2. Cambiamenti

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Dawson

L'agenzia con la quale lavoravo aveva rinnovato il personale di bordo, infatti dovevo ancora conoscere i miei nuovi colleghi. Ero ancora perplesso per quello che era successo qualche giorno prima: una ragazza completamente ubriaca si trovava in mezzo alla strada e se non mi fossi fermato molto probabilmente sarebbe morta. Allontanai quel pensiero e mi preparai ad andare in aeroporto per il primo volo della giornata. Il mio volo era l'unico che faceva più tratte al giorno perché partiva da Seattle e arrivava a Chicago, New York, Washington e Atlanta. Insomma, molte tappe in un giorno solo.

Afferrai la giacca della mia divisa da pilota e mi diedi uno sguardo allo specchio per assicurarmi che tutto fosse in ordine. Una volta pronto per andare in aeroporto, chiusi la porta di casa e andai nel parcheggio del palazzo in cui abitavo. Ero solito essere puntuale, ma la sera prima avevo fatto tardi e ovviamente un ritardo serale portava delle conseguenze. Saltai dentro la mia bellissima Jaguar F-TYPE R-Dynamic Coupé e partii alla volta del Seattle International Airport. Amavo le auto sportive e scure, per non parlare dell'amore che nutrivo per le moto da corsa o anni cinquanta. Mio nonno mi aveva lasciato in eredità la sua bellissima Ford Gran Torino del 1971 e devo ammettere che la usavo solo in estate insieme alla mia bellissima Kawasaki Z900.

Appena arrivato in aeroporto lasciai l'auto nel parcheggio riservato ai dipendenti di volo, poi entrai dentro e afferrai il cellulare per controllare quale fosse l'aereo da pilotare. Mentre camminavo tra la folla, intento a guardare il mio cellulare, andai a sbattere contro una ragazza dai capelli biondi, notai solo quelli perché ero letteralmente in ritardo e non avevo tempo di mettermi a guardare le persone.

«Mi scusi e stia un po' più attenta» dissi guardando ancora il cellulare alla ricerca della mail arrivatami il giorno precedente. Mi allontanai di fretta e furia dalla ragazza e oltre ai capelli lunghi e biondi notai la divisa da hostess. Trovata la mail mi diressi verso il mio imbarco, mostrai il tesserino da pilota e oltrepassai il gate.

«Buongiorno Phil!» pronunciai una volta arrivato nella cabina di pilotaggio. Fortunatamente avevano cambiato solo il personale di bordo ma il mio fedele Phil lo avevano lasciato come copilota.

«Buongiorno Dawson! Fatto conquiste questo fine settimana?» domandò mentre controllava il livello di carburante.

«Beh diciamo di si. Ho conosciuto una tipa abbastanza interessante» iniziai mentre sistemavo la giacca dentro il piccolo armadietto nel corridoio dopo la porta che conduceva alla zona di pilotaggio.

«Cos'aveva di così interessante?» fece lui girandosi verso di me.

«La faccia da troia, ecco cosa. Ti giuro, odio le ragazze che si buttano tutto quel trucco in faccia e si sentono la moglie di Dio che fotte a destra e a manca» sbuffai tra me e me.

«Tralasciando questo entusiasmante momento della mia vita è successa una cosa abbastanza strana...»
Ripensando all'accaduto mi venne la pelle d'oca con tanto di brivido sulla schiena.

«Che è successo?» domandò dopo qualche minuto di silenzio.

«Beh... stavo tornando a casa dopo aver conosciuto quella donna, premetto di non avergli dato il mio numero, quando in mezzo alla strada è sbucata una ragazza ubriaca al massimo. Era una spugna di alcool e si vedeva da come camminava, ti dico solo che se non mi fossi fermato in tempo sarebbe finita a cento metri dall'impatto. Stavo andando abbastanza veloce e non so nemmeno come sono riuscito a fermarmi in tempo.» Phil parve abbastanza scioccato dal racconto, al punto che si dovette chiudere la bocca con una mano.

Due cuori sull'asfaltoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora