3.

17 1 0
                                    

Lui era il ragazzo più particolare che io avessi mai conosciuto, lo avevo incontrato ad una festa a casa di Angela, era sempre in un angolo da solo così mi avvicinai a lui e iniziammo a conoscerci.
Lui con poco era come se fosse diventato dipendente da me perché riuscivo a capirlo e non lo abbandonavo, io mi ero innamorata di lui e quindi iniziammo una relazione.
Dopo qualche mese morì mia madre e io mi chiusi in casa senza più voler nessuno, lui ha provato milioni di volte a starmi accanto ma io non uscivo più neanche per prendere un filo d'aria.
Appena era morta mia madre io sono sparita dalla vita di tutte le persone che avevo intorno compreso lui, così dopo un anno che lui insisteva per restarmi accanto ha trovato una ragazza che apparentemente sembrava salvarlo ma invece lo ha trascinato nella droga. Lui ora è in comunità, non riconosce più nessuno e dovrà passare il resto della sua vita lì.
Mentre penso una lacrima scivola sul mio viso e "lil'homies" di 2Pac risuona nelle mie orecchie.
Io sono stata capace di distruggerlo, se io fossi rimasta, se non lo avessi abbandonato, se avessi combattuto con lui il mio dolore, ora sarebbe ancora qui con me.
Io non sono capace di dare amore, non l'ho mai ricevuto e credo di essere capace a fare solo male alla gente che mi si avvicina.

<<trrr trrrr>>ecco la sveglia pronta a ricordarmi che devo andare a scuola.
La spengo e velocemente indosso i primi indumenti che trovo qua e là, mi lavo la faccia, metto il rossetto rigorosamente rosso scuro e mi ritrovo già seduta nel solito sedile dell'autobus.
Questa giornata è più spenta delle altre, forse perché manca sempre meno a natale e questo sarebbe il primo senza mia madre. Le lucette, l'albero, le ghirlande e i festoni sono solo orribili ricordi di quando lei c'era.
<<è ora di scendere >> mi dice Anna mentre mi passa accanto per uscire dall'autobus.
<<grazie, aspettami che vengo con te>>le rispondo sorridendo.
<<certo, ti è piaciuta la festa di sabato e sera? , tu eri molto ubriaca e quindi ti abbiamo riportato a casa noi. >>mi dice con un tono tranquillo.
<<si mi è piaciuta molto, possiamo uscire di nuovo, mi sono trovata molto bene, grazie. >> rispondo dolcemente.
Era appena suonata la campanella ed era ora di entrare in classe, io e Anna ci salutiamo velocemente ma mentre stavo per arrivare in classe...
<<Rosy, dai Rosy fermati un attimo, devo chiederti una cosa. >> anche questa volta purtroppo era la voce di Matthew.
<<Matt, che vuoi da me? È tardi e devo andare in classe. >> rispondo arrabbiata.
<<è vero che sabato ti sei sballata ad una festa e hai baciato Jeson? >>disse mentre io cercavo di elaborare con la mia testa quello che avevo appena sentito.
<<cosa? Io non ricordo assolutamente niente. È impossibile non posso averlo baciato. E comunque tu pensa ai fatti tuoi.>>rispondo mentre mi giro di scatto e me ne vado verso la mia classe.
Inizio seriamente a preoccuparmi di quello che posso aver combinato quella sera, ma non posso aver davvero baciato Jason, se fossimo andati oltre? E se ora lui si sta innamorando di me? Io non voglio niente di tutto questo, non posso parlarne con Anna perché loro sono molto amici e se tra loro ci fosse qualcosa? io e Jason eravamo solo ubriachi e abbiamo fatto un casino.

<<Rosa acco il suo compito di matematica >> mi si rivolge il professor Lern.
<<grazie prof>>rispondo cortesemente.
Ecco di nuovo il solito 8 da accantonare con gli altri, non faccio il minimo sforzo per andare bene a scuola eppure prendo voti molto buoni la maggior parte delle volte.
Anche questa mattinata è finita ma io ho sempre la testa più confusa su quello che ho fatto e quello che devo fare.
<<ti va di vederci? >>mi scrive Trevor, io rimango di pietra leggendo quel messaggio.
Sabato e sera io e Trevor abbiamo parlato molto ma soprattutto di lui, io non parlo quasi mai di me.
<<si, dove? >>rispondo tranquillamente.
<<al bar, alle 4:00?>>domanda velocemente.
<<Ok, a dopo >>rispondo mentre mi vado a vestire.
Oggi non so che gli dirò ma non voglio parlare di me, tanto meno con lui, comunque spero che lui non sappia niente del bacio tra me e Jeson.
In poco tempo mi ero già vestita ed ero pronta, così sono uscita e ho iniziato a camminare verso la periferia, nelle cuffie risuonava "remember me?" di Eminem, questa strada la percorrevo ogni mattina con mia mamma mentre mi cantava "I'll Remember" di Madonna, lei era molto brava a cantare, aveva una voce stupenda ma non ha mai perseguito questa passione per occuparsi di me e mio fratello.
Jonh è mio fratello maggiore e vive in Canada, ha un lavoro, una casa e una famiglia.
Non ho mai avuto nemmeno mio fratello accanto perché io e lui abbiamo 14 anni di differenza e non siamo mai stati insieme, quando ero piccola lui è andato a studiare in Italia e quindi non ho mai passato del tempo con lui.
Sono cresciuta solo con mia madre, non avevo molte amiche perché sin da piccola ero una persona molto solitaria e l'unica persona importante della mia vita è stata mamma.
Quando a mia madre è stata diagnosticata la meningite acuta io non volevo crederci, poi dopo poco è morta e io sono rimasta sola. Nessuno ha mai colmato il vuoto che lei mi ha lasciato.
<<hey>> la voce di Trevor oltrepassa la musica e io mi giro di scatto.
<<ciao, come va? >> mi rivolgo a lui imbarazzata.
<<male, cos'è successo sabato Rosy? , dimmi la verità>>mi chiede deluso e arrabbiato.
<<io ero ubriaca, non so cos'è successo. Dimmelo tu. >>rispondo fingendo.
<<hai baciato Jason vero? >>dice abbassando la testa.
<<no, cioè non lo so. Chi ti ha detto questo? >>rispondo fingendo di nuovo.
<<Matthew, ha detto di avervi visti. Senti Rosy io ti parlo da amico, non avvicinarti a lui, non ti farà bene. >> si rivolge avvertendomi.
Continuo a guardarlo mentre lui se ne va, gli ho chiesto il perché io debba allontanarmi da Jason ma lui non ha voluto rispondere e se n'è andato.

L'UNICA LUCE NEL BUIO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora