Capitolo 3.

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Rimasi a fissare il soffitto cercando di riaddormentarmi per un tempo indefinito. Fú tutto inutile. Non ci riuscì. Mi alzai e presi il telfono. Era completamente scarico. Mi alzai e lo misi in carica. Erano le 12:30. Andai in bagno e mi feci una bella doccia rilassante. Anche quella volta i miei pensieri non riuscirono a svanire. Rimanevano sempre incollati alla mia mente. Sembrava che non mi volessero lasciare. Loro si erano affezzionati a me, ma io non a loro. Mi lavai, presi l'asciugamano e lo avvolsi attorno al mio corpo. Rimasi a fissarmi allo specchio. Ero proprio bianca. Non avevo neanche un leggero rosastro sulle guancie. Niente. Bianco totale. Il vuoto. Mi misi l'intimo e andai in camera. Aprii l'armadio e rimasi a fissarlo per un pò. Non sapevo cosa mettermi. Alla fine decisi di mettermi dei semplici jeans neri, e una maglia a maniche corte di mio fratello. Presi le mie amatissime vans e le indossai. Mi bloccai un attimo e odorai la maglia, aveva il suo profumo. Indossarla un po mi rassicurava perche lo sentivo vicino a me, dall'altra mi ratristiva. Sapevo che lui era sempre accanto a me, ma io lo volevo con me. Sentire un'ultima volta i suoi abbracci. Sentire lui. Sospirai e presi uno zaino, ci misi dentro un quaderno con una penna e lo chiusi. Guardai l'ora. Erano le 13:45. Sospirai e mi sedetti sul letto, e rimasi a fissare il vuoto. " Feet don't fail me now. Take me to the finish line. All my heart, it breajs every step that i take.." Era il mio telefono. Corsi giú e risposi. "Pronto?"dissi "Ciao Gemma, sono il signor Smith"disse. Era il mio capo "dica"mi limitai a dire "la tua collega stasera non può venire a lavoro. La puoi sostituire dalle 6 a mezzanotte?"chiese lui molto gentilmente "Bhe, io alle 6 finisco le lezioni"dissi "non fa nulla se arrivi un po in ritardo. Tranquilla. Ti pago lo straordinario"disse lui "va bene..Ci vediamo dopo"dissi "a dopo"rispose per poi chiudere. Ok ci mancava solo il lavoro. Le 2:30. Che palle. "Drin drin."Era il campanello. Andai ad aprire e ci trovai Luke. "Hei"disse lui mostrando un sorriso a 32 denti "Hei"risposi "entra"continuai facendolo entrare. Lui sorrise, entrò e si sedette sul divano. "Che devi fare oggi?"chiese facendomi sedere sulle sue coscie "dalle 4 alle 6 ho lezione e dalle 6 a mezzanotte sono a lavoro"risposi alla sua domanda appoggiandomi al suo petto "oh minninna. Dai dopo vengo io al bar così ti faccio compagnia e almeno non ti annoi"disse abbracciandomi "oh no dai tranquillo"dissi "shh"mi zittì lui "vengo al bar cosí ti faccio compagnia"continuò. Io risi. "Okok come vuoi. Ma non mangiarmi"dissi ridendo "mmh non ti mangio, ma ti faccio il sollettico"disse facendomi sdraiare sul divano e iniziando a farmi il sollettico. Iniziai a ridere cercando di liberarmi dalla sua presa. Era troppo forte. "Dai luke"dissi tra le risate "ti prego"continuai. "Mmh voglio un bacino"disse lui "mmh. Ragazzo furbo"risi e gli baciai la guancia. Lui sorrise e smise di farmi il sollettico. Mi alzai, andai in bagno e mi feci la coda. "Che ore sono?"chiesi nel mentre mi aggiustavo "le 3:30"rispose luke guardando il telefono "ti porto io a scuola"continuò "sicuro?"chiesi uscendo dal bagno "sisi. Dai preparati"rispose. Andai su, presi lo zaino, l'ipod con le cuffie e scesi. "Pronta signorina?"chiese "si. Andiamo"dissi per poi prendere le chiavi. Lui uscì e io a sua volta chiudendo la porta. Salimmo in macchina e ci dirigemmo verso la scuola. Era un anno che non ci mettevo piede. Dovevo rincominciare gli studi. Appena arrivati davanti alla scuola, Luke si parcheggiò e scendemmo. "Non c'é bisogno che mi accompagni"dissi per poi ridere "lo voglio fare e lo faccio"disse avvolgendomi un braccio attorno alle spalle ed entrando nel cortile. Era tutto come lo ricordavo. Gli alunni seduti in terra a fumare, ridere e scherzare. Appena entrai dentro l'istituto e mi incamminai lungo il corridoio, notai un gruppetto di ragazzi eragazze a me familiari. Erano i miei ex compagni di classe. Sul mio viso spuntò un leggero sorriso. Mi erano davvero mancati. "Aspetta"dissi a Luke per poi avvicinarmi al gruppetto. "Scusate, sapete per caso quale é la classe per i corsi serali?"chiesi per attirare la loro attenzione. Loro si girarono e mi guardarono. "Gemma"disse Emma mentre gli spuntava un sorriso "si, io"dissi. Mi abbracciò forte. "Ci sei mancata. Come stai?!"chiese lei sapendo quello che avevo passato per la morte dei miei. "Bhe.. potrebbe andare meglio"dissi in un sospiro "voi come state?"continuai "bene"sorrise. Nel gruppo notai un ragazzo che non ricordavo, probabilmente nuovo. "Ah. Dimenticavo"disse prendendo il ragazzo per il polso e tirandolo avanti. "Lui é William. Un ragazzo nuovo"continuò sorridendo. Era un ragazzo a prima vista semplice. Capelli con il ciuffo da un lato biondi, occhi color ghiaccio e un anellino nel lato sinistro del labbro inferiore. "Ciao"disse lui sorridendo "ciao"dissi ricambiando il sorriso. Luke si avvicinò. "Lui chi é?"chiese Emma "lui é Luke. Un amico di mio fratello"dissi "Piacere Emma"gli sorrise lei "Luke"sorrise lui a sua volta. "Appropposito, come sta tuo fratello?"chiese Emma sorridendo. Aveva sempre avuto una cotta per lui, ma da quando lui si fidanzò lei perse le speranze. Sospirai. "Adesso bene"dissi. Suonò la campana, ci salutammo e ogniuno andò nella sua classe. Salutai Luke con un bacio sulla guancia ed entrai in classe. Incominciò la lezione. Presi il quaderno e iniziai a prendere appunti. Girai pagina e notai che il bordo era completamente disegnato e scritto. Riconobbi la caligrafia. Era sua. Sorrisi un po e iniziai a leggere. "Ti voglio bene sorellina mia♥" "povero chi ti tocca♥" "sappi che non ti lascio mai. Qualunque cosa accada♥". Leggendo l'ultima frase le lacrime mi pregarono per uscire. Le tratenni, strappai la pagina delicatamente e la piegai. Strinsi il foglio in mano. "É qui Gemma. Lui é qui"disse la mia vocina interiore. La ignorai. Alzai la mano. "Dica"disse il prof guardandomi "potrei andare in bagno?"chiesi "prego"rispose. Mi alzai e uscii dalla classe. Mi diressi verso il bagno. Sentivo le lacrime che bagnavano le mie guancie. Mi affrettai ed entrai. Appen fui dentro mi assicurai che non c'era nessuno e scoppia in lacrime. Mi sedetti a terra e mi strinsi le ginocchia al petto. Ad ogni secondo che passava le lacrime aumentavano la loro velocita. Le asciugai con il palmo della mano e cercai di calmarmi. Piano piano ci riuscii. Vidi la porta che si appriva. Mi alzai e cercai di nascondere i segni del pianto. La porta si aprì completamente e vidi William che mi guardava. "Piangevi?"chiese "no. Perche?"risposi "ti sentivi fin fuori"disse chudendo la porta "oh."mi limitai a dire "sei sicura di stare bene?"chiese. Ci conoscevamo appena da mezz'ora e si procupava se stavo bene o meno? Premuroso come ragazzo. "Sisi. Tranquillo"dissi "mmh. Ok"rispose. Mi aggiustai un ultima volta ed uscii dal bagno per poi dirigermi in classe. Entrai e andai al mio posto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 16, 2014 ⏰

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