Una guida per coloro che collezionano Fandom come fossero figurine Pokemon, per chi ha giurato un Voto Infrangibile di fedeltà a un Fandom solo e gli sarà fedele finché morte da feels non li separi, ma anche per coloro che ne sanno meno di Jon Snow...
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Storia di KeylSolo
Mettete insieme un regista poco affermato, un falegname, un ragazzino di Oakland e la figlia di una delle cantanti più in voga negli anni 70 e otterrete, con tutta probabilità un film – anzi, un Universo – che ha lasciato il segno nella storia dell'umanità. Naturalmente vi serviranno anche una buona storia, un misterioso cattivo, un Impero estremamente detestabile e un paio di strani eremiti che parlano di cose incomprensibili.
Tornando seri, Star Wars nasce molto prima del 77 ed era anche piuttosto diverso dal prodotto finale: si chiamava Guerra Stellare (sì, al singolare), non c'era nessun Luke Skywalker ma solo un certo Anakin Starkiller che nulla aveva a che fare con Vader; inoltre Han Solo era un energumeno verde molto simile ad una rana.
Le influenze di Lucas che l'hanno portato a creare La Space Opera per eccellenza sono infinite perpetue e semi-sconosciute, quindi procediamo con calma. Di base la sua intenzione era di creare una fantastica avventura nello spazio come quelle di Flash Gordon, con il biondo protagonista e la sua amata co-protagonista (che questa poi si fosse rivelata sua sorella, forse neppure lui l'aveva calcolato). A questo si aggiungono le opere di Akira Kurosawa per definire l'immagine dell'eremita Obi wan Kenobi filo-samurai, con tanto di parallelismo spada laser-katana.
Se il primo episodio era risultato un'esplosione di speranza e solarità (e l'Holiday Special un'esplosione di... no-sense? obrobrietà? Huttosità a livelli estremi?), il secondo prese in contropiede chiunque, con i suoi toni molto più cupi e i retroscena decisamente sconvolgenti. I successivi 19 anni furono un lungo periodo di oscurità per il fandom, insaziabile, che doveva accontentarsi di fumetti, libri e videogame per sfamare la sete di conoscenza.
La nuova trilogia, uscita all'alba del 2000, tratta più della guerra vera e propria e non solo delle battaglie spaziali, inoltre in questi film George Lucas che ritorna nel ruolo di regista, può permettersi di usufruire di tecnologie grafiche impensabili ai tempi della prima trilogia.
L'ultima trilogia, quella sequel, ancora in corso di svolgimento, introduce nuovi e giovani personaggi accanto a quelli lasciati all'Episodio 6. Qui si raggiunge il massimo livello di effetti speciali che la Disney possa finanziare e, santissimo Yoda, che gran figata. Dovrei tenere fuori questi scleri? Dovrei tenere fuori questi scleri.
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