Il terzo tuono. Un lampo che illuminò il cielo come potrebbe illuminarlo solo il sole di mezzogiorno in una torrida giornata di metà luglio. Le gocce di pioggia cadevano aumentando sempre di più la loro velocità. Iniziammo ad accellerare il passo. Eravamo vicini. In silenzio. Nessuno dei due sapeva come cominciare una conversazione. Io, poi,non sono per niente brava a sociallizzare. Mancavano sei minuti all'incontro. 'Siamo quasi arrivati'- intonò lui.
Mi limitai ad acconsentire con un semplice 'sì' uscito debole dalle mie corde vocali. Il pullman era ormai a circa una decina di metri da noi. Ci fermammo. Eravamo quasi del tutto fradici. I suoi capelli bagnati si erano appiccicati alla fronte. Poteva dire addio al gel con cui li aveva fissati. Mi scappò un sorriso per via di questo pensiero. Ci stavamo nuovamente fissando. I suoi occhi erano di un verde scuro mischiato ad un marrone simile a quello del cioccolato al latte. Non brillavano più come prima. La sua fronte era corrugata. Non stavamo dicendo una sola parola. Il suo sguardo si stava per proiettare verso la strada. 'Io adesso devo andare. Sei stato davvero gentile,è stato un piacere incontrarti.' La mia bocca si era lievemente curvata ammiccando un sorriso. 'Il piacere è stato mio,figurati. Comunque mi chiamo Tommaso.' Notai che i suoi occhi si stavano riaccendendo piano piano.
Il mio sorriso stava crescendo. 'Io sono Elena.'
'Solari'. La mia professoressa mi stava chiamando per raggiungere il pullman. 'Vieni a prendere posto che sta diluviando!' Spero di non dover più affrontare un'uscita con lei.
'Ciao', voltandomi mentre correvo verso il mezzo di trasporto. Vidi Tommaso fare un cenno con la mano ed abbozzare un sorriso.
Tommaso's Pov
Stavo là. In piedi. Sotto la pioggia. Ormai nulla di me era asciutto. Ero esattamente dove Elena ed io ci eravamo salutati. Avevo le mani nelle tasche anteriori dei jeans,lo sguardo vuoto. Fissavo quel punto di fronte al teatro. Il pullman di quella ragazza 'capei neri' era partito da circa dieci minuti. Elena Solari di Asti. Questo era tutto ciò che conoscevo realmente di lei.
Ma ero sicuro di una cosa:c'era un qualocosa,non lo so,una qualche forza,che ci univa,ci faceva combaciare.
