4. Il Suono Della Chitarra

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Superato il cancello verde, salutando Isabel, Ambra, Chloe e Lena mi avviai verso la scuola media dove lavorava mia madre come segretaria. Sapete quelle vecchiacce antipatiche nelle segreterie? Ecco, lei è il contrario.
La scuola era relativamente vicina, quindi potevo andare da lei in modo da tornare a casa in auto insieme.
Sul tragitto quasi tutto in discesa, poiche la scuola si trovava su una collina, vidi Aaron che proprio in quel momento incontrò un ragazzo sullo skateboard, dedussi fosse un suo amico e che fossero già d'accordo sul tornare a casa facendosi compagnia. Per tutto il tragitto ebbi i due ragazzi davanti, eppure Aaron non mi notò. Era distratto da questo ragazzo, sembravano molto amici, ogni tanto il ragazzo gli prestava lo skate per fare qualche trick, credo si dica così, ma Aaron rischiò più volte di cadere col suo bel faccino sull'asfalto duro e scuro.
Arrivati ad un incrocio,i due ragazzi presero una strada diversa dalla mia svoltando dietro ad un palazzo. Io proseguii fino alla scuola media e salì in auto con mia madre.
-Allora?- mi chiese lei. Io non avevo capito per cosa stava quell' "allora" e quindi le dissi di non aver capito. -Allora... Com'è andata?- aggiunse lei. Non parlai molto. Le dissi solo che sia i compagni che i professori mi sembravano okay.

Non parlavo molto con i miei genitori me ne stavo molto sulle mie, anche a casa. Amavo starmene chiuso in camera ad ascoltare musica, quindi di conseguenza pensare, leggere, prendere una matita in mano e fare qualche schizzo sul mio album.
La mia camera non mi piaceva. Aveva degli orribili armadi verdi e arancioni, un letto di legno e una scrivania di legno molto grande. Forse l'unica cosa che avrei tenuto tra le altre che sarebbero finite nella spazzatura, infatti volevo rifarmela a modo mio, dato che questo arredamento me lo portavo da quando avevo sei anni.

Quella giornata passò come tante altre, nel pomeriggio preferii passeggiare su delle rotaie abbandonate, piuttosto che starmene a casa e sprecare le ultime tiepide giornate d'estate. Mi tranquillizzava quel posto, mi sentivo calmo e senza problemi, ovviamente con l'aiuto della musica. Monterey dei Milk Carton Kid... Il suono della chitarra ha uno strano effetto su di me...

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