・Chapter 6・

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*LUKE POV*

Stavamo discutendo sulla domanda posta da Harry -nasce prima l'uovo o la gallina?- a cui, ovviamente, nessuno di noi sapeva dare una risposta.

Le cose che ci sembrano così banali e stupide spesso sono quelle che risultano più difficili. Quelle che sembrano le più difficili, rimangono tali. Eccezione se hai molta fortuna, ovviamente.

Ogni volta che facevamo una riunione partivamo da argomenti sensati, e poi finivamo sempre in questi discorsi stupidi, di cui nessuno -neanche chi aveva iniziato a parlarne- ricordava l'origine o il motivo della discussione. Si sarebbe potuto dire che eravamo le persone con più memoria in tutto il mondo.

All'improvviso mi vibrò il cellulare, che si trovava nella tasca destra dei miei jeans. Era vietato usare i cellulari durante le nostre riunioni, ma quel giorno era un eccezzione. Tutti mi guardarono preoccupati e si ammutolirono, appena cambiai espressione e divenni serio, e iniziai a parlare, con un accenno di rabbia e nervosismo nella voce, dopo aver letto il messaggio inviatomi da Harmony.

«Ragazzi, dobbiamo muoverci prima che sia troppo tardi. Harm sta andando a casa di Ashton. Non so come e quando si siano conosciuti, ma muovetvi e andiamo di corsa a casa sua, vi ricordate dov'è, vero? Dobbiamo correre, non abbiamo una macchina, presto!»

Ero in ansia, non sapevo cosa sarebbe potuto succedere e cosa Ashton avrebbe potuto dirle, e forse mi aveva già rovinato l'amicizia con quella ragazza stupenda. La casa del mio ormai acerrimo nemico era lontana qualche miglia dal parco, e lui aveva una macchina. Durante la mia corsa sfrenata, pensai solo a lei nella stessa stanza con lui. Con questo pensiero in mente, corsi ancora più veloce, tanto da sentire il battito del cuore in ogni particella del mio corpo.

*ASHTON POV*

Quella ragazza, appena conosciuta al parco, mi piaceva. Si, non ero tipo da far amicizia facilmente, ma mi stava simpatica, e molto. Aveva qualcosa che mi attirava a lei. La mattina l'avevo guardata tutto il tempo, mentre parlava con Luke. Era il suo primo giorno e già era famosa in tutta la scuola, aveva cacciato la professoressa che più detestavo. Per me quella ragazza era come una calamita, non la conoscevo neppure ma era come avesse una calamita che mi attirasse a lei.
Forse mi stavo innamorando veramente, per la seconda volta nella mia vita.

Era amica di Luke, si, sapevo a cosa andavo incontro, ma sinceramente non mi interessava più avere una vendetta nei suoi confronti, come desideravo tempo prima.
Volevo solo dirgli cosa era successo fra noi, doveva sapere perchè la nostra amicizia era finita. Ne aveva il diritto, dato che ormai conosceva entrembi.
Si, odiavo lui e la sua combriccola, ma questo non significava che dovessi capovolgere i fatti a mio favore. Avevo anche io le mie colpe, e non volevo rovinare la vita a Luke come lui aveva fatto con me, assolutamente.

In ogni caso, non ero capace di mentire, neanche al mio cuscino. Assurdo ma vero.

Arrivati a casa la portai in giardino, sempre tenendola per mano, e ci sedemmo sulle altalene. Mi incitò a parlare facendo un movimento con la nuca.

«Ecco... Tutto è cominciato quando...

*FLASHBACK*

Avevo 15 anni.
Ormai era da tempo che io e Luke eravamo migliori amici, fin da quando portavamo il pannolino. Un giorno ero andato a trovarlo, senza preavviso, e lo trovai a letto con la mia ragazza. Ma per lui era una delle tante, non era veramente innamorato di lei, ma lei lo era di lui, purtroppo. Quindi, anche se l'amavo a tal punto da far tutto per lei, la lasciai.
Passai un periodo infernale, dicevo a Luke di smetterla, sapevo a cosa avrebbe portato tutto ciò. Quando la mia fidanzata, ormai ex, capì di non essere ricambiata da Luke, si suicidò, tagliandosi tanto da far fuoriuscire una quantità così esagerata di sangue dalle vene delle braccia da formare un'enorme pozzanghera rossa. Era un'autolesionista.
Lo sapevo solo io, si fidava solamente di me. Grazie a me aveva smesso, la controllavo sempre, e lei era felice.
Ma negli ultimi tempi era cambiata.
Dopo essersi avvicinata alle "ragazze facili" della scuola era diventata una di loro, mettendo da parte il suo amore ormai dissolto per me.
A Luke non interessava per niente di lei, quindi non versò una lacrima, mentre io... Ne sprecai anche troppe. L'amavo ancora, nonostante tutto ciò che mi aveva fatto.

Luke avrà per sempre sulla coscienza la vita di un'innocente che si era fatta trascinare dalla lussuria, che l'aveva portata alla morte.
Da quel giorno la nostra amicizia finì, si fece nuovi amici e anche io, non mi guardò più e tutt'ora ci odiamo a vicenda, e ognuno ha il suo gruppo ormai, come vedi».

Harmony era sul punto di piangere dalla commozione, e non potei fare a meno di paragonarla a Dante, quando Francesca gli raccontò la storia dell'amore fra lei e Paolo.

Nei primi tempi vedevo lei in ogni ragazza, ma ero finalmente riuscito a dimenticarla, o quasi. Non sarei mai riuscito a dimenticarla, ma avevo nascosto i miei ricordi di lei da qualche parte, che non ricordavo.

Non sapevo se avessi fatto bene a dirglielo, ma doveva saperlo.
La strinsi fra le mie braccia muscolose riuscendo a tranquillizzare entrambi.

In ogni caso, arrivò Luke, e da quel momento iniziò l'inferno.

*HARMONY POV*

Non credevo ancora che Luke avesse fatto una cosa del genere. Sembrava così gentile e premuroso con qualsiasi ragazza, o almeno con me... Ma, da quello che avevo capito, non lo era mai stato. O forse lo era diventato, non so. In quel momento provavo un profondo disprezzo verso di lui. Invece, provavo pena verso Ashton.
Era così dolce...
La sua fidanzata era fortunata ad averlo, chissà perchè l'aveva tradito... Con Luke. La lussuria uccide. Mi faceva schifo.
E vari pensieri, che mi facevano inumidire sempre più gli occhi, iniziavano a farsi sentire.

E se Luke fa il gentile solo per portarti a letto?
Luke è un bravo ragazzo o no? Ashton ha detto la verità?
Luke è solo un puttaniere
Ti sta solo usando
Non ti vuole nessuno, sei solo un oggetto

Quest'ultimo mi fece star così male che non riuscii a trattenere altre lacrime.
A volte, le parole fanno più male dei gesti.
Veramente, anche se dette da me stessa a me stessa. Suona strano, ma fa comunque male.
Avevano ragione i miei genitori e le maestre quando dicevano ciò, per mia sfortuna.

Ad interrompere i miei pensieri fu un arrabbiata e nervosa versione Luke di fronte a me, mentre fulminava con lo sguardo Ashton.

Era sudato, probabilmente aveva corso, e al suo seguito c'erano Louis, Zayn, Harry e Micheal.

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