai ad un ritmo regolare  e continuo.

Ci stavamo fissando.

'Devo tornare sul pullman'-dissi decisa iniziando a predispormi per il ritorno.

'Che pullman?' Il volto del ragazzo aveva assunto un'aria interrogativa.

'Sono in gita scolastica,se così si può chiamare.'

'Ah,da dove vieni?'

'Da Asti. Non è molto distante. Ma la mia profia di storia ha avuto la 'brillante' idea di portarci a vedere uno spettaccolo sulla fondazione di Roma'- sbeffeggiai lasciandomi scappare una piccola risatina.

'Uhm,interessante direi.' Stava spudoratamente facendo ironia tanto che si mise a ridacchiare ed io lo seguii.

'È meglio inziare ad andare o ci faremo una bella doccetta'-disse continuando la sua risata.

Per la prima volta,dopo tanto tempo,stavo sorridendo. Avevo un sorriso spontaneo e nella mia mente non c'era nessun pensiero che potesse togliermelo.

Inziammo a camminare verso il teatro. Aveva deciso di accompagnarmi. Nessuno si era mai preoccupato tanto per me. Stava per giunta iniziando a piovere. Non conoscevo neanche ancora il suo nome e lui non era a conoscenza del mio.

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